La Rete per l'educazione libertaria,
di cui seguiamo fin dall'inizio gli sviluppi, raggruppa decine
di esperienze concrete di “comunità autoeducanti”.
Perlopiù “scuoline”, cui abbiamo dedicato
un ampio dossier la scorsa estate (
Scuole
pubbliche non statali e..., in “A” 409) curato
da Francesco Codello.
Già in quel titolo la “e...” finale rimandava anche alle esperienze di docenti che operano nella scuola pubblica statale facendo riferimento a una concezione libertaria.
In queste pagine trovate la testimonianza di un docente (toscano) da poco andato in pensione, che ha lavorato in istituti statali (lombardi).
E il resoconto di due incontri REL tenutisi uno in una “scuolina” dell'Appennino modenese e un altro nella fabbrica autogestita Rimaflow, nell'hinterland milanese.
Esperienze concrete a confronto.