Rivista Anarchica Online
Nel braccio della morte da 14 anni
Fernando Eros Caro, un indiano Yaqui (il nome tradizionale della tribù è
Yome), è nel Braccio della Morte della
prigione statale di San Quintin, in California da quattordici lunghi anni. È nato nel 1949 da una
famiglia contadina di Brawley, nel sud della California, che in quell'epoca era una
comunità agricola rigidamente segregata. È cresciuto fuori città in un'umile casa
circondata da campi, canali
di irrigazione e recinti di animali. Non esistevano né servizi igienici interni né acqua corrente.
L'infanzia e
l'adolescenza di Fernando erano scandite dal lavoro dedicato alla coltivazione della terra. "Avevamo
mucche, maiali, galline e pecore e questi animali ci garantivano buone provviste di cibo. Da bambino
mi svegliavo al primo albeggiare per accudire gli animali, raccoglievo le uova e accendevo il fuoco nella stufa.
Questo non mi è mai pesato, perché potevo vedere il nascere del sole". Nonostante questi
faticosi impegni egli è stato il primo della sua famiglia a dare l'esame di maturità proseguendo
gli studi in una scuola superiore. Nel 1973 entra da tenente nel corpo dei Marines; nel frattempo si sposa
e diventa padre di tre figli: Daniel,
Isabel e Jesse. Nel 1979 divorzia e, a questa dolorosa esperienza, si aggiunge l'arresto per omicidio nel
1980. Due anni dopo,
nonostante la sua dichiarazione di non colpevolezza, egli viene condannato a morte. In carcere Fernando,
spronato dall'esigenza della sua mente a spaziare oltre le quattro pareti della sua angusta
cella, si accosta all'arte dopo un periodo iniziale di istruzione offerto dalla prigione. Nell'infinità
di tempo a sua disposizione, senza nulla da fare, inizia a disegnare con un semplice pezzo di matita
che gli era stato dato, scoprendo che questo genere di attività occupa la sua mente e il suo tempo
dandogli modo
di rilassarsi e fornendogli una temporanea fuga dall'ambiente che lo circonda. Lo spirito umano può
essere rafforzato quando deve reagire alle continue tensioni provocate dall'ambiente
carcerario nel Braccio della Morte. Una volta infranto lo spirito, il corpo fisico lo segue, e l'individuo
può essere
più facilmente controllato. Fernando ha tratto la sua forza attingendo dall'arte e dalla spiritualità
della tradizione
religiosa del suo popolo che si basa sul mitico cervo Yaqui chiamato Sai Maaso. Questo gli fornisce una causa,
una fede, una fonte di forza interiore e un profondo legame con le sue origini ancestrali. Per Fernando è
importante non rinnegare le sue origini etniche, perché negandole l'anima si spacca e lo spirito si
confonde,
permettendo alle forze esterne di soggiogarlo. A Fernando è negato di camminare sulla Madre
Terra; gli è permesso di camminare solo sul cemento della
prigione, non può vedere l'alba, il tramonto, la luna o una notte piena di stelle, ma riesce a rievocare
le memorie
di questi, per noi scontati, aspetti naturali che tuttora esistono nella sua vita e nel suo spirito. Aspettando la
libertà, per ora, egli esprime questi sentimenti e queste malinconie attraverso le sue tele. Inizia a
ricreare,
evocandoli, gli animali della sua infanzia; per poi dedicarsi agli stupendi ritratti che ora sono la caratteristica
della sua produzione artistica. I dipinti murali da lui realizzati, hanno contribuito a creare un'atmosfera
meno opprimente nelle sale da visita
di San Quintin. I suoi quadri sono stati esposti un po' ovunque nel mondo: dalla mostra "Arte in Catene" tenuta
nel 1992 nel Centro Culturale della Missione a San Francisco, alle gallerie d'arte di Ginevra, Oslo, Roma e
Torino. Nel 1993, dopo un intenso rapporto epistolare, si è sposato con Ida M. van Kapel. Da
poco è stato respinto un suo appello alla corte suprema, gli rimane così un ultimo disperato
tentativo di
appellarsi alla corte federale ben più severa, per questo gli avvocati di Fernando hanno bisogno urgente
di
denaro per determinanti investigazioni. I contributi per la sua difesa possono essere inviati al conto corrente
postale: c.p. 12067294 "pro Fernando Caro" intestato a Sandra Esposito, Via Cipelli 2, 29100 Piacenza, Italia.
Conto corrente bancario: Fernando Caro Defense Account, c/o Glendale Federal Bank, n 570-7037285,
3288
Castro Valley Blv. 1, Castro Valley, San Francisco, CA 94546, USA. Contatti: Massimo Messina Via A. Pavone
6 94019 Valguarnera (EN).
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