rivista anarchica
anno 44 n. 391
estate 2014


 

Avvisi

Arci La Scighera. E se un giorno... arrivando in quel della Scighera, in via Candiani 131, doveste trovarvi di fronte un altro posto?
Magari un locale alla moda. O più facilmente l'ennesimo spazio vuoto, buono solo per convincere le persone a stare nelle loro case. Rinchiusi. Soli.
L'esperimento Scighera è stato ed è un esperimento collettivo, ha elaborato in questi anni forme di lavoro e partecipazione alternative. È stato ed è un posto dove si è prodotto e pensato un agire (non privo di difetti, ma comunque collettivo) diverso della socialità, in tutti i suoi aspetti.
Un posto che ha tentato di gestire orizzontalmente la complessità di essere sostenibili in una città come Milano.
Un posto che ha tentato di farsi delle domande, di far ballare il tarlo del dissenso e di creare delle risposte che hanno interessato i campi dei bisogni, della cultura e del lavoro.
Ma dopo 8 anni ci troviamo (causa anche la crisi che ci/vi affligge) con un grosso debito.
Ci troviamo, insomma, in una situazione che mette seriamente a rischio il nostro progetto.
Cosa dovremmo fare? Arrenderci? Noi invece pensiamo che è giunto il momento di rilanciare. Di tentare insomma, magari non l'assalto al cielo, ma almeno di tornare a rivedere il sole oltre le nubi.
La Scighera ha molto da offrire; per maggiori informazioni sul Progetto, gli eventi e i corsi: www.lascighera.org.

Sacco e Vanzetti. È stata presentata in anteprima mondiale la pellicola del funerale dei due anarchici italiani Sacco e Vanzetti, svoltosi il 28 agosto 1927. Il film, restaurato lo scorso anno da Jerry Kaplan, è stato proiettato per la prima volta a Savigliano (Cn) il 13 maggio 2014. La serata è stata promossa da Luigi Botta, autore del volume "Sacco e Vanzetti: giustiziata la verità", in collaborazione con le associazioni ''Prometeo'' e ''Cristoforo Beggiani'' di Savigliano, con il patrocinio della ''Sacco and Vanzetti Commemoration Society'' di Boston e dell'associazione ''Sacco e Vanzetti'' di Torremaggiore.
Giuseppe Galzerano
galzeranoeditore@tiscali.it
tel. 0974 62028

Spezzano Albanese. Continua la campagna di sottoscrizione “Recupero Spese Legali Pro Vincenzo” in favore del compagno Vincenzo Giordano della Federazione Anarchica “Spixana” di Spezzano Albanese; a causa di una sentenza “politica”, Vincenzo è stato costretto a pagare dalla Corte d'Appello di Catanzaro un “risarcimento per danni morali” costatogli oltre € 10'000,00 ("A" 383, p. 53).
ccp 69 94 20 50 intestato a Vincenzo Giordano, via Piave 2, 87040 San Lorenzo del Vallo (Cs), causale “recupero spese legali pro-Vincenzo”.
Per ulteriori informazioni:
Federazione Anarchica Spixana (aderente alla Fai), via U. Boccioni 13, 87019 Spezzano Albanese (Cs).

Progetto concerto. Vincenzo Giordano ha intenzione di organizzare un raduno rock anarchico finalizzato a finanziare la campagna di solidarietà “Recupero spese legali pro Vincenzo”. Indicativamente il raduno rock si terrà a Spezzano Albanese (CS). Indicate gruppi, rock band, singoli rockman, ecc. Scrivete a nutria.acqua@alice.it o telefonate al 328.1691024.

Editoria

La Fiaccola. Rino Ermini, "In prima persona. Autobiografia di un anarchico". Collana La Rivolta, pp. 88, € 6,00.  "Ho scritto perchè penso che ciascuno di noi che nella vita abbia lottato per un ideale e un mondo migliore debba lasciare memoria di sé. Non importa quanto ha fatto: poco o tanto che sia, credo importante lasciarne traccia e farlo sapere". Con queste parole l'autore ci introduce nella narrazione della propria vita. Da un'infanzia e un'adolescenza trascorse nel mondo dell'agricoltura mezzadrile toscana a un'improbabile esperienza in aeronautica militare, dalla fabbrica all'insegnamento passando per alcuni anni nelle Ferrovie dello Stato, il racconto si dipana toccando non tanto e non solo aspetti e sentire della vita privata quanto la partecipazione, appunto, cercando di dare il proprio contributo "in prima persona", alla vita e alle lotte sviluppatesi nella società e nei settori lavorativi dove si è trovato, dagli anni Settanta del Novecento ai nostri giorni.
Richieste e pagamenti:
Giovanni Giunta, via Tommaso Fazello 133, 96017 Noto (Sr), ccp n.78699766 oppure a info@sicilialibertaria.it

Sicilia Punto L. Aldo Migliorisi, "Ragusarock70. Come fu che le band iblee misero fuori le unghie", formato 30x20, illustrato, pp. 60, € 15,00.
La storia di una comunità passa anche attraverso il racconto delle sue passioni, dei suoi luoghi, della sua musica. In questo libro la microstoria di una città di provincia incontra la narrazione di una generazione: quella delle band musicali degli anni Settanta. A Ragusa in quel decennio i gruppi musicali in attività sono più di quaranta; oltre un migliaio di ragazzi è coinvolto, direttamente o indirettamente, in questo fenomeno. Minigonne, capelli lunghi e rock diventano segnali di riconoscimento e ribellione. Il suono delle chitarre elettriche riempie il vuoto che la città impone alle nuove generazioni. Una testimonianza ricca di foto, schede di complessi, notizie e curiosità non solo musicali.
Richieste a
Sicilia Punto L edizioni, via Garibaldi 2 A, 97100 Ragusa.
Pagamenti:
ccp n. 10167971 intestato a Giuseppe Gurrieri - Ragusa.

