Rivista Anarchica Online
Sopra
la pelle, niente
a cura della Redazione
Come
ogni estate, anche questa ci porterà le solite notizie di
naturalisti arrestati per oltraggio al "comune senso del pudore",
di associazioni cattoliche in prima fila nell'invocare l'intervento
repressivo dello stato contro chi mostra al sole (e agli sguardi
lubrichi dei soliti moralisti) il proprio corpo "come lo fece
mamma", ecc... È la
solita storia. Il nudo (o meglio, il quasi-nudo) condito di violenza,
di stupri, di disprezzo per la persona umana (soprattutto se è,
guarda caso, donna), non fa scandalo. O meglio, un po' lo fa anche
lui, ma alla fin fine è tutta pubblicità. Polemiche, scandali,
sequestri e dissequestri fanno parte del gioco commerciale. Tutto
previsto. Per la maggior gloria di cinema a luci rosse, videoporno
cassette, libri, fumetti. È
la legge del profitto. Alla quale anche i moralisti, perlopiù,
finiscono con l'inchinarsi. Ma
il nudo naturale, quello che altro fine non ha che quello di vivere
naturalmente - senza secondi fini, tantomeno commerciali, quello
no. Non può essere accettato. E allora tutte le estati solerti
magistrati, indignati cittadini, CC nei secoli fedeli, ecc. ecc.,
sono mobilitati contro coloro che, rifiutando l'ipocrisia del
vedo-ma-non-vedo (minuscoli tanga e simili) - semplicemente si
mettono nudi. La
Spagna, in questo campo, è davvero all'avanguardia. Il 2 maggio
scorso, sulla spiaggia di La Barrosa, a Chicana (nel sud del paese),
il giudice Fernando Ferren Calamita ha fatto arrestare due donne,
"sorprese" senza indumento addosso a godersi il primo sole. La
domenica successiva, però, il nudo si è trasformato in uno
strumento di lotta: decine di persone per protesta hanno imitato il
comportamento delle due arrestate. Non sappiamo come sia andata a
finire. Un'altra forma di utilizzo del nudo come "arma"
è quella fatta propria dai 500 dimostranti che il 1° maggio, in
occasione della visita del Papa a Colonia (Germania Federale), hanno
inscenato una dimostrazione nei pressi della famosa cattedrale. Molti
di loro erano nudi, per protestare contro il papa, il suo moralismo
reazionario, la sua costosissima visita in Germania. Ad essere
vestito (a parte i numerosi poliziotti) era naturalmente Giovanni
Paolo II, o meglio il pupazzo che lo raffigurava, portato sulle
spalle da quattro dimostranti (vestiti anche loro).
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