Rivista Anarchica Online
Liberarete
a cura di Marco Cagnotti(cagnotti@venus.it)
it.politica.anarchia?
I gruppi di discussione di cui abbiamo parlato il mese scorso sono, per quanto interessanti, quasi
esclusivamente
in lingua inglese. Ahinoi, c'è poco da fare: l'inglese si è ormai imposto come lingua universale
della Rete, e non
averne almeno una conoscenza superficiale significa essere tagliati fuori dalla possibilità di comunicare
con gli
utenti non italiani. Ormai a parlare in inglese si sono adattati tutti, compresi i compagni all'estero che, pur essendo
magari olandesi o giapponesi, hanno realizzato dei siti Web nella lingua di Shakespeare. Forse non scrivono come
Shakespeare, ma poco importa. Anche nei newsgroup, ovviamente, dove gli svarioni grammaticali sono all'ordine
del giorno
ma nessuno ci bada: ciò che conta è farsi capire. Rimangono comunque degli
spazi di comunicazione anche per chi non sa, o non vuole, parlare inglese. All'inizio
c'era solo soc.culture.italian (SCI, per gli utenti più affezionati), un gruppo di discussioni di vario genere
sulla
cultura italiana. Consiglio a tutti di dargli un'occhiata, giusto per farsi un'idea del livello dei discorsi: polentoni
contro terroni, comunisti contro fascisti, milanisti contro interisti, razionalisti contro irrazionali
Di tutto, di
più.
Su SCI abbondano le "flame war", ossia scontri verbali all'ultimo sangue, conseguenza di discussioni degenerate
a livello personale, ricche di volgarità e turpiloquio, insulti a raffica e insinuazioni sulla mancanza di
virtù delle
mamme degli interlocutori. Terribile. Recentemente hanno cominciato a diffondersi i gruppi della gerarchia it,
sorti per separare gli argomenti di discussione più vari, che in SCI si mescolavano eccessivamente. Sono
così nati
it.cultura, it.scienza, it.politica, it.scuola, ecc. Non che il livello dei discorsi sia migliorato, ma almeno è
più
semplice limitare la propria attenzione solo alle questioni davvero interessanti. Per quanto, peraltro, gli
sconfinamenti siano abbastanza frequenti. Come nasce un newsgroup it? La
creazione di un nuovo gruppo è nelle mani del Gruppo di Coordinamento
NEWS-IT (GCN), il cui manifesto costitutivo può essere trovato all'indirizzo: http:
//www.cilea.it/GARR-NIR/news-it/manifesto.html La procedura è, tutto sommato,
abbastanza democratica, e richiede il coinvolgimento diretto degli utenti della
Rete. Se a qualcuno viene la bella idea di creare un gruppo nuovo, e pensa che la cosa possa interessare anche ad
altre persone (magari perché via e-mail ne ha parlato con alcuni suoi amici), deve prima di tutto preparare
una
richiesta di discussione (RFD), e inviarla al GCN. Una form interattiva che consente di inoltrare una RFD
può
essere trovata al sito: http://beatles.cselt.stet.it/GCN/ La RFD viene pubblicata
nel gruppo it.news.annunci, e fra tutti gli utenti che lo frequentano si apre il dibattito
sull'opportunità o meno di aprire un newsgroup sull'argomento proposto. La discussione pubblica dura
trenta
giorni, e alla fine di questo periodo di solito si arriva ad un accordo sul nome, sui contenuti, sull'eventuale
moderazione e sul collegamento con mailing list già esistenti. Se ciò accade, viene annunciata
una procedura di
voto (CFV) sempre su it.news.annunci, e si comincia a votare. Il periodo di votazione
è pure di 30 giorni, e a
metà di esso viene ripubblicata la CFV, ma senza riportare i risultati parziali. Inviando una e-mail ad un
indirizzo
indicato dal GCN, chiunque può esprimere, attraverso un voto esplicito e relativo a un unico gruppo
proposto,
la propria approvazione o disapprovazione. Terminata anche questa fase, il GCN conta i voti. Se almeno
cinquanta persone si sono espresse a favore, il gruppo nasce. Altrimenti, nisba: vorrà dire che gli
interessati
all'argomento si accorderanno fra loro per mettere in piedi una mailing list, che richiede un minore uso di risorse
pubbliche. E per ritentare l'apertura di un newsgroup dovranno aspettare almeno tre mesi prima di riproporlo alla
comunità degli utenti. Ulteriori precisazioni sulla procedura di apertura di un gruppo della gerarchia it
possono
essere reperite all'URL http:
//beatles.cselt.stet.it/GCN/Regole_creazione_newsgroups.html E poi? Beh, poi tutti possono
leggere i messaggi del nuovo gruppo, e partecipare ai dibattiti, agli incontri, agli
scontri nella «piazza virtuale». Sempre che il sistemista che gestisce il news server accetti di accoglierlo fra quelli
da offrire ai propri utenti. Perché nel mare del cyberspazio il sistemista di un server è come il
capitano di una nave
in mezzo all'oceano: sopra di lui c'è solo Dio. Vuol dire forse che siamo in balia del nostro sistemista?
Sì e no:
per fortuna ci sono anche dei ricchi news server di libero accesso, con migliaia di gruppi stranissimi e curiosi. Se
quello che passa il convento non ci garba, possiamo tranquillamente piantare in asso il news server offertoci dal
nostro provider, e traslocare altrove. Che ne pensate? Ci sono almeno cinquanta anarchici online che hanno
voglia di votare per mettere in piedi
it.politica.anarchia?
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