Amianto. È in libreria la nuova edizione accresciuta di "Amianto, una storia operaia" di Alberto Prunetti (edizioni Alegre, pp. 192, E 14,00). Il volume racconta la storia di Renato, padre dell'autore, operaio metalmeccanico cresciuto nel dopoguerra e vittima dell'amianto. Nel libro, ricordi e documenti si mescolano a ricostruire la storia non solo privata di un operaio italiano degli anni Settanta. La nuova edizione contiene un capitolo aggiuntivo e in postfazione un appassionato dialogo a tre tra l'autore, Wu Ming 1 e Girolamo De Michele, accomunati dall'essere “figli della classe operaia”. Amianto si propone come romanzo di classe, capace di raccontare la realtà guardandola dal basso.
Edizioni Alegre
Circonvallazione casilina 72/74
00176 Roma
redazione@edizionialegre.it
tel/Fax 06/45445002

Sessantotto. È disponibile la ricerca Alberto Toninello, "Anarchici e '68 - Il movimento anarchico e le rivolte studentesche degli anni Sessanta", pubblicata dalla Galzerano Editore, Casalvelino Scalo, 2014, pp. 96, € 10,00.
Per la prima volta viene affrontato, in maniera organica, il rapporto nel nostro paese tra il movimento anarchico italiano e le rivolte studentesche degli anni sessanta. Anche se questo breve saggio non può considerarsi un'analisi sistematica ed esaustiva del fenomeno, l'autore offre dei riferimenti storici sugli avvenimenti accaduti in Italia in quegli anni facendoci conoscere, attraverso la lettura di alcuni significativi documenti, le posizioni anarchiche su quei fatti. Pur non esaurendo l'analisi di un movimento complesso che ha interessato prima di tutto la sfera politica e ha avuto importanti riflessi sul costume incidendo fortemente nella vita di milioni di giovani, l'opera offre un'immagine del movimento ben diversa da quella tramandata dalla mitologia sessantottina alimentata nei decenni successivi dalla stampa e dalla letteratura.
I fenomeni ludici, di contestazione creativa per una rivoluzione libertaria che hanno caratterizzato quegli anni negli Stati Uniti, in Inghilterra e soprattutto in Francia, in Italia sono stati piuttosto elitari e marginali.
Su questo ha pesato l'egemonia culturale, tra le forze progressiste, del partito comunista più importante dei paesi occidentali, che ha condizionato lo slancio vitale e innovativo del movimento, portando alla nascita di una serie di partitini marxisti-leninisti extraparlamentari che si sono collocati alla sinistra del PCI, ma non hanno saputo superarne l' ideologia storica.

Il volume può essere richiesto (sconto del 30% per richieste di almeno cinque copie) direttamente all'editore Galzerano, tel. 0974 62028, galzeranoeditore@tiscali.it.

Settimana rossa. È uscito per Zero in Condotta "Una storia sovversiva - La Settimana Rossa ad Ancona" di Valentina Carboni (pp. 72, € 7,00).
Il 7 giugno 1914 ad Ancona era prevista una manifestazione contro le compagnie di disciplina e contro il militarismo. Una “semplice” manifestazione antimilitarista che si trasformò in un vero e proprio moto insurrezionale, scaturito dall'uccisione da parte delle guardie di tre giovani compagni. Questi fatti passarono alla memoria storica con il nome di Settimana Rossa, sette giorni convulsi, intensi, che videro gli anarchici, in particolare Errico Malatesta, tra i maggiori protagonisti.
Non fu un caso che proprio ad Ancona si accese la miccia: nel capoluogo dorico, infatti, erano presenti le maggiori realtà sovversive dell'epoca, e se la causa fu accidentale, meno lo furono le azioni e le conseguenze, poiché si iscrissero in un percorso di lotte che già da due anni vivevano il protagonismo delle forze rivoluzionarie.



Rudolf Rocker. Per Zero in condotta è appena uscito "Contro le ombre della notte - Storia e pensiero dell'anarchico tedesco Rudolf Rocker" di David Bernardini (pp. 148, € 12,00).
Rudolf Rocker (1873-1958) costituisce un tassello fondamentale nella storia del movimento anarchico internazionale. Dalla Germania di Bismarck alla Francia della “propaganda del fatto”, dalla Londra degli anarchici di lingua yiddish, dove viene soprannominato “rabby goy”, ai campi di concentramento per “alien enemies” (stranieri di nazionalità nemica), dall'anarcosindacalismo della repubblica di Weimar alla colonia libertaria Mohegan nel Maine, dove finisce i suoi giorni, Rocker attraversa ottant'anni di storia senza mai rinunciare a lottare a fianco degli sfruttati ed a riflettere sulle possibilità di un avvenire libertario. Autore di una miriade di libri, opuscoli e articoli sparsi sulla stampa anarchica di tutto il mondo, la sua vita illumina scorci del passato spesso lasciati nell'ombra ed esperienze politiche poco conosciute, le sue riflessioni colgono le tensioni del tempo e cercano di coniugare teoria e azione. Questo libro si propone di costituire un primo approccio allo studio della figura di Rudolf Rocker, ricostruendo i differenti contesti nei quali si delineano il suo pensiero e la sua straordinaria parabola esistenziale.
Quella di Rocker è una storia poco conosciuta, eppure è bella come solo può essere quella di un uomo coerente, determinato, dotato di un pensiero acuto, originale e insofferente a qualsiasi tipo di dogma.
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