Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 2 nr. 13
giugno 1972


Rivista Anarchica Online

Valpreda, Christie, Palamara
La Redazione

La corte di Cassazione ha deciso che Valpreda e gli altri accusati della strage di stato devono restare in galera perché l'istruttoria abusiva di Occorsio è sì abusiva però è valida ugualmente, se serve a tenere in galera dei sovversivi e a tenere il tappo sulla verità oscena che sta dietro la loro incriminazione. Ora i signori giudici (con loro comodo, tanto in galera ci stanno i sovversivi) devono decidere in merito ad un paio di ricorsi dei fascisti Merlino e Delle Chiaie e poi passeranno la patata bollente a Milano, poi... già si parla di legittima suspicione (sollevata dagli avvocati reazionari della parte civile) e chissà se questo processo si ha proprio da fare e vediamo se perlomeno non sì può rinviarlo ancora un po', tanto in galera non ci stanno i giudici (e neanche i colpevoli, perlomeno non a Regina Coeli)...Intanto, dopo la bella pensata della candidatura nelle liste del Manifesto, nessuno parla più di Valpreda, neppure quei buoni samaritani del Manifesto. Tocca di nuovo agli anarchici sollevare lo scandalo e di nuovo impedire che si consolidi il silenzio attorno alla strage di stato. Sì, agli anarchici, quegli anarchici che Valpreda ha con leggerezza insultato dalle colonne del Manifesto perché non lo avrebbero votato (e Valpreda si può perdonare, il Manifesto no), quegli anarchici che secondo Gargamelli, sempre per lo stesso motivo e sempre sulle colonne del Manifesto, "fanno schifo".

All'Old Bailey, il tribunale di Londra, è iniziato il 30 maggio il processo per la "Brigata degli arrabbiati". Come abbiamo già avuto occasione di scrivere, Scotland Yard ha costruito una grossa montatura attorno ad una fantomatica "angry brigade", arrestando alcuni giovani anarchici, tra i quali Stuart Christie, fondatore della Crocenera anarchica inglese. Secondo il nostro corrispondente da Londra, le prime battute del processo sembrano indicare una certa obiettività del giudice e quindi la possibilità che la montatura poliziesca crolli clamorosamente in sede dibattimentale. L'atteggiamento del giudice, non deve essere estraneo alla reazione dell'opinione pubblica al processo Prescott-Purdie (cf. A 10) ed alla campagna di agitazione sostenuta dagli anarchici inglesi in questi mesi. Si prevede che il processo duri almeno un paio di mesi.

La Corte d'Assise di Locri ha assolto il fratello ed il cugino dell'anarchico Rocco Palamara ed ha degradato l'accusa di tentato omicidio per quest'ultimo in lesioni aggravate, condannandolo a nove mesi di carcere e sei di arresto. La montatura contro i Palamara (cf. A 7) si è dunque sgonfiata, ma i giudici popolari non hanno avuto il coraggio di accettare e dichiarare la verità, e che cioè i Palamara erano stati vittime di un'aggressione di mafiosi al soldo del prete don Stilo e che Rocco aveva risposto al fuoco dei mafiosi solo per legittima difesa. Bruno e Salvatore Palamara erano in carcere da un anno e mezzo. Rocco è latitante.