rivista anarchica
anno 38 n. 339
novembre 2008



a cura di Marco Pandin

 

Duemila papaveri rossi

Ci ho messo un sacco di tempo, è vero: l’anno passato è stato per me un periodo di strada in salita. Ma ce l’ho fatta: al momento in cui scrivo la confezione è in tipografia e i cd per strada, ma sarà tutto pronto quando leggerete queste pagine.
Mi riferisco a “Duemila papaveri rossi”, una raccolta del tutto analoga a “Mille papaveri rossi” (nel metodo, nell’ispirazione, nelle intenzioni) sempre curata da me e pubblicata da stella*nera nel 2003, poi ristampata da A/Rivista Anarchica a distanza breve. Sono due cd che contengono 36 canzoni di Fabrizio de André interpretate da musicisti e gruppi indipendenti, gente che sta fuori dai giri che contano, gente che fa musica che non passa per la bocca della televisione. Nomi scritti a matita, alcuni più in grande, tanti più in piccolo. Qualcuno lo conoscete già, altri ancora no.
La raccolta precedente aveva innescato qualche discussione e molte voci a vuoto: un giornalista di un mensile “importante” non s’era accorto che “Mille papaveri rossi” era una raccolta pensata e fatta per raccogliere fondi a sostegno di questo giornale e nella sua recensione ha ipotizzato chissà quale speculazione (...eppure bastava leggere in copertina, o avventurarsi nelle prime note scritte). Altri recensori e commentatori hanno voluto contrapporre del tutto arbitrariamente “Mille papaveri rossi” ad altre raccolte, in particolare a quella curata da Michele Anelli per il Mucchio Selvaggio: ci separano così tanta concorrenza, così tanta rivalità e disistima che... siamo stati addirittura capaci di collaborare!
Nel mare delle chiacchiere s’era parlato di concorsi che stavano dietro/sotto all’iniziativa, addirittura di quote da versare per poter partecipare. No. Non è vero. L’inclusione nei mille o nei duemila papaveri rossi non è il premio per un concorso, né un qualche cosa di acquistabile: nessuna gara, nessuna quota di partecipazione da pagare. Non siamo gli organizzatori di nessun concorso a premi, queste iniziative discografiche non hanno velleità promozionali né per noi né per chi suona: in questi cd, semplicemente, sono raccolte alcune delle numerose registrazioni che ci sono state spedite in questi anni.

La copertina dei 2Cd Duemila papaveri rossi

Dall’Alto Adige alla Sardegna, da Napoli al Nordest, qualcuno dall’altra parte del mare e delle montagne: i musicisti partecipanti hanno autoprodotto ciascuno le proprie registrazioni. Nessuno di loro ha dovuto pagare per partecipare. Nessuno ha preteso o ricevuto un compenso o un rimborso spese: ogni contributo è volontario. Chiedeteglielo: nel libretto allegato ai cd abbiamo trascritto tutti i loro indirizzi.
Hanno tutti accettato di contribuire al sostegno di A/Rivista Anarchica, proprio come ha fatto per tanti anni lo stesso Fabrizio de André che qui cantiamo insieme.
Buona parte delle registrazioni è di fattura casalinga, in presa diretta in sala prove o fatta dal vivo durante un concerto. Non abbiamo tentato di migliorare la qualità del suono: i vari pezzi sono proprio così come li abbiamo ricevuti. Questa, dunque, non è e non pretende di essere una produzione musicale di lusso: è un documento della musica che la gente fa, di come e dove la fa.
Come scrivevano i nostri vecchi compagni anarcopacifisti inglesi Crass, nessuno si aspetta che una fanzine assomigli ad una rivista come “Vogue”, quindi perché mai il suono dei nostri dischi dovrebbe essere come quello dei gruppi in vetta alle classifiche di vendita?
C’è solo poco altro da aggiungere. In “Duemila papaveri rossi” (ed. stella*nera, 15.00 euro) trovate pezzi “doppi”, come pure musicisti e cantanti che sono presenti anche nell’iniziativa precedente ed altrove, in altre raccolte. Non è un problema: è lo stesso sogno che si rifiuta testardamente di interrompersi, lo stesso discorso incapace di sospendersi, lo stesso innamoramento che non sa riposare.
“Duemila papaveri rossi” non è destinato alla normale vendita nei negozi: è un’iniziativa a sostegno di A/Rivista Anarchica: potete acquistarlo online o richiederlo alla redazione in cambio di una sottoscrizione di 15 euro (14 euro a copia se ne ordini almeno 3 copie, 13 euro per almeno 5 e 12 euro per almeno 10), e riceverla a casa a giro di posta (le spese di spedizione postale sono a carico della redazione). Si spedisce solo dietro pagamento anticipato sul conto corrente postale o bancario, oppure in contrassegno. In questo caso basta comunicare alla redazione (a mezzo lettera, fax, e-mail o segreteria telefonica) il vostro indirizzo postale (completo di cap) e prepararvi a pagare al postino 4 euro in più (qualunque sia l’importo della richiesta) quale contributo per le spese postali.

Grazie per il vostro sostegno.

Per ulteriori informazioni
contattate la redazione
(tel 02 28 96 627, fax 02 28 00 12 71)
e-mail: arivista@tin.it,
indirizzo postale: Editrice A, cas. post. 17129, 20170 Milano).

Marco Pandin
stella_nera@tin.it

Duemila papaveri rossi 2cd,
stella*nera settembre 2008

Il Suonatore Jones “Sally”
Beppe Gambetta e Dan Crary “Creuza de mä” (dal vivo)
Giorgio Barbarotta “Ho visto Nina volare”
Malecorde “Dolcenera”
Fabrizio Poggi e Turututela “La canzone di Marinella”
Mercantinfiera “Oceano”
La Macina “Amore che vieni, amore che vai” (dal vivo)
Bevano Est “Sinan capudàn pascià”
Alessio Lega e Roberto Bartoli “Se ti tagliassero a pezzetti”
Roberto de Luca “Il pescatore” (strumentale)
Kay McCarthy “Geordie”
Ciarán Ward e Eire Nua “Dormono sulla collina”
Massimiliano Larocca e Andrea Parodi “Avventura a Durango”
Michele Anelli “Quello che non ho”
Ensemble Laborintus “Morire per delle idee”
Piccola Bottega Baltazar “La ballata del Miché”
Renato Franchi “Un malato di cuore”
Luca Bassanese “Il bombarolo”
Nicola Alesini “La canzone di Marinella” (strumentale)
Isa “Le acciughe fanno il pallone”
Razmataz “Valzer per un amore”
Leo Miglioranza “Canzone per l’estate”
Mario Congiu “Anime salve”
Caro De André “Franziska” (dal vivo)
Le Quattro Chitarre “‘A çimma”
Andrea Maffei “La città vecchia”
’Zuf de žur “La ballata dell’amore cieco”
Gualtiero Bertelli “Andrea” (dal vivo)
Giorgio Barbarotta “Fiume Sand Creek”
Fab Ensemble “Al ballo mascherato”
Alberto “Napo” Napolitano “La bomba in testa”
Kinnara “Canzone del maggio” (dal vivo)
Taré “D’ä mé riva”
‘A 67 “Don Raffaé”
70 m/s “La domenica delle salme”
Massimiliano d’Ambrosio “Via del campo” (dal vivo)

Contributi grafici di Eric Drooker, Stefano Sommariva e Fabio Santin

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