Rivista Anarchica Online
Piattaforma unitaria di intervento
anarco-sindacalista
Cari compagni, salutiamo con ottimismo la nascita della vostra rivista.
Noi riteniamo che uno dei compiti che deve porsi
una rivista anarchica sia quello di confrontare e pubblicare il lavoro politico svolto dai vari gruppi
anarchici italiani. Confronto che sarebbe senz'altro utile al fine di elaborare una strategia di intervento
politico unitario a livello nazionale, con una piattaforma omogenea di intervento nelle fabbriche, nelle
scuole, nelle campagne, nelle città. Il gruppo comunista-anarchico di Bari ha iniziato il suo
intervento politico con un lavoro di presentazione
del gruppo alla città, cioè ha iniziato tappezzando i muri della città con i manifesti
dei quali vi mandiamo
una copia. Il lavoro è stato molto positivo in quanto molti simpatizzanti che non erano a
conoscenza
dell'esistenza del gruppo si sono avvicinati a noi e questo ci ha aiutato molto ad uscire dal chiuso del
gruppo. Per quanto riguarda il nostro lavoro politico in fabbrica ci siamo accorti che andare davanti
ai cancelli
delle fabbriche a parlare di belle idee e di astrazioni su una società futura non serviva a niente
e nessuno
ci seguiva (giustamente), quindi ci siamo posti degli obiettivi concreti di lotta che potevano interessare
realmente la classe operaia, obiettivi che proponevamo tramite il volantinaggio nelle fabbriche: 1)
Salario unico, ovvero l'abolizione delle categorie e dei cottimi; questo
obiettivo, sebbene non sia
completamente rivoluzionario ed eversivo in quanto non scardina il sistema, cioè non distrugge
lo
sfruttamento, è già molto avanzato ed intacca i rapporti di produzione capitalistici che
cercano in tutti i
modi di dividere la classe operaia in false lotte corporativistiche e concorrenziali che la sviano da quello
che è il suo vero obiettivo, cioè l'unità di base per la lotta. 2) Il secondo
obiettivo di lotta che proponiamo nelle fabbriche è la costruzione di
un'organizzazione
operaia alternativa ai sindacati riformisti, ovvero la costruzione dei consigli di fabbrica, il
cui potere
non deve essere delegato a nessuno, ma deve essere strettamente nelle mani degli operai e deve essere
l'espressione stessa dell'assemblea che abitua gli operai all'autogestione della lotta, primo passo verso
l'autogestione della propria esistenza.
Gruppo anarchico di Bari
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