Rivista Anarchica Online
Valpreda, Christie, Palamara
La Redazione
La corte di Cassazione ha deciso che Valpreda e gli altri accusati della
strage di stato devono restare in
galera perché l'istruttoria abusiva di Occorsio è sì abusiva però è
valida ugualmente, se serve a tenere
in galera dei sovversivi e a tenere il tappo sulla verità oscena che sta dietro la loro
incriminazione. Ora
i signori giudici (con loro comodo, tanto in galera ci stanno i sovversivi) devono decidere in merito ad
un paio di ricorsi dei fascisti Merlino e Delle Chiaie e poi passeranno la patata bollente a Milano, poi...
già si parla di legittima suspicione (sollevata dagli avvocati reazionari
della parte civile) e chissà se
questo processo si ha proprio da fare e vediamo se perlomeno non sì può rinviarlo
ancora un po', tanto
in galera non ci stanno i giudici (e neanche i colpevoli, perlomeno non a Regina Coeli)...Intanto, dopo
la bella pensata della candidatura nelle liste del Manifesto, nessuno parla più di Valpreda,
neppure quei buoni samaritani del Manifesto. Tocca di nuovo agli anarchici sollevare lo scandalo e di
nuovo impedire che si consolidi il silenzio attorno alla strage di stato. Sì, agli anarchici, quegli
anarchici
che Valpreda ha con leggerezza insultato dalle colonne del Manifesto perché non lo avrebbero
votato
(e Valpreda si può perdonare, il Manifesto no), quegli anarchici che secondo Gargamelli, sempre
per lo
stesso motivo e sempre sulle colonne del Manifesto, "fanno schifo".
All'Old Bailey, il tribunale di Londra, è iniziato il 30 maggio il processo per la "Brigata degli
arrabbiati".
Come abbiamo già avuto occasione di scrivere, Scotland Yard ha costruito una grossa
montatura attorno
ad una fantomatica "angry brigade", arrestando alcuni giovani anarchici, tra i quali Stuart Christie,
fondatore della Crocenera anarchica inglese. Secondo il nostro corrispondente da Londra, le prime
battute del processo sembrano indicare una certa obiettività del giudice e quindi la
possibilità che la
montatura poliziesca crolli clamorosamente in sede dibattimentale. L'atteggiamento del giudice, non
deve
essere estraneo alla reazione dell'opinione pubblica al processo Prescott-Purdie (cf. A 10) ed alla
campagna di agitazione sostenuta dagli anarchici inglesi in questi mesi. Si prevede che il processo duri
almeno un paio di mesi.
La Corte d'Assise di Locri ha assolto il fratello ed il cugino dell'anarchico Rocco Palamara ed ha
degradato l'accusa di tentato omicidio per quest'ultimo in lesioni aggravate, condannandolo a nove mesi
di carcere e sei di arresto. La montatura contro i Palamara (cf. A 7) si è dunque sgonfiata, ma
i giudici
popolari non hanno avuto il coraggio di accettare e dichiarare la verità, e che cioè i
Palamara erano stati
vittime di un'aggressione di mafiosi al soldo del prete don Stilo e che Rocco aveva risposto al fuoco dei
mafiosi solo per legittima difesa. Bruno e Salvatore Palamara erano in carcere da un anno e mezzo.
Rocco è latitante.
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