Rivista Anarchica Online
La cabala dei burocrati
di Libero Medina
Nelle ultime settimane, due periodici di grande tiratura e di largo
prestigio, L'Espresso e Panorama,
hanno ripreso e sviluppato ampiamente una nota apparsa sul bcd (il bollettino edito dei giornalisti
milanesi
del comitato per la libertà di stampa), a proposito della costituzione di una sorta di Opus
Dei (*) italiana
dalla bizzarra denominazione di 5x5. "Cinque per cinque" è il nome di un sistema "filosofico
(o - per meglio dire - mistico) elaborato da un
gruppo di intellettuali, tecnoburocrati (tra cui parte dei nuovi padroni della FIAT), uomini politici e
militari, per incasellare, definire, la realtà sociale e ricavarne indicazioni operative; per estensione
"cinque
per cinque" si chiama lo stesso gruppo di "cervelli". La fumosa tortuosità delle cervellotiche
analisi di questo gruppo sembrerebbe escludere una loro qualsiasi
rilevanza pratica, relegandolo al rango di una delle cento sette stravaganti ed esoteriche. Ma non
dev'essere così: 1) se ne sono occupati i due menzionati periodici; 2) se di questo 5x5 fanno (o
farebbero)
parte, oltre al "profeta" Ubaldo Scassellati, direttore della Fondazione Agnelli, alcuni magistrati, deputati
democristiani, militari, managers e tecnocrati dell'industria pubblica e privata e addirittura
il cadetto della
più potente dinastia industriale, in disaccordo con la linea seguita dal primogenito"
(trasparentemente si
tratterebbe di Umberto Agnelli). Secondo quanto è stato pubblicato, questi cinque per cinque
avrebbero non solo brigato per fare diventare
capo di Stato quello che una scheda nulla ha battezzato "nano maledetto", ma addirittura meditato un
colpo di stato "indolore" ed "a-fascista". Gabriele Invernizzi ha scritto su l'Espresso del 24
dicembre che
il 5x5 sta provocando suspense a Torino, circospezione a Milano e nervosismo a Roma. C'è
in tutto questo, naturalmente, del sensazionalismo giornalistico. Dietro tutto il fumo, se c'è
dell'arrosto, per ora questo consiste nella costituzione di un gruppo di pressione, di natura insieme
"progressista"-tecnocratica e cattolico-tradizionalista. E c'è la ristrutturazione dei quadri della
FIAT (in
cui larga parte ha avuto Umberto Agnelli) che parrebbe, per quanto strano possa sembrare, ispirata ai
vaghi principi del 5x5, con una ulteriore formale atomizzazione dei già paralizzati settori di
produzione,
con una moltiplicazione dei capetti, con un paziente lavoro volto alla creazione di un sindacato unico
"responsabile e disposto alla collaborazione", per il "comune interesse" di operai e padroni. È
questo, per
ora, il "colpo di stato". In effetti ha più implicazioni socio-politiche il processo di
"razionalizzazione" della
FIAT che un Fanfani in più o in meno al Quirinale. Andiamo a vedere da dove prende lo
spunto la copertura ideologica di questa operazione. Quando, due anni fa, siamo venuti a conoscenza
di un fumoso ed insieme paradossale progetto per
inscatolare - volenti o nolenti - tutte le persone in un'attività inglobata in una strana matrice
tecnocratica-fideistica, non abbiamo assolutamente pensato che la cosa potesse avere un benché
minimo peso, nella
vita "politica" italiana. Sì, certo, avevamo riconosciuto l'ispirazione "ecclesiastica" ed
autoritaria, ma nell'insieme della matrice
operavano troppi fattori mistici ed irrazionali perché - pensammo in quel momento - la cosa
potesse
interessare in qualche misura i "padroni del vapore" italiano. Evidentemente ci sbagliavamo, se oggi
della faccenda si parla in termini di colpo di stato. Ma avevamo
delle attenuanti. Infatti, le informazioni in nostro possesso sembravano affermare che, dopo l'uscita
(nel '69) dal 5x5 di
Scassellatti (direttore della Fondazione Agnelli) e di altri burocrati, avvenuta in seguito ad una "verifica"
delle loro funzioni ed azioni da parte di Ernesto Baroni, (mistico adoratore della Madonna e reinventore
della formula del 5x5), tale formula pareva dovesse estendersi principalmente a tutti quei cattolici "di
base" che, ispirati dai moti del '68-'69, erano partiti (nel migliore dei casi) alla ricerca delle intenzioni
socialiste di cristo. In un periodo denso di avvenimenti come il '69 non può quindi
meravigliare che una cosa del genere sia
passata inosservata: a noi, come ad altri. Tuttavia, dopo la diffusione della notizia, da parte della
stampa, di un probabile tentativo di colpo di stato
"moderato" a gennaio, non abbiamo potuto fare a meno di collegare i vecchi ricordi con i recenti
avvenimenti. Ed abbiamo rovistato nell'archivio. Ne abbiamo tirato fuori informazioni varie, ed un
opuscolo arancione, di 26 pagine. L'autore è Ernesto
Baroni, il titolo "Proposta di un metodo per il lavoro integrato nella
comunità". È un ottimo esempio di manipolazione e mistificazione: un
tentativo di contrabbandare come "democrazia
diretta" la "sempre maggiore divisione del potere fra un sempre più ampio numero di individui".
