rivista anarchica
anno 45 n. 401
ottobre 2015


alle lettrici, ai lettori

Varie & eventuAli

FestaA400. Si è tenuta a fine giugno la festa per i primi 400 numeri di “A”, promossa dalla nostra redazione in collaborazione con il circolo ARCI “Cucine del popolo” a Massenzatico, frazione di Reggio Emilia. È andata bene, clima simpatico, dibattiti “affollati”, buona musica, banchetti e chiacchierate. Ne pubblichiamo un resoconto fotografico, realizzato dal “nostro” Roberto Gimmi, alle pagine da 77 a 88.

Regali. Sulla falsariga della copertina dello scorso numero, Cristina Francese ha realizzato un poster “semplicissimo”, contenente in ordine cronologico tutte le prime 400 copertine di “A”.
Potrebbe essere un'idea per un regalo un po' diverso dal solito, da fare ad amici, parenti, ecc. (anche) in occasione delle prossime festività di fine anno. Vuoi mettere ricevere a casa un tubone con dentro il poster e (se ce lo richiedete) una lettera personalizzata con l'indicazione del donatore? (Cfr. in quarta di copertina).
Sempre in vista delle festività di fine anno, quando un po' tutti ci si scervella per fare regali “intelligenti”, ricordiamo che anche l'abbonamento annuo ad “A” può essere un regalo gradito e rinnovantesi nel corso dell'anno, ogni volta che arriva a casa la copia di “A”.

Prossimi numeri. I numeri di “A” vengono impostati sempre con grande anticipo, perché solo così sentiamo di poter garantire un lavoro ben fatto. Ci fa piacere segnalare qui alcune delle “cose” che troveranno prossimamente spazio su “A”:
- alcune poesie “politiche” - inedite - del compianto Carlo Oliva, una delle colonne di “A” per un quarto di secolo, con le sue impareggiabili analisi dell'ideologico quotidiano. A proporci e a curare queste poesie di Carlo, il suo “gemello” Felice Accame, altra colonna di “A” e, con Carlo, nostro amico e compagno da prima della nascita di questa rivista;
- un corposo dossier, curato da Gianpiero Landi e Stefania Proli, sull'architetto e urbanista anarchico Carlo Doglio, con numerosi interventi;
- una presentazione, da parte di Luigi Rigazzi, della figura di Ernesto Buonaiuti (1881-1946), un prete “scomodo”, che si rifiutò di giurare fedeltà al fascismo. E ne pagò le conseguenze.
Un ulteriore segno di apertura di questa rivista anarchica per chi, anche in altre parti della società, ha testimoniato valori alti e lo ha fatto con coerenza;
- un contributo del Centro Studi Canaja (di cui abbiamo recentemente pubblicato, su “A” 398 - maggio 2015, il dossier sulla patata) sull'Italia delle barricate, momenti di lotta popolare contro il potere, nel corso dei decenni;
- il ricordo, da parte di Renzo Sabatini, del padre, partigiano comunista “insoddisfatto” della piega presa dall'Italia dopo il 25 aprile. Una bella testimonianza umana e politica, che intendiamo inserire in un dossier sulla Resistenza previsto, come spesso abbiamo fatto, per il numero di aprile 2016 (“A” 406);
- un saggio di Gaia Raimondi sui tatuaggi, affrontati da numerosi punti di vista: storico, psicologico, antropologico, ecc. Per conoscere e cercare di comprendere.
E tante altre “cose”.

Gianni Bertolo. Il 9 luglio è morto a Milano, a causa di un infarto, Gianni Bertolo, militante anarchico in età giovanile, a cavallo tra la seconda metà degli anni '60 e la stagione della mobilitazione sulla strage di Stato all'inizio degli anni '70. Era una persona buona, fragile, di quelle che soffrono l'eccessiva freddezza del mondo, soprattutto nelle realtà metropolitane. Dal marzo 1972 al marzo 1973 è stato il “direttore responsabile” di questa rivista. Lo ricordiamo con affetto e siamo vicini al fratello Amedeo, uno dei fondatori di “A” e poi delle edizioni Elèuthera.