Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 15 nr. 132
novembre 1985


Rivista Anarchica Online

Cronache sovversive
a cura della Redazione

Servizio civile / Se 12 mesi vi sembran pochi

Due obiettori di coscienza, in servizio civile presso la Caritas Diocesana di Padova, hanno deciso di autoridurre la durata del loro servizio, equiparandola a quella della ferma militare. Per questo loro gesto - informa La Lega Obiettori di Coscienza (LOC) di Padova - probabilmente pagheranno con l'arresto e il carcere militare.
I due - Pietro Follador e Mauro Tornatore - avevano già avuto modo di protestare contro il Ministero della Difesa in modo decisamente originale. Di fronte al consueto ritardo del Ministero nel rispondere alla loro domanda di prestare il servizio civile (invece di quello militare), si erano autodistaccati presso la Caritas, informandone le autorità competenti. Compiuti i primi 12 mesi del loro servizio civile (sui 20 complessivamente fissati dalla legge n. 772, che nel 1972 istituì il servizio civile), Follador e Tornatore hanno dunque deciso di tornarsene "a casa", ancora una volta informandone le autorità competenti.
Alla base di questo loro gesto, ci sono varie motivazioni: la protesta contro l'obbligo per gli obiettori di coscienza in servizio civile di sostenere un servizio di ben 8 mesi più lungo di quello militare; la volontà di sollecitare una generale revisione della legge n. 772; la ferma contestazione nei confronti della struttura militare nel suo complesso, perché essa espropria la libertà e la coscienza insegnando l'esistenza di un nemico e i mezzi più atroci per eliminarlo; infine la volontà di stimolare la rivitalizzazione politica del movimento degli obiettori di coscienza, contro i rischi di una "routine burocratica" del servizio civile.
(Per ulteriori informazioni: L.O.C., Riviera Tito Livio 29, 35123 Padova).

Carrara/ Il fantasma di Gaetano Bresci

Il monumento a Gaetano Bresci non s'ha proprio da fare. La pensano così in molti a Carrara, dove l'iniziativa di un comitato promotore (nel quale sono presenti esponenti di diverse tendenze politiche e sociali) continua a sollevare un vespaio di polemiche: manifesti, contro-manifesti, interrogazioni in consiglio comunale, convegni, precisazioni ecc... L'ultima iniziativa è stata assunta direttamente dalla magistratura, dietro significativa segnalazione del MSI: tutti gli assessori ed i consiglieri comunali (comunisti, socialisti, repubblicani, perfino un eletto nelle liste DC!) sono stati denunciati per "apologia di reato", per il semplice fatto di aver votato a favore della mozione che autorizzava la giunta a concedere al comitato promotore l'autorizzazione per la posa del controverso monumento (che, sia detto per inciso, il comitato promotore pagherebbe in proprio non con il denaro pubblico come d'abitudine fanno gli altri).
A Carrara l'iniziativa della magistratura ha rinfocolato le polemiche. Si attendono i prossimi sviluppi, non solo giudiziari.

Basilea/ 10.000 in piazza contro la vivisezione

Sabato 19 ottobre hanno sfilato a Basilea quasi 10.000 persone in occasione della manifestazione internazionale contro la vivisezione. Il corteo ha attraversato pacificamente le vie cittadine tra una folla attonita di svizzeri distratti dallo shopping del sabato pomeriggio. Davanti a tutti, una lugubre figura, vestita di nero, scandiva tamburellando gli slogan pronunciati alternativamente in italiano, francese e tedesco. Le delegazioni pervenute rappresentano tutta l'Europa (a parte i paesi dell'Est) e da oltreoceano: numerose sono le presenze, soprattutto dall'Argentina e dal Perù.
Davanti al municipio si è svolto un comizio. Energico l'intervento dell'Animal Liberation Front inglese che ha fatto presente, tra l'altro, che un nutrito numero di suoi aderenti è tuttora in carcere in seguito alle irruzioni fatte presso laboratori di ricerca.
Dopo il comizio, l'assemblea: tra i relatori Hans Ruesch (autore di "L'imperatrice nuda" e "Il paese dalle ombre lunghe") e Franz Weber dell'O.I.P.A. (Organisation internationale pour la protection des animaux) estensore della proposta di referendum per l'abolizione della vivisezione in Svizzera. Interventi particolarmente significativi durante il comizio e la successiva assemblea hanno denunciato pubblicamente i ricercatori vivisezionisti per la creazione e la diffusione del retrovirus responsabile dell'AIDS.

Uruguay/ Comunidad del Sur 1955-1985

"Comunidad: un'esperienza di vita cooperativa integrale (1955/ 1985)": sotto questo titolo si sono tenute a Montevideo, dal 19 al 25 agosto scorsi, numerose iniziative culturali, promosse da NEAC-Comunidad (Stoccolma), BASES-Comunidad (Buenos Aires) e Comunidad del Sur (Montevideo) - cioè da tre "settori comunitari" (per così dire) in continuità storica con l'esperienza della Comunidad del Sur (sviluppatasi ininterrottamente a Montevideo per un ventennio e poi dispersa - ma non distrutta - dalla repressione statale). Tra i patrocinatori di questa iniziativa troviamo l'Università della Repubblica (Uruguay), il Centro de Estudios uruguayo de Tecnologías Apropriadas (Uruguay), il Movimiento por la Vida y la Paz (Argentina), il Centro de Estudios y Promoción de Alternativas Urbano-Rurales (Cile), l'Istituto svedese di cultura (Svezia). Lunghissimo l'elenco dei relatori, provenienti da numerosi paesi latinoamericani, che hanno partecipato ai seminari, alle tavole-rotonde e alle assemblee.