repressione
Modena
8 agosto 2008
Una brillante operazione di polizia ha permesso alle autorità del rosso capoluogo emiliano di por fine all'esperienza di vita comunitaria, lotta, cultura, musica ecc. dello spazio autogestito Libera, in località Marzaglia, alla periferia est di Modena. Tirati giù dal letto i compagni che a turno vi sono restati per settimane, picchiata un po' di gente, dopo aver allontanato tutti, hanno provveduto con le ruspe a radere al suolo la casa in cui – tra l'altro – abitavano in un certo numero.
Le autorità dovevano farlo non solo perché quello spazio autogestito dava noia, ma anche perché quel terreno interessa il progetto di un nuovo autodromo che là, a pochi passi da Maranello, fa gola a molti. Anche se per farlo bisogna dare un grosso colpo all'equilibrio ecologico locale.
Ma la lotta contro l'autodromo, come parte delle lotte ecologiste e libertarie che hanno caratterizzato quest'esperienza decennale, non si fermerà di certo.
Ai compagni e amici, alle compagne e amiche di Libera la nostra solidarietà, che è la solidarietà non solo del movimento anarchico (in tanti sono stati fisicamente vicini quest'estate) ma anche di tutti coloro che sentono qualcosa in gola – e nel cuore – quando il potere cerca di spegnere un'ennesima voce libera. Libera, appunto, con la "L" maiuscola.