Il tutto,
in nome della massima autorità, che sarebbe poi quella di dio. Tralasciamo di descrivere la
meccanica del funzionamento del 5x5, perché in 26 pagine (strano che non
siano 25!) non ci riesce bene nemmeno l'autore. Vogliamo però fare notare quanto sia inutile
quella che
sembra essere l'unica assillante preoccupazione di Gabriele Invernizzi (che ha scritto
sull'Espresso
qualcosa in merito a questa faccenda), come pure dell'anonimo autore dell'inchiesta pubblicata da
Panorama. La preoccupazione di costoro è quella di sapere se il 5x5 sia una
realtà tuttora operante oppure no, e se
Scassellatti, Volpini, Chiarusi, etc., ne facciano ancora parte o meno. A parte il fatto che il 5x5
"prima formula" è morto nel '69, (come abbiamo già accennato), noi
rispondiamo che tutto ciò non ha la minima importanza. Quello che importa, invece, è
che un certo tipo
di prassi, e certe indicazioni di linea - sostenute nel citato documento - sono state fatte proprie dai
tecno-burocrati, che da esse hanno tratto lo spunto per delle "ottime trovate", come gli avvenimenti degli
ultimi
tempi dimostrano. Non può del resto stupire una decisa tendenza al trasformismo politico
in persone che, già vent'anni fa,
si dicevano disposti al dialogo con "i giovani del MSI". Cosa, questa, giustificata da una precisa scelta
logica: "essere fascisti coi fascisti ed anarchici con gli anarchici: l'importante è arrivare allo
scopo" (come
disse qualcuno nel '69, ad una riunione cui partecipava il Baroni). Ora, questa innata
ambiguità e contraddittorietà permea tutta l'impostazione del 5x5: e se lo scopo del
mistico è un mondo governato dal papa, lo scopo del tecnoburocrate è di essere
lui l'arbitro della
situazione. Ed il 5x5 è un ottimo modo per contattare la gente più strana: dai militari
(cfr. Panorama) agli
extraparlamentari. (Fu proprio il Baroni che si preoccupò, nel '69, di trovare qualcuno disposto
a
svolgere, per conto della Fondazione Agnelli - leggi Scassellatti - un'inchiesta sui gruppi
extraparlamentari. L'inchiesta fu svolta da neofiti del 5x5, che se ne servirono - sono parole loro - come
"di un mezzo per allacciare e mantenere contatti con i gruppi spontanei": ad esempio, Lotta Continua
di
Torino). Ma questo non vuol dire che la formula dei 5x5 sia intrinsecamente pericolosa: al massimo,
può sembrare
la trovata di un bambino con "turbe schizoidi" che gioca a fare il grande uomo politico. Il pericolo,
anche questa volta, non è nella forma, ma nella sostanza. La forma, il "5x5", la danno per
morta, oltre che le nostre informazioni - molti dei primi "25"; ma questo
non vuol dire che la sostanza (il dogma del trasformismo, la pratica della mistificazione, l'autoritarismo)
sia morta con la "forma". Che è anzi divenuta la facciata culturale, teorica di Scassellatti &
Co.: fornendo
così una copertura ed una giustificazione ideologica alla scalata ed alla pratica del potere.
Libero Medina
(*) L'Opus Dei è una organizzazione di potere, una sorta di massoneria cattolica, formata
da prelati, alti
dirigenti industriali, funzionari di stato e professionisti, che ha assunto grande importanza in Spagna
dove,
dopo avere appoggiato il fascismo gli sta ora facendo - in previsione della sua caduta - una moderata
fronda da sinistra.
Un esempio del metodo "scientifico" per incasellare la
realtà secondo i moduli operativi del gruppo
denominato "5x5".Sotto l'apparente forma, che può sembrare la trovata di un bambino con
"turbe
psichiche" si nasconde la sostanza di un'ideologia burocratica legata al trasformismo, come mezzo per
conquistare il potere.
(La tabella è tolta da "Proposta di un metodo ecc." di E. Baroni) |
morale |
culturale |
politico |
economico |
giuridico |
ORDINE DELLE
SCELTE |
1. essere dell'essere |
2. essere conoscente |
3. essere comunicante |
4. essere potente |
5. essere giusto |
morale |
6. conoscenza dell'essere |
7. conoscenza delle
conoscenze |
8. conoscenza della comunicazione |
9. conoscenza della potenza |
10. conoscenza della giustizia |
culturale |
11. comunicazione dell'essere |
12. comunicazione delle
conoscenze |
13. comunicazione della comunicazione |
14. comunicazione della potenza |
15. comunicazione della giustizia |
culturale |
16. potenza dell'essere |
17. potenza delle
conoscenze |
18. potenza della comunicazione |
19. potenza della potenza |
20. potenza della giustizia |
economico |
21. giustizia dell'essere |
22. giusta
conoscenza |
23. giusta comunicazione |
24. giusta potenza |
25. giustizia della giustizia o
legge della legge |
giuridico |
|