Rivista Anarchica Online
L'eliminazione
degli "impuri"
Salve, vorrei
intervenire in merito all'articolo di Fausta Bizzozzero apparso
sull'ultimo numero di "A". L'articolo
riguardava la donazione di organi, la proposta di legge di alcuni
senatori che, raccogliendo i suggerimenti della AIDO (Associazione
Italiana Donatori Organi), si propone il fine di una maggiore
regolamentazione in materia di donazione di organi. Questa proposta di
legge ha incontrato l'opposizione di una serie di gruppi,
associazioni di base, forze politiche varie alla testa della quale si
trova l'AED "Femminismo" di Bergamo. Mi sembra che
l'articolo in questione non abbia trattato il problema in modo
intelligente. La critica che Fausta Bizzozzero rivolge all'iniziativa
verte su una questione dopotutto marginale, almeno ad occhi
anarchici; l'inviolabilità del corpo e l'ingerenza dello Stato negli
ambiti più intimi dell'individuo. Fausta Bizzozzero è
a favore della donazione degli organi, a favore di chi senza di essi
non potrebbe vivere. Ora il problema non è purtroppo risolvibile con
una presa di posizione puramente etica; non è di donazione d'organi
che si tratta ma della proposta di legge che questa donazione
vorrebbe "disciplinare". La proposta di
legge in questione dispone che la dichiarazione della volontà o meno
di donare i propri organi debba essere fatta esplicitamente: chi tale
denuncia non fa, sia egli favorevole o contrario, è ritenuto
favorevole alla donazione. Il risultato, all'atto pratico, è che la
donazione diventa virtualmente obbligatoria. La libera scelta
individuale perde così di spessore etico; è inutile sottolineare
che bisogna conoscere per poter scegliere liberamente? Il progetto di
legge così com'è non considera (o forse sì) il fatto che sono solo
una minoranza le persone a conoscenza della questione e che sono
perciò in grado di scegliere. V'è una seconda
obiezione da fare all'articolo: Fausta dà per scontato che la
scienza, e la medicina in particolare, significhi progresso. Fossimo nel secolo
scorso, epoca in cui l'illusione del progresso ininterrotto si
traduceva nell'esaltazione della scienza positiva borghese, potrei
anche capire, ma oggi dopo tutto quello che è successo e che
continua a succedere, mi sembra se non altro ingenuo. Oggi la
"scienza" è sempre più strumento di morte, ancella delle
necessità del dominio capitalista. La medicina, poi, è la scienza
che più è legata alla logica della produzione capitalista (le
fabbriche farmaceutiche ne sono l'esempio più eclatante). Senza
pensare poi al carattere anti-umano della medicina occidentale che
cura il sintomo, non la malattia. Una tale legge avrebbe degli
effetti disastrosi, farebbe dell'Italia un serbatoio inesauribile di
organi senza che il donatore sia in grado di decidere
consapevolmente. In un paese come il nostro, in cui gli ospedali sono
i luoghi deputati non alla guarigione del malato ma al suo
peggioramento, la legge in questione legalizzerebbe di fatto
l'eliminazione di quegli "impuri" che Fausta vorrebbe
fossero difesi dalla donazione degli organi. Non penso che la
scienza occidentale sia tutta da buttare, piuttosto penso che lo sia
la società capitalista e autoritaria che predilige la logica della
produzione e della merce alla libertà. So di essere stato
lungo, c'era tanto da dire! Spero comunque che vorrete pubblicare
questa lettera. Saluti libertari.
Andrea (del Centro di
Documentazione Anarchica - Roma)
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