rivista anarchica
anno 47 n. 420
novembre 2017






Voucher dall'aldilà

Vengo da molto lontano, ma non siamo così distanti. Il mio pianeta è quasi una fotocopia del vostro, tranne che noi siamo un po' più avanti. All'incirca mezzo secolo, per non fare torto alle vostre indubbie capacità evolutive. Noi, con tutte le innovazioni tecnologiche a progressione geometrica, abbiamo reso l'essere umano una macchina perfetta fino all'ultimo dei suoi giorni e anche oltre.
Che cosa intendo dire? Semplicemente che il corpo invecchia con molta lentezza e mantiene alte le sue funzioni vitali. Respirazione, forma fisica, riproduzione, ma soprattutto capacità produttiva. Anche da anziani, ormai, la pensione arriverebbe come un doloroso attestato di inutilità, uno stigma sociale, ed è per questo che abbiamo deciso di tutelare e sviluppare uno dei più alti valori umani quale è il lavoro. Abbiamo eliminato i ridicoli tetti anagrafici, le fasce di età che vi ostinate a ingabbiare nelle statistiche, le finestre di uscita e altre fesserie del genere. Niente più età pensionabile. Si lavora fino al penultimo giorno di vita, e quando la fine è ormai a un passo, noi la anticipiamo.
Ancora confusi? Da questo futuro non molto distante dal vostro presente vi informo che abbiamo introdotto da tempo loculi aziendali dove ibernare i più fedeli dipendenti. A loro andrà la degna sepoltura che avranno meritato per la dedizione nel servizio e i pochi giorni di malattia. Riceveranno ciò che essi stessi hanno richiesto: un innesto dei loro corpi nel ventre pulsante della Grande Azienda che li ha nutriti con tanta amorevole protezione fino a riconoscere loro alcuni giorni di ferie, qualche riposo e paghe dignitose, almeno dal terzo anno di servizio in poi. Dopo tanto lavorare potranno finalmente godere del riposo quasi eterno nell'abbraccio uterino dell'organizzazione.
Solitamente i loculi aziendali sono disposti su cinque livelli corrispondenti all'inquadramento contrattuale: dirigenti, quadri, impiegati, lavoratori manuali, atipici. Per ogni livello esiste una centrale che tiene sotto controllo le condizioni dell'ibernato, perché se è vero che facciamo lavorare più a lungo, in cambio onoriamo la promessa più allettante: offriamo la rinascita.
La chiamiamo “resurrezione a chiamata”. In caso di temporanei picchi produttivi o cicli stagionali anomali, possiamo riportare in vita il lavoratore e assegnarlo a un compito operativo a termine, quanto basta per sanare il divario tra domanda e offerta. È già tutto pronto. Al momento dell'ibernazione nel loculo aziendale, il caro “quasi estinto” viene vestito in abito lavorativo e munito di un blocchetto con dieci buoni. Voucher da presentare eventualmente al datore di lavoro per un compenso forfettario, mai troppo alto, perché poi non si dica che penalizziamo i giovani.
Siamo dunque al finale che ci riporta all'inizio e spiega il titolo: voucher dall'aldilà. Ecco la buona novella che vi porto dal pianeta gemello. È una visione circolare dell'universo, una ciclicità continua, una flessibilità post mortem... Chiamatela come preferite. A voi la scelta.

Paolo Pasi