Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 20 nr. 173
maggio 1990


Rivista Anarchica Online

Trieste, 14-17 aprile / contatti, idee, progetti
di Paolo Finzi

"Est: laboratorio di libertà": sotto questa denominazione si è svolto a Trieste, dal 14 al 16 Aprile (con un'appendice aperta al pubblico il 17) il convegno promosso dal gruppo Germinal di Trieste sull'Est europeo. Riservato ai soli anarchici, il convegno ha visto la partecipazione di 370 compagni, dei quali una sessantina provenienti da tutti i Paesi dell'Est (Albania esclusa).
I lavori si sono svolti il primo giorno al teatro Miela, nei due giorni successivi in contemporanea in tre luoghi: la sede del Germinal, quella dell'Unione Sindacale Italiana ed il teatro di via Fabbri. E' prevista la pubblicazione degli atti in italiano nelle Edizioni Zero in Condotta e – probabilmente – anche in inglese.
Il programma dei lavori, che avevamo predisposto, è in parte saltato – ci dice Clara Germani, del gruppo Germinal – dal momento che i compagni hanno utilizzato il tempo e gli spazi secondo le loro esigenze, innanzitutto per contatti e scambio di informazioni e opinioni. In particolare sono stati proprio i compagni dell'Est quelli che maggiormente hanno dato vita ad incontri, nel corso dei quali è emersa una grande volontà di scambi e di collegamenti, ma anche sono venute alla luce differenti impostazioni, per esempio tra chi vuol dar vita ad una specie di federazione tra gli anarchici dell'Est e chi invece punta su rapporti per ora più informali.
Nel corso delle varie fasi del convegno hanno avuto modo di presentarsi numerosi gruppi anarchici e libertari dell'Est. Il quadro che complessivamente ne risulta è quello di una ripresa libertaria decisamente positiva ed interessante, tanto più che in varia misura sembra coinvolgere un po' tutti i Paesi. Pesa non poco la frattura, a volte di molti decenni, che il totalitarismo comunista ha provocato anche nella storia di quei movimenti libertari. Ne è un sintomo evidente non solo l'età media dei compagni (intorno ai 22/25 anni), ma anche la pressoché totale assenza non solo di anziani (con qualche eccezione, per esempio in Bulgaria, dove l'anarchismo vanta una tradizione più consolidata) ma anche di quaranta/cinquantenni. In Polonia, per esempio, dove i fermenti libertari sono al momento più vivaci e diffusi in molte località, i 25