rivista anarchica
anno 44 n. 394
dicembre 2014 - gennaio 2015



I Senza Stato

dossier a cura di Salvatore Corvaio

Un meeting di quattro giorni per perseguire la causa di ribelli e reietti.
Con l'arte e l'estetica.

Il 12- 13 -14 -15 - giugno 2014 in Alessandria nei locali del laboratorio Anarchico PerlaNera si è tenuto un Meeting multimediale di creatività dal titolo a tema “I Senza Stato”; cercherò in queste poche righe di illustrare lo scopo, le modalità e il risultati.
Prima di tutto è necessario precisare che l'evento è stato possibile perché da sempre gli Anarchici alessandrini hanno nelle loro file persone con una certa sensibilità; la musica, la poesia, la narrativa, il teatro, il cinema amatoriale e le arti grafiche (quadri e disegni) sono per alcuni di noi parte della nostra vita; non a caso quando nacque il laboratorio PerlaNera l'estetica e l'arte furono uno dei punti di intervento privilegiato.
La scelta del tema, I senza stato, ha per noi un duplice scopo.
Essere la descrizione e la trasmissione attraverso la creatività e la capacità estetica dei singoli, dei sentimenti e delle emozioni che nascono dalla denuncia o semplicemente dalla constatazione (a volte anche perché provata in prima persona) della vita dei paria, degli emarginati, dei reietti nel mondo che ci circonda, ma sopratutto essere un flash di sentimenti ed emozioni.
Per questo, si badi bene, non solo non è necessario essere anarchici, ma neppure essere rivoluzionari e la rassegna lo ha dimostrato; l'adesione dei vari artisti non è stata esclusivamente ideologica e di conseguenza il “pubblico” è stato variegato, se pure di un certo tipo.
Tutto ciò ha inevitabilmente permesso all'evento di essere anche un efficace momento di propaganda anarchica a chi di anarchia sapeva poco, a volte nulla.
Essere la voce forte di chi non ci sta, la voce dei ribelli, della persone che per scelta hanno deciso di essere i nervi scoperti, gli artefici della propria vita, i protagonisti dei conflitti sociali e individuali di chi si oppone all'esistente.
Da questo punto di vista il messaggio era (se pur a volte quasi di pura propaganda) molto interessante nella scelta dei mezzi e delle formule di comunicazione adoperate.
Da un punto di vista puramente estetico, abbiamo iniziato il pomeriggio di giovedì 12 giugno andando in città con la performance di presentazione dell'iniziativa; 10 persone vestite di nero camminavano per il centro seguendo il suono di un gong portato da un uomo vestito da arabo con tanto di turbante, per poi creare un crescendo sonoro con il gong fino al culmine, quando si annunciava urlanti la propria identità di senza stato, il tutto mentre altri diffondevano il pieghevole dell'iniziativa.
Molti gli esempi di opere collettive dove ogni protagonista era artefice autonomo, con proprie idee, con una propria espressione e che prendevano valore grazie all'apporto di tutti.
Il cortometraggio “I Senza Stato”, produzione PerlaNera, è uno degli esempi: è infatti frutto di una sceneggiatura collettiva.
Altro esempio, l'esperimento di poesia collettiva nella quale gli artefici dell'opera erano volontari e casuali, alcuni non si conoscevano neanche, ognuno ha scritto una frase che poi è stata assemblata alle altre donando un senso artistico/logico al tutto.
La performance “Si gratta!!!” durante la quale il poeta che recitava le sue poesie, il musicista che le accompagnava con chitarra e armonica a bocca e il pittore hanno contribuito all'opera con la propria creatività.
Le fotografie di Roberto Pestarino che rendevano tutti i “modelli” creatori dei loro personaggi e anche in un certo senso attori.
Le iniziative si sono susseguite a tempo incalzante; la presentazione del libro “Storia del dadaismo” curata da Mario Frisetti, le performance (mie e di Andrea Roccioletti), il teatro di Andrea Trere; la compagnia teatrale Coltelleria Einstein con lo spettacolo “Polvere Umana”, la presentazione della rivista ApARte°, con la piacevole presenza musicale a sorpresa di Alessio Lega, le poesie di Harald Miseré, il racconto di Antonio Lombardo dedicato alla figura del partigiano Louis Chabas detto Lulu recitato da Sara Salvatico e da Danilo Danglari e poi la musica con la Banda Brisca (musica e danza delle tradizioni), i Senza Collare con “R! R-ESISTERE”(canzoni e parole di libertà), la costante presenza per tutto il sabato pomeriggio di musica Jazz con jam-session e il solista Claudio Machetta.
Tra gli espositori vi era anche un quadro di Franco Montessoro e la ricerca, particolarmente interessante, dei “The shivers” (Michele Di Erre e Andrea Gagliotta) che hanno presentato “Il bestiario ad occhi chiusi”: i due artisti che disegnano ad occhi bendati oppure usando la vista periferica.
Anche le cene e i pranzi hanno avuto una valenza storica/artistica, infatti per lo più erano frutto delle antiche ricette popolari prese dal libro dalla nostra compagna Rosetta Bertini “Antichi Saperi Antichi Sapori”.
Un'iniziativa ben riuscita da tutti i punti di vista, con una buona affluenza di pubblico minata forse un po' dal tempo inclemente (ha piovuto 2 giorni su 4 e, ovviamente, proprio il sabato e la domenica).
Un'iniziativa che, vista la piacevole atmosfera vissuta e l'entusiasmo che è seguito all'iniziativa, abbiamo deciso di ripetere il prossimo anno.

