Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 15 nr. 128
maggio 1985


Rivista Anarchica Online

Controcuore
di Andrea Papi

Per una gioventù senza cuore, di Marcello Bernardi, Edizioni Stamperia della Frontiera (6831 Caneggio, Svizzera), 1984, pagg. 95, lire 9.000.

Una novantina di pagine, agilmente scritte col cuore e col cervello, nel tentativo, a nostro avviso ben riuscito, di distruggere la retorica della mediocrità sentimentale che, a più di un secolo di distanza, continua enfaticamente ad aleggiare attorno alle pagine del libro CUORE, ultimamente proposto anche dalle immagini della TV. Come annota lo stesso Bernardi nella prefazione: "La guida ai valori intramontabili compilata dal De Amicis sembra a sua volta intramontabile. Mi pare che questa sia una buona ragione per riprenderla in mano e pensarci un po' su".
L'autore, convinto che quelli che viviamo siano tempi particolarmente difficili, forse un po' peggio di quelli passati, chiarisce però subito che non ritiene si debba incolpare di tale peggioramento il "tramonto dei valori", come da più parti si usa dire. Coerente con questa ipotesi, analizza perciò in un excursus particolarmente incisivo, la carrellata dei "Valori" che staremmo perdendo, presi per l'appunto e con notevole acume da quelli riproposti di generazione in generazione dall'"intramontabile" libro CUORE. Ne esce fuori un'immagine desolante e squallida di un mondo artificialmente mediocre, privo di fantasia, di amore, di passione.
Così abbiamo degli adulti tutti degni della massima fiducia: operai, genitori, maestri, dirigenti e funzionari, tutte ottime persone, dalle quali non ci si può aspettare altro che bene e generosità. Genitori e insegnanti in particolar modo ammirevoli, "anzi eccellenti", sia che si tratti di uomini che di donne. Di riflesso i ragazzi e i bambini sono nella maggior parte dei casi buoni e ammirevoli. Quando non lo sono, per una ragione difficilmente comprensibile, deviano dal retto cammino indicato dall'esempio illuminante degli adulti e dei loro superiori. Anzi, nelle marachelle, i genitori e gli adulti in genere non c'entrano proprio, è solo e soltanto colpa dei ragazzi che hanno ancora molte cose da imparare.
Così pure è delle donne, rappresentate sempre come madri lodevoli, dedite esclusivamente al sentimento materno, unico compito che i Valori affidano loro. Gli uomini invece, siano padri, maestri o superiori di qualsiasi tipo, devono tramettere il senso del dovere, trasmettitori, come dice giustamente Bernardi, di uno "spirito caporalesco". Nulla nel CUORE si fa per piacere o per volontà individuale propria. Il Valore supremo è l'obbedienza e la dedizione all'autorità in quanto tale. Su questo punto c'è una distinzione netta e chiara tra ciò che è buono e ciò che è cattivo. "I buoni sono quelli che si schierano dalla parte dei Superiori, della Disciplina, della Patria, della Scuola, e soprattutto dell'Obbedienza; i cattivi sono quelli che pretendono di fare di testa loro, che amano la Scuola, che disobbediscono ai Superiori e che vengono da un'altra Patria, a sua volta cattiva".
A questo punto è chiaro perché il libro del De Amicis continua ad essere riproposto come portatore di Valori intramontabili. Anche se puzza di ottocentismo in ogni sua parte, è portatore di un modello di comportamento verso l'Autorità e il Potere che sono intramontabili per tutti i poteri indistintamente, almeno quelli fino ad oggi manifestatisi.
Bernardi intelligentemente (e apparentemente) non prende posizione, come risulta dal finale: "Non voglio rispondere io, convinto idealista antibottiniano. Le mie risposte avrebbero un valore settario e quindi non molto convincente. Ognuno, se crede, risponda per conto suo".
Ma la chiave di lettura da lui stesso offerta non dà tregua alcuna al modello di servo proposto come cittadino e uomo modello e non può che indurre il lettore a un rifiuto dei Valori, riproposti come intramontabili. Ne risulta chiaro che l'uomo autentico, in qualsiasi senso lo si voglia intendere, non fa parte del libro CUORE.