Sicilia
Artisti No Muos
a cura di Graziana Maniscalco e Nino Romeo
È continuata in Sicilia, a macchia di leopardo, per tutta l'estate la mobilitazione contro il sistema militare Muos.
In queste pagine riferiamo della partecipatissima giornata Artisti No Muos tenutasi a Niscemi (Enna) il 30 maggio.
Artisti a confronto con la contemporaneità:
esserci piuttosto che essere soltanto.
La particella locativa ci mette in circolazione le comunicazioni
espressive in tempi e luoghi, scelti in autonomia; e le comunicazioni
espressive, quando sono libere da condizionamenti, sono linguisticamente
ed esteticamente radicali; i luoghi che le accolgono sono i
territori basati sull'orizzontalità delle relazioni;
i tempi sono scanditi dalla molteplicità delle relazioni;
tempi delle sensibilità, non cronologie di eventi.
Elaborato teorico? Anche, ma non solo enunciato. Da un anno
e mezzo si cerca di darne concretezza sperimentale al Teatro
Coppola/Teatro dei Cittadini di Catania, spazio occupato e liberato,
luogo aperto e autogestito.
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Emiliano Cinquerrui di Improvvisatore Involontario Band |
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Claudio Palumbo del gruppo musicale Pecora |
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Luciano
Panama della band degli Entourage |
Alcuni artisti erano impegnati nel movimento No Muos già
prima dell'occupazione del Teatro: e tutto il Coppola ha assunto
quella lotta: si trattava però di militanza politica,
distinta dalla militanza estetica che contraddistingue le pratiche
di un Teatro occupato. Allora, una domanda: può un'estetica
radicale, libertaria nei temi e nella metodologia, affiancare
la politica, senza risultarne un corollario accessorio? E anche,
una considerazione: un'estetica rivoluzionaria può includere
valori ed azioni della politica; la politica non si cura di
includere le pulsioni individuali e collettive dell'estetica.
Eppure, le avanguardie artistiche del '900 (e, a tratti, anche
quelle contemporanee) hanno lanciato segnali oltre gli ostacoli
e i limiti della politica: i movimenti politici, però,
non ne hanno dato un seguito; spesso hanno zittito quei segnali;
persino il movimento anarchico, che per disposizione ideologica
avrebbe dovuto accoglierli, si è mostrato indifferente
in tante occasioni.
Ci siamo detti allora: proviamoci. Da questa scommessa necessaria
è nato l'appello del Teatro Coppola alla costituzione
di un Comitato Artisti No Muos: un collettivo ad adesione individuale
e/o di gruppi artistici con propria denominazione (band musicali,
compagnie teatrali e di danza, ensemble di artisti visivi, performers,
videomakers eccetera), parte integrante e agente della lotta,
ma con percorso proprio e con proposte autonome. In una settimana
hanno aderito 130 artisti da ogni parte d'Italia (oggi sono
circa 180), a conferma della sensibilità verso i temi
della lotta No Muos.
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La cantautrice Giulia Tripoti e la sua band |
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L'attrice Alice Ferlito e il percussionista Giampaolo Terranova |
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Un pannello realizzato in collaborazione dagli artisti writers:
Anc, Bixi, Gost, Kuma, Kyi e Yetis |
Il primo appuntamento, al quale hanno partecipato 90 artisti,
lo abbiamo fissato a Niscemi, il 30 maggio, a precedere lo sciopero
generale cittadino che ha portato 5.000 niscemesi in piazza
e che ha spinto alla serrata il 90 per cento degli esercizi
commerciali: un successo straordinario quanto inatteso.
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Il fotografo Fabio D'Alessandro e l'attrice Anna Bellìa |
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Nonò Salamone, fiero erede della tradizione dei cantastorie
siciliani, che si è esibito in duo con Roy Paci |
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Il
drammaturgo Nino Romeo e il musicista Cesare Basile |
Il secondo appuntamento a Gela, il 9 luglio: controfesta a
sbarco, mobilitazione per opporsi alle celebrazioni del 70°
anniversario dello sbarco delle truppe alleate in Sicilia; un
affronto per le popolazioni del territorio dove il governo Usa,
principale azionista di quell'esercito di “liberazione”,
ha impiantato le 46 antenne Nrtf e, a completamento della sua
strategia bellica, intende installare il sistema satellitare
Muos (ma non ci riusciranno!). Prima in centro città,
poi sul lungomare, a Gela, gli artisti No Muos hanno cantato
canzoni di Woody Guthrie, Jo Hill, Bob Dylan, intercalate da
poesie della beat generation. È questa l'America che
ci piace: l'America che protesta contro il capitalismo americano,
contro il militarismo americano, contro lo stato americano;
l'America che contesta e sbeffeggia lo stile di vita americano,
i mass media americani; l'America della lotta per i diritti
e per la libertà. Questi americani sono nostri fratelli:
hanno lottato con noi, anche per noi. E il 10 luglio, con la
presenza di oltre 100 manifestanti, la loro festa gliela abbiamo
rovinata davvero...
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La rap band Doppiawu Mc |
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L'attrice Graziana Maniscalco |
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Dimitri Di Noto della band degli A.I.D |
Al successo delle manifestazioni di Niscemi e di Gela, gli
Artisti No Muos hanno apportato un contributo, rappresentando
un valore aggiunto: non soltanto in termini numerici, per quanti
abbiamo esortato e convinto a partecipare; soprattutto in termini
di clima delle due manifestazioni: perché la nostra
voce ha aggiunto qualcosa al linguaggio della politica.
Siamo all'inizio: perché Artisti No Muos vogliamo che
diventi un laboratorio permanente del nostro esserci.
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La Civita Folk Band (Cesare Basile, Marcello Caudullo, Dino
Gigliuto, Massimo Ferrarotto, Tazio Iacobacci) |
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Il trombettista Roy Paci |
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Anna Galba dei Fratelli la stada |
Alla prima assemblea di Artisti No Muos, il 7 luglio a Catania,
è emersa la volontà di creare a Niscemi, a partire
dall'autunno, un centro internazionale d'arte contemporanea
multidisciplinare: luogo di confronto ed elaborazione: luogo
di pratiche artistiche e politiche: prassi di un'estetica. Progetto
impegnativo: forse irrealizzabile per un politico; ma noi siamo
artisti: a volte siamo andati oltre il limite al di qua del
quale la politica si ferma. Ci riusciremo questa volta? Ma sì:
ce la faremo a esserci.
Nino Romeo
facebook.com/ArtistiNoMuos
artistinomuos@gmail.com
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