Salvatore Corvaio


Fotogramma di una scena del cortometraggio “I Senza Stato” una produzione PerlaNera e Mordere Impact Makers, diretto da Gianluca Ferrari. Per la rassegna “I Senza Stato” il laboratorio Anarchico PerlaNera aveva fin dall'11 marzo 2014, grazie alla collaborazione tecnica ed espressiva di Gianluca Ferrari, organizzato un laboratorio di drammaturgia e recitazione finalizzato a girare un cortometraggio sul tema “I Senza Stato”. Il progetto, sotto la direzione di Gianluca, si è sviluppato lavorando inizialmente tramite improvvisazione sulle strutture drammatiche, una volta comprese queste, ogni partecipante ha costruito un suo proprio inedito personaggio e lo ha inserito all'interno di queste dinamiche drammaturgiche, dando così vita ad una sceneggiatura collettiva. All'iniziativa hanno aderito anche persone che prima d'allora non si erano mai avvicinate al PerlaNera.


Ambientazione di Angelo Pelizza dal titolo “SCRITTO SULL'ACQUA”. In una stanza con pareti, pavimento, e tendaggi bianchi, primeggia per terra un'affascinante pietra azzurra; in un lato su un leggio uno spartito vuoto con la scritta:

SCRITTO SULL'ACQUA
Mute parole non posso
scrivere sulla tua pietra
ho provato a ritagliare
un pezzo di mare,
per tutti gli amici
che non ce l'hanno fatta
Angelo Pelizza

 

 

di Franco Schirone “Le ragioni delle Barricate”


Performance “Si Gratta!!!”
Le poesie di Salvatore Corvaio vengono da lui recitate e i quadri di Claudio Zunino, ispirati a quelle poesie, sono esposti da Raffaella Calorio; il tutto accompagnato dalla musica di Dino Porcu. Un altro esempio di lavoro collettivo dove la soggettività e la creatività di ogni singolo individuo emergono in un insieme multimediale.



Immagini di Roberto Pestarino

 

Il fotografo ha chiesto ai collaboratori della rassegna di prestarsi come modelli per due fotografie, una che esprimesse l'oppressione dello stato, un'altra che esprimesse la libertà dallo stato: con lo Stato, Senza stato. Per mantenere lo spirito del lavoro collettivo, carico di tutte le varie soggettività, le foto sono state decise come soggetto, costume, idea, dai modelli che hanno così comunicato le loro soggettività sul tema. Non come strumento del fotografo, ma come parte vitale di un'opera collettiva.


di Roberto Pestarino
Nell'ambito dell'esposizione “I Senza Stato” già descritta

di Matteo Michele Bisaccia “Puttane”


di Rosetta Bertini “Frontiere”

 

di Matteo Michele Bisaccia “La Strada”

 

di Luca Farina
Vaticana Pedofilia”
Missione di pace”
Bomba ad orologeria”


di Rosetta Bertini “Nostra patria è il mondo intero”


di Max Ferrino “Intifada”


di Vincenzo Aulitto “Io non sono STATO”


di Paolo Mandirola “Civilizzati!” (inerente ai nativi d'America). L'opera è corredata da un foglio con la seguente frase:
Quando la rabbia viene annientata
Quando l'orgoglio viene messo in ginocchio
Quando anche l'ultimo urlo ti si strozza in gola
....Allora sì che sei Stato...
CIVILIZZATO!”


di Santo Catanuto “Pane Quotidiano”


di Gino “Il Padre”


Immagine dello spettacolo teatrale “Polvere Umana” della compagnia Coltelleria Einstein, liberamente ispirato al romanzo “Se questo è un uomo” di Primo Levi.


Immagine di Valter Ravera