Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 16 nr. 137
maggio 1986


Rivista Anarchica Online

Kreuzberg, il muro, ecc.

Berlino; per meglio dire Kreuzberg, dato che principalmente in questo quartiere si è sviluppata negli ultimi dieci anni, una rete di situazioni autogestite. Anche il muro sembra voler testimoniare in proposito; questo muro che separa la città in due, l'Est con 1.000.000 e l'Ovest con 2.500.000 di abitanti, solo passando per il Kreuzberg si colora con disegni e scritte d'ogni tinta e lingua. Nella mia fantasia era qualcosa di grosso, opprimente, invece no! A stento mi sono convinto che quello era il muro. Non più alto di tre metri, di per sé non ha niente di grottesco, di muri così in una città ce ne sono tanti. Solo salendo sui vari punti di osservazione, guardando il campo minato, il reticolato con l'alta tensione, i soldati di pattuglia, l'altro muro, se ne capisce tutta la drammaticità, la pazzia.
Ciò che mi ha spinto a Berlino è stato il desiderio di incontrare una realtà diversa fatta da persone spinte da un desiderio autentico di libertà, voglia di vivere, da un senso di rifiuto per tutto ciò che è sfruttamento dell'individuo sull'individuo e del sociale sull'individuo. Fino a due o tre anni fa, si diceva che tale quartiere era popolato da 10.000 alternativi; oggi sono meno.
Ho vissuto in due case occupate. In entrambe abitavano circa cinquanta persone, la gestione avveniva tramite assemblee settimanali; una delle due case aveva una stanza per gli ospiti di passaggio. Così come sono invitanti esternamente (grandi disegni sulle facciate, sventolio di bandiere rossonere) altrettanto tristi sono dentro. Decadenti e sporche non offrono altro che un buco gratis dove dormire. Questo è un periodo difficile per le squatt-hause, da 160 ne sono rimaste 70; anche se tutte legalizzate continuamente tentano di disoccuparle dichiarandole pericolanti. D'altra parte lo stato ha cercato di sfruttare la situazione offrendo soldi per ristrutturare e creare centri giovani, case per minori orfani, complete di strutture per posti di lavoro tipo birrerie ecc...
Diverse persone mi hanno detto che l'attuale è un periodo di riflessione. Il momento di festività in cui sono capitato non mi ha certo aiutato a capire, ma ciò che si respira non sono certamente i momenti esaltanti del Tuwat '77 o espressioni comunitarie di lotta, coordinamenti.
Le persone che si muovono sono parecchie, interessanti e invitanti, ma le iniziative, le espressioni individuali o di gruppo, risultano scollate tra loro. Un fermento che interessa tutti "i campi dell'esistenza", ma come una fiammata luminosa riscalda il cuore ma non l'ambiente. Le manifestazioni in piazza, i cortei (contro le carceri, la disoccupazione), incontrano ancora la partecipazione di molte persone.
Credo che Berlino, per come è fatta, assomigli più ad una trappola che ad altro; anche se ci tornerei "di corsa", isolata com'è nel mezzo della Germania orientale, non può permettere altro che uno sviluppo alternativo cittadino, importante ma non sufficiente!
Il Mehrighof rappresenta senza dubbio il centro delle attività del Kreuzberg. Si tratta di tre palazzine comunicanti di cui una parte è stata acquistata. È la sede di parecchie organizzazioni (antimilitaristi, anarchici, ecologisti, ecc.), ci sono un asilo autogestito, una libreria di movimento, due teatri. (MEHRINGHOF, Gneisenau str. 2, KREUZBERG 61).
Nell'UFA-Fabrik, un vecchio e in disuso centro di produzione di film, hanno trovato sede diverse iniziative: panetteria, caffè, officine, casa per ospiti, gestite da "alternativi". (UFA-Fabrik, Viktoriastr. 13, BERLIN 42).
Papiertiges (ex Kukuck), è un valido esempio di centro di documentazione internazionale autogestito. (PAPIERTIGES, Friedrich str, 31).
Drugstore è un circolo giovanile autogestito anarchico. Una birreria che ospita concerti e iniziative. (DRUGST0RE, Potsdamerstr. 1 80).
Le librerie alternative sono ben fornite; tra le altre: Buchladen, Lausitzerplatz 6; altre tre librerie sono in Oranienstr.; una in Manteuffelstrasse 31. In queste librerie potrete trovare lo STADTBUCH, un libro che contiene tutti gli indirizzi alternativi. Vi sono poi diversi Pub o birrerie in cui si può bere della buona birra in compagnia di gente simpatica, assistendo a spettacoli fra i più vari; ricordo volentieri il KOB (Potsdamerstr. 157), e il LOCUS Marheinekeplatz.

Andrea Pirondini (Modena)