rivista anarchica
anno 44 n. 394
dicembre 2014 - gennaio 2015



In lotta contro l'aeroporto

reportage di Orsetta Bellani

Il 3 settembre scorso, il presidente messicano Enrique Peña Nieto ha annunciato la costruzione del nuovo aeroporto internazionale della capitale. Ha promesso che nessun terreno verrà espropriato per fare spazio all'opera, ma i contadini di San Salvador Atenco si dicono sicuri che il governo vuole mettere le mani sulla loro terra, e hanno iniziato a manifestare per difenderla.
Le tensioni tra il governo messicano e i contadini di Atenco, uniti nel Frente de Pueblos en Defensa de la Tierra (FPDT), risalgono al 2001. Allora vi fu il primo annuncio della costruzione del nuovo aeroporto di Città del Messico, che comportava l'espropriazione delle terre di Atenco. Il FPDT utilizzò tutte le risorse legali possibili e si mobilitò nelle strade fino a quando il governo sospese il progetto.
All'inizio del maggio 2006, a seguito di un conflitto in un mercato tra venditori di fiori e poliziotti, Enrique Peña Nieto – che allora era governatore – ordinò un operativo di polizia ad Atenco. Le forze dell'ordine prelevarono casa per casa le persone senza mandato di arresto e causarono la morte di un bambino e di un ragazzo, oltre all'arresto e ferimento di centinaia di persone. La governativa Comisión Nacional de Derechos Humanos (Commissione Nazionale di Diritti Umani) ha denunciato che 202 vittime della cosiddetta Operación Rescate sono state sottoposte a un trattamento “crudele, inumano e degradante”, e che almeno 23 donne sono state torturate sessualmente dalla polizia.

Orsetta Bellani

Le foto sono state scattate da Orsetta Bellani ad Atenco nell'agosto 2014 e a Città del Messico durante la marcia dei contadini di Atenco avvenuta l'8 settembre 2014.