rivista anarchica
anno 42 n. 373
estate 2012


ai lettori

BuonA estate

Questo numero. Ancora un numero “speciale”, 192 pagine, una settantina di scritti, tante notizie, opinioni, recensioni, ecc. Tante, ma mai abbastanza. Se solo dovessimo indicare le cose importanti alle quali nemmeno si accenna in questo (come in ogni) numero di “A”... E ancora una volta il prezzo di una copia sale 5,00 euro (ma per gli abbonati, nessun aggravio).

Distribuzione. Quest'estate, approfittando della pausa estiva (pausa per gli altri, sia ben chiaro), intendiamo analizzare nel dettaglio (abbonato per abbonato, diffusore per diffusore, libreria per libreria, ecc.) la posizione di tutta la nostra “rete” distributiva. Quindi, facciamo subito un appello urgente a chi è rimasto un po' indietro con il rinnovo dell'abbonamento o delle copie vendute. Lasciata passare qualche settimana dall'uscita di questo numero, inizieremo a scrivere (per posta elettronica o cartacea) a tanti di voi.
Importanti, nella rete distributiva, sono anche i punti-vendita “compagneschi” o commerciali, i centri sociali, le librerie, ecc. Sono tempi difficili, in genere, per le riviste e l'editoria “altra”, quella al contempo piccola e non-allineata. E proprio questo numero che hai in mano è il primo, dopo 372 numeri in oltre 41 anni, che non viene venduto in nessuna libreria Feltrinelli. Con progressione costante, hanno fatto sapere a noi o al nostro distributore librario (la Diest di Torino, gestita dall'ottimo Enrico Vigna) che “A” a loro non interessa più, di cessare l'invio. Peccato, quella rete di librerie “di sinistra”, attenta – come l'omonima casa editrice – anche a tante istanze critiche, nelle quali negli anni '60 e '70 potevi trovare (e mettere in vendita) perfino fanzine, fogli locali, ecc. per noi da oggi è completamente off-limits. Peccato, dicevamo, che nella progressiva espulsione dal mercato (commerciale) delle voci fuori dal coro, antagoniste e resistenti, un ruolo da protagonista l'abbia giocato la rete delle Feltrinelli: quella che una volta era sinonimo e indice di pluralismo, di attenzione sociale, di apertura mentale, si è da tempo trasformata, di fatto, in una centrale dell'omogenizzazione, dello schiacciamento dei piccoli. Povero Giangiacomo...
È importante assicurare la presenza di “A” nel maggior numero possibile di librerie, centri sociali, botteghe del commercio equo e solidale, ecc... Chiunque di voi può (forse) darci una mano in proposito, contattarci per sapere bene come funziona, farsi da tramite per stabilire nuovi rapporti e far arrivare la rivista in nuove librerie o posti simili.
“A”, come tutte le testate “di movimento”, è nata per vivere appunto nei movimenti, nelle realtà di base, laddove la gente, i compagni si ritrovano. Sta anche a te far sì che questa sua naturale collocazione si concretizzi in spazi precisi, da comunicarci anche affinché noi li aggiungiamo nell'apposita doppia pagina con l'elenco dei punti-vendita.
Un elenco importante, che aggiorniamo di mese in mese. Da questa volta, per esempio, grazie alla collaborazione di Domenico “Mimmo” Pucciarelli, sono raddoppiate le librerie francesi che ricevono qualche copia di “A”. E, grazie a Gasto, se ne aggiunge una a Praga. È al contempo una questione di immagine e di sostanza. Di immagine, perché il solo fatto che all'estero uno veda “in vetrina” una copia della nostra rivista dà concretamente il senso di un internazionalismo vissuto. E di sostanza, perché ovunque ci sono italiani all'estero o persone che masticano la nostra lingua e che possono trovare in “A”, oltre che una fonte di notizie e riflessioni, anche uno stimolo per analoghi progetti editoriali.

Sito. Certo “A” è anche on-line, dopo qualche settimana dall'uscita di ogni numero, leggibile e scaricabile, sia in italiano sia in inglese. E proprio in queste settimane parte un ulteriore “opportunità” on-line, cioè il riassunto sintetico di ogni numero in lingua francese.
Tra breve, sarà ristrutturato l'intero sito di “A” e finalmente ci dovrebbe essere la possibilità di pagare tutto (dall'abbonamento ai nostri prodotti “collaterali”) anche con la carta di credito e altri sistemi on-line.
A tutto questo stiamo lavorando e lavoreremo anche durante l'estate. Se non fosse che per solidarietà con noi, pensateci e inviateci a mezzo conto corrente la vostra concreta solidarietà. La redazione e soprattutto l'amministrazione anticipatamente ringraziano.
Buona estate a voi e, grazie a voi, anche a noi.

la Redazione di “A”