rivista anarchica
anno 42 n. 375
novembre 2012


 

 

Lotteria, che passione

Venghino, siori, venghino, e se avete più di 50 anni avvicinatevi alla nostra lotteria, che abbiamo tanto da darvi...
Sebbene siam vestiti da saltimbanchi, siamo legittimi rappresentanti delle istituzioni, siore e siori, e vi offriamo una possibilità di vincita che, se afferrata, cambierà per sempre le vostre vite affaticate, perché noi mettiamo in palio la dolce morte.
Che c'è? Perché vi allontanate? Vi fa paura la parola “morte”? Ma c'è sempre il dolce, e allora venghino più vicini, siori, e abbino la pazienza di ascoltarci anche solo due minuti...
Nella vita tutto fa brodo, si diceva un tempo, ma era solo una montatura pubblicitaria. Nella vita, semplicemente, tutto fa schifo o quasi. Dopo anni segnati dalla fatica esistenziale e dal totale anonimato, dopo le vostre connessioni e le vostre reti, dopo i balocchi che hanno trastullato le vostre illusioni, siori, che cosa vi resta? L'amaro in bocca, come minimo. Ecco. Noi vi offriamo appunto il dolce, il dessert che renderà memorabili e gustosi i vostri ultimi giorni...
Non lo neghiamo, siore e siori. Se estratti, voi morirete, ma a condizioni estremamente vantaggiose. Innanzitutto potrete raccontarvi in multivisione a milioni e milioni di persone. Per due lunghe settimane sarete celebrità, e potrete edificare la vostra fama proprio sulle azioni che vi hanno reso simili a tutti gli altri. Le paghe da fame, i lavori di riparazione in case fatiscenti, i litigi con i parenti, le preoccupazioni per una rata da saldare, gli inquilini molesti, le gelosie in ufficio, i corpi sudati sulla metropolitana...
La vostra vita sarà trasfigurata come in un film, perché potrete riscattare una trama mediocre con un finale da trionfo. Sarete acclamati come i vincitori della nostra straordinaria lotteria, e dunque si affrettino, siore e siori, ad acquistare i biglietti.
Basta avere più di 50 anni, e se vi angustia il pensiero di lasciare la vostra famiglia senza sostentamento, allora siori venghino più vicini ancora e aprino bene le orecchie: i vostri cari potranno contare su una bella sommetta per tirare avanti, il premio elargito agli eredi del vincitore dalle istituzioni che noi rappresentiamo...
Non vi fidate dei nostri abiti da saltimbanchi? Fiutate l'odore della truffa? Suvvia, il potere non è mosso da puro intento filantropico, ma sa fare bene i suoi calcoli. Semplicemente i risparmi della vostra scomparsa saranno ripartiti tra lo Stato e la famiglia, siore e siori. Riflettete. Perché continuare il viaggio verso la vecchiaia sapendo che costerete sempre più alla collettività? Volete davvero avviarvi a essere considerati pesi morti, macchine imperfette dalla ridotta capacità lavorativa e dai ricorrenti malanni?
L'alternativa, siore e siori, sta tutta in questo biglietto. Se vincerete la nostra lotteria, sarete di esempio per quanti, con invidia, vorranno essere al vostro posto. Vi farete eroicamente da parte per il bene comune, e sarete trattati da divi. Avrete i migliori chef, le migliori occasioni erotiche, i tributi e gli elogi, le tante varianti del successo condensate nelle vostre ultime due settimane di vita. Un epilogo festoso che culminerà con un'estrema unzione in diretta. Il dolce, appunto, e la conseguente morte. Che, detto per inciso, sarà davvero piacevole.
Il vincitore di turno verrà infatti collegato a una macchina che può stimolare orgasmi multipli e crescenti, facendo toccare vette di piacere inimmaginabili e non riferibili, perché da un viaggio del genere non si può tornare indietro...
Allora, siori, che aspettate? Ecco, bravi, così... non accalcatevi, però, e rispettate la fila. Ci sono biglietti per tutti, compratene quanti ne volete, siore e siori, senza spingere mi raccomando... Si metta in coda, siora, e anche lei, siore... e non abbiate fretta, la pazienza sarà ripagata. Un concorso ogni due settimane. Noi vi offriamo qualcosa di molto superiore alle vecchie, sorpassate lotterie, alle tante estrazioni del lotto. Queste le chiameremo estrazioni del lutto. Adesso la parola vi fa meno paura, vero?
Venghino, siori, venghino. Abbiamo così tanto da darvi, e così poco da togliervi...

Paolo Pasi