In lotta contro l'aeroporto
reportage di Orsetta Bellani
Il 3 settembre scorso, il presidente messicano
Enrique Peña Nieto ha annunciato la costruzione del nuovo
aeroporto internazionale della capitale. Ha promesso che nessun
terreno verrà espropriato per fare spazio all'opera,
ma i contadini di San Salvador Atenco si dicono sicuri che il
governo vuole mettere le mani sulla loro terra, e hanno iniziato
a manifestare per difenderla.
Le tensioni tra il governo messicano e i contadini di Atenco,
uniti nel Frente de Pueblos en Defensa de la Tierra (FPDT),
risalgono al 2001. Allora vi fu il primo annuncio della costruzione
del nuovo aeroporto di Città del Messico, che comportava
l'espropriazione delle terre di Atenco. Il FPDT utilizzò
tutte le risorse legali possibili e si mobilitò nelle
strade fino a quando il governo sospese il progetto.
All'inizio del maggio 2006, a seguito di un conflitto in un
mercato tra venditori di fiori e poliziotti, Enrique Peña
Nieto – che allora era governatore – ordinò
un operativo di polizia ad Atenco. Le forze dell'ordine prelevarono
casa per casa le persone senza mandato di arresto e causarono
la morte di un bambino e di un ragazzo, oltre all'arresto e
ferimento di centinaia di persone. La governativa Comisión
Nacional de Derechos Humanos (Commissione Nazionale di Diritti
Umani) ha denunciato che 202 vittime della cosiddetta Operación
Rescate sono state sottoposte a un trattamento “crudele,
inumano e degradante”, e che almeno 23 donne sono state
torturate sessualmente dalla polizia.
Orsetta Bellani
Le foto sono state scattate da Orsetta Bellani
ad Atenco nell'agosto 2014 e a Città del Messico
durante la marcia dei contadini di Atenco avvenuta l'8 settembre
2014. |