rivista anarchica
anno 45 n. 402
novembre 2015


alle lettrici, ai lettori

Vetrina e regAlo

Vetrina dell'editoria anarchica e libertaria. È andata bene anche la recente settima edizione di questo appuntamento biennale, a Firenze (2-4 ottobre), diventato il momento più significativo e ricco di iniziative collaterali del mondo anarchico e libertario. Un appuntamento ormai tradizionale, che ha visto la presenza di decine e decine di editori di libri e di periodici, iniziative musicali, centri di documentazione e varie altre iniziative comunque legate alla cultura libertaria, in grande maggioranza (naturalmente) di lingua italiana, ma non solo.
Decine e decine di presentazioni di libri e iniziative culturali varie, dibattiti, performance musicali e teatrali, laboratori vari hanno coinvolto complessivamente tanta gente. Come in altre precedenti occasioni, si è notata una significativa affluenza del mondo libertario, mentre i “visitatori”, il pubblico esterno all'ambiente anarchico, è stato molto ridotto. È questo un dato di fatto sul quale continuare a ragionare, per cercare di dare un contributo alla visibilità e alla frequentazione.
Una considerazione (positiva) di carattere generale, che riguarda il movimento anarchico e libertario. La Vetrina costituisce un indice significativo del ruolo propulsivo che la cultura anarchica e libertaria ha saputo conquistarsi – e non da oggi – nel panorama più generale del pensiero critico, non-omologato, “aperto”. Molto, moltissimo resta da fare e guai ad accontentarsi.
Ma anche chi, come noi di “A”, vuole avere una funzione critica (e auto-critica) di stimolo verso una sempre maggiore proiezione “all'esterno” dei nostri interessi, relazioni, progetti, non può non soffermarsi – dopo Firenze – per constatare l'importanza del pensiero critico anarchico e libertario. E non si tratta di un pensiero “astratto”, pura teoria, ma come è nella nostra tradizione storica si innerva nei movimenti di trasformazione sociale e di lotta, in una continua tensione e osmosi tra “teoria” e “pratica” di cui tanti segni si sono visti anche nell'accogliente palatenda fiorentino.
Dentro questa tensione, dentro questa cultura libertaria, ci riconosciamo e ci stiamo dentro anche noi di “A”. Con le nostre caratteristiche specifiche, che 45 anni di ininterrotta pubblicazione evidenziano.

Poster A400. La quarta di copertina è dedicata al poster che Cristina Francese ha realizzato per noi in occasione dei primi 400 numeri di “A”. A detta di tanta gente che ci ha scritto, un gran bel poster. Segnalato per la prima volta sullo scorso numero, sta ricevendo... i primi ordinativi.
Ci permettiamo di insistere, qui, per suggerirvi di farne oggetto di dono in tutte le occasioni che ritenete, in particolare nelle ormai prossime festività di fine anno. Con 12,00 euro ve la cavate benissimo: è sufficiente che ci inviate, anche con pagamento con carta di credito via Paypal, oppure con le altre modalità indicate (”I pagamenti”) nel primo interno di copertina di ogni numero di “A”, i dodici euro e noi provvediamo all'invio, in apposito tubo e con dentro un biglietto che specifica chi sia il “donatore”.
Un regalo unico, prezioso, “in direzione ostinata e contraria”. Al contempo, un piccolo contributo alle nostre casse.

Carlo Doglio. Sul prossimo numero sarà pubblicato un dossier di una quarantina di pagine dedicato all'urbanista anarchico Carlo Doglio (1915-1995), nel centenario della sua nascita.
Doglio è stato una figura stimolante nella storia del pensiero anarchico del secondo dopoguerra. Per un intenso periodo anche militante ed editore, ha contribuito a far conoscere in Italia le riflessioni e le opere dell'architetto statunitense Lewis Munford, ispirate a nuove e più avanzate forme di socialità. L'anarchico russo Pëtr Kropotkin è stato per lui la figura di riferimento generale.
Numerose sono state le sue frequentazioni con personalità della cultura libertaria, estranee all'anarchismo, ma con interessanti riflessioni ed esperienze concrete di segno anche libertario, da Danilo Dolci ad Adriano Olivetti.
Il dossier, curato da Stefania Proli e Gianpiero Landi, conterrà scritti di Franco Bunuga, Daniele Doglio, Massimiliano Ilari, Franco La Cecla, Gianpiero Landi, Letizia Montalbano, Giorgio Nebbia, Stefania Proli (che ha curato anche la bibliografia di Doglio) e Michele Salsi. Ripubblicheremo anche due stimolanti scritti dello stesso Doglio.