Catina Ciullo, l'ultima compagna di vita di Armando Borghi, si è spenta il 13
novembre 1991 in un ospedale del New Jersey, all'età di 92 anni. Per moltissimi anni ha condiviso
con Armando le ansie, le pene, l'appassionata militanza anarchica, sia negli Stati Uniti che in Italia.
Compagna fedele e affettuosa, di carattere dolce e di modi estremamente semplici, si deve soprattutto a
lei se Borghi ha potuto vivere con una certa serenità gli ultimi anni della sua burrascosa
esistenza. Il suo vero nome era Caterina D'Amico, ed era nata nel 1899 in Sicilia. Emigrata giovanissima
con la famiglia negli USA, nel 1915 sposò a Rochester, nello stato di New York, il conterraneo Charles
Ciullo. Dal matrimonio nacquero, tra il 1917 e il 1925, quattro figlie: Frances, Beatrice, Ribelle e Aurora. Dopo
l'adesione all'anarchismo, avvenuta nel 1918, fece parte col marito del Gruppo italo-americano di South
Brooklyn, che organizzava tra l'altro conferenze di oratori libertari e antifascisti. E' in questo ambiente che
conobbe per la prima volta Armando Borghi, giunto esule negli Stati Uniti nell'ottobre del 1926. Tra i
Ciullo e Borghi nacque un'amicizia sincera e affettuosa, che si estese ben presto alla compagna di Armando,
la "poetessa dell'anarchia", Virgilia D'Andrea, arrivata a New York solo nel 1929. Minata da un male
incurabile, Virgilia D'Andrea moriva l'11 maggio 1933, lasciando Borghi in uno stato di profonda prostrazione.
Sapendolo oltretutto in gravi difficoltà economiche, Catina e il marito decisero di comune accordo di
ospitarlo a casa loro, e Borghi per diversi anni grazie ai Ciullo poté portare avanti la sua notevole
attività antifascista con libri e articoli, pubblicati in prevalenza sulla "Adunata dei
Refrattari", libero dalla preoccupazione di un tetto. Nel 1945, dopo la caduta del fascismo, Borghi
poté ritornare in Italia per partecipare alla ripresa del movimento anarchico. Nel 1947, anche per ragioni
di salute, ritornò negli Stati Uniti, che lasciò poi definitivamente nel 1953, per stabilirsi a
Roma. Intanto, il 31 dicembre 1949 era morto, per un'emorragia cerebrale, Charles Ciullo. Nel 1953
Catina, ormai vedova, andò in Italia a visitare dei parenti, e incontrò Borghi a Roma. Essendo
rimasti entrambi soli, decisero di fare vita in comune e rimasero uniti fino alla morte di Borghi, avvenuta il 2l
aprile 1968. Nel 1969 Catina tornò a vivere negli Stati Uniti, per essere vicina alle figlie e ai
nipoti. Negli anni successivi Catina è venuta più volte in Italia, per visitare a
Castelbolognese, il paese natale dove è sepolto, la tomba di Armando. Fin dalla sua fondazione ha
contribuito con entusiasmo alla vita dell'Archivio Armando Borghi, con donazioni di documenti in suo possesso
e con sottoscrizioni. Nell'Archivio è conservato anche un breve "Schizzo biografico" che
Catina mi inviò alcuni anni fa, su mia richiesta, e da cui ho tratto parte delle informazioni per queste
note. Ora il suo sostegno morale ci verrà meno, e si interromperanno anche le sue lettere scritte in un
siculo-italiano sgrammaticato, ma tanto ricche di calda umanità. Con Catina scompare uno degli ultimi
testimoni di un'epoca e di un mondo ormai tramontato e irripetibile.