rivista anarchica
anno 43 n. 377
febbraio 2013


Trentasette
anni fa

 

a cura della redazione



Quando si dice la coerenza: nella presentazione del n. 45 (marzo 1976) di “A” si segnala il succedersi alla direzione responsabile di Fausta Bizzozzero al posto di Luciano Lanza, entrambi della redazione. E si sottolinea come questo nuovo avvicendamento (dopo le gerenze del radicale Marcello Baraghini e poi di Paolo Finzi, anch'egli della redazione) evidenzi la volontà di applicare anche in questo campo “la pratica tipicamente libertaria della rotazione degli incarichi”. Sante parole, peccato che quello sia stato l'ultimo avvicendamento e che quindi da 36 anni Fausta – che proprio in quel 1976 aprì con altri la libreria Utopia per poi esserne l'anima per una trentina d'anni – sia la responsabile legale della nostra testata. E anche se da oltre un ventennio non è più parte della nostra redazione, Fausta ha sempre voluto mantenere questo “incarico” e di ciò le siamo grati.
Questo ci permette d ricordare che in oltre 40 anni di onorata attività giornalistica anarchica solo una volta abbiamo avuto una citazione in giudizio ed è stato proprio nei primi anni di “A” da parte di un neo-fascista, Pio D'Auria, che si riteneva diffamato da “A”. Ma la cosa decadde perchè il camerata, latitante, non si presentò in giudizio.
Curiosa, ai nostri occhi di oggi, è la copertina di codesto n. 45 della rivista, con le facce dei comunisti Luigi Pintor (uno dei fondatori de Il Manifesto e segretario del Partito democratico di Unità Proletaria) e Luigi Berlinguer (segretario del PCI) e la scritta: “PdUP: dopo il congresso”. “A sinistra del PCI ma non troppo” è il titolo dell'articolo di Roberto Ambrosoli (R. Brosio). E significativo sia del contenuto sia del linguaggio di quegli anni ne è il sommarietto: Dopo un'analisi rigorosamente marxista-leninista ed un approfondito dibattito, il partitino di Pintor, Rossanda & C. ha indicato agli sfruttati un grande obiettivo rivoluzionario: nientepopodimeno che...“il governo delle sinistre”! Perché il ruolo politico e organizzativo del PdUP è funzionale alla sinistra riformista e ne costituisce la “classica” copertura a sinistra.
Sempre contro la sinistra riformista picchia l'articolo di Claudia Vio PCI: uno sfruttamento con le mani pulite e ancora una volta è il sommarietto a indicare contenuti e tipo di linguaggio: La strategia e la tattica del partito comunista nell'attuale società italiana – Come avviene l'avanzata parallela del PCI nelle istituzioni dello Stato e nella società – I rapporti con la tecnoburocrazia “privata” e statale: dai primi timidi ammiccamenti alle recenti invocazioni.
Un'altra polemica a sinistra apre Giampietro “Nico” Berti (Mirko Roberti), questa volta contro lo storico comunista Enzo Santarelli, autore tre anni prima del volume Il socialismo anarchico in Italia che riprende tra l'altro tutta una serie di luoghi comuni “marxisti” contro l'anarchismo e gli anarchici. La replica di Berti è nel contrasto di uno scritto in cui prende in esame anche altri libri sull'anarchismo.
Ma sono anche altri i temi trattati, e perlopiù d'attualità: lo “stato forte” e le politiche dell'ordine pubblico in Italia e in Europa, la vicenda del militante afro-americano Martin Sostre negli USA, le minoranze linguistiche in Francia, l'attività di Amnesty International, aggiornamenti sul caso di Giovanni Marini, ecc...