Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 16 nr. 137
maggio 1986


Rivista Anarchica Online

L'eliminazione degli "impuri"

Salve, vorrei intervenire in merito all'articolo di Fausta Bizzozzero apparso sull'ultimo numero di "A".
L'articolo riguardava la donazione di organi, la proposta di legge di alcuni senatori che, raccogliendo i suggerimenti della AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi), si propone il fine di una maggiore regolamentazione in materia di donazione di organi.
Questa proposta di legge ha incontrato l'opposizione di una serie di gruppi, associazioni di base, forze politiche varie alla testa della quale si trova l'AED "Femminismo" di Bergamo.
Mi sembra che l'articolo in questione non abbia trattato il problema in modo intelligente. La critica che Fausta Bizzozzero rivolge all'iniziativa verte su una questione dopotutto marginale, almeno ad occhi anarchici; l'inviolabilità del corpo e l'ingerenza dello Stato negli ambiti più intimi dell'individuo.
Fausta Bizzozzero è a favore della donazione degli organi, a favore di chi senza di essi non potrebbe vivere. Ora il problema non è purtroppo risolvibile con una presa di posizione puramente etica; non è di donazione d'organi che si tratta ma della proposta di legge che questa donazione vorrebbe "disciplinare".
La proposta di legge in questione dispone che la dichiarazione della volontà o meno di donare i propri organi debba essere fatta esplicitamente: chi tale denuncia non fa, sia egli favorevole o contrario, è ritenuto favorevole alla donazione. Il risultato, all'atto pratico, è che la donazione diventa virtualmente obbligatoria. La libera scelta individuale perde così di spessore etico; è inutile sottolineare che bisogna conoscere per poter scegliere liberamente?
Il progetto di legge così com'è non considera (o forse sì) il fatto che sono solo una minoranza le persone a conoscenza della questione e che sono perciò in grado di scegliere.
V'è una seconda obiezione da fare all'articolo: Fausta dà per scontato che la scienza, e la medicina in particolare, significhi progresso.
Fossimo nel secolo scorso, epoca in cui l'illusione del progresso ininterrotto si traduceva nell'esaltazione della scienza positiva borghese, potrei anche capire, ma oggi dopo tutto quello che è successo e che continua a succedere, mi sembra se non altro ingenuo. Oggi la "scienza" è sempre più strumento di morte, ancella delle necessità del dominio capitalista. La medicina, poi, è la scienza che più è legata alla logica della produzione capitalista (le fabbriche farmaceutiche ne sono l'esempio più eclatante). Senza pensare poi al carattere anti-umano della medicina occidentale che cura il sintomo, non la malattia. Una tale legge avrebbe degli effetti disastrosi, farebbe dell'Italia un serbatoio inesauribile di organi senza che il donatore sia in grado di decidere consapevolmente. In un paese come il nostro, in cui gli ospedali sono i luoghi deputati non alla guarigione del malato ma al suo peggioramento, la legge in questione legalizzerebbe di fatto l'eliminazione di quegli "impuri" che Fausta vorrebbe fossero difesi dalla donazione degli organi.
Non penso che la scienza occidentale sia tutta da buttare, piuttosto penso che lo sia la società capitalista e autoritaria che predilige la logica della produzione e della merce alla libertà.
So di essere stato lungo, c'era tanto da dire! Spero comunque che vorrete pubblicare questa lettera.
Saluti libertari.

Andrea (del Centro di Documentazione Anarchica - Roma)