Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 27 nr. 241
dicembre 1997 - gennaio 1998


Rivista Anarchica Online

Il ritorno dei Provos
di Marco Cilloni

Era il 13 giugno 1966 quando una sollevazione popolare infiammò
la città di Amsterdam. I lavoratori edili scesero in piazza per protestare contro l'autoritarismo e la burocrazia sindacale. Un lavoratore morì d'infarto durante alcuni tafferugli tra polizia e manifestanti. Ebbe così uno sbocco totalmente imprevedibile una situazione di tensione che si era creata in città dopo la comparsa dei primi Provos. Ne parlo perché è uscito un bel libro di Matteo Guarnaccia intitolato "Provos" per i tipi della AAA Edizioni di Bertiolo (Udine).
Ho incontrato Matteo Guarnaccia la sera che ha presentato il suo libro al Circolo Anarchico Ponte Della Ghisolfa, a Milano. Oggi è un artista affermato, forse uno dei massimi esperti di psichedelia in Italia. Eppure è riuscito a compiere un lavoro che va molto al di là del lato artistico di quel movimento. Perché i "Provos" furono una ventata di libertà che si abbatté sul sonnacchioso paese dei tulipani in modo tale da far sì che un cambiamento permanente si determinasse nel modo di vivere degli olandesi. Senza voler mettere per forza un cappello ideologico su quella vicenda, si può dire che i Provos furono anarchici nel senso più pieno del termine. Vissero la loro vicenda facendo dell'ordine costituito un bersaglio fisso, da deridere e dissacrare sen-za per questo sfociare nel qualunquismo. Perché i Pro-vos facevano molte proposte, ed alcune delle loro intuizioni sul traffico, sull'urbanistica, sulle auto sono straordinariamente attuali anche oggi.
Dobbiamo dire grazie a Matteo Guarnaccia per il suo lavoro. Senza questo libro sarebbe venuto a mancare, a coloro che non hanno vissuto quegli anni, un tassello importante. Perché senza capire il concetto di "provotariato" non si possono comprendere molti as-petti fondamentali del sessantotto.
Disabituati come siamo a vedere es-presso il concetto di libertà in queste forme, rischiamo di perderci elementi importanti per la ricostruzione del puzzle storico di quel periodo.
Restano infine da aggiungere alcune cose. Nel libro sono raccolti una serie di documenti originali dell'epoca che sono assolutamente da non perdere. I Provos scrivevano e disegnavano moltissimo. Alcune delle vignette più belle di Willem, futuro disegnatore satirico di "le Monde" risalgono proprio a quel periodo, quando dirigeva un giornale intitolato "Dio, Olanda e Orange" che può considerarsi un antesignano de "Il Male". Matteo Guarnaccia, grazie anche ad una scrittura piana ma non piatta e banale è riuscito a restituirci almeno in parte il respiro di un intero movimento.
Oggi dei Provos cosa resta? Moltissimo. Sicuramente resta l'impronta che hanno lasciato nella società olandese, che grazie a loro è una delle meno illiberali del mondo. E questo, guardando il mondo dalle nostre latitudini, non è davvero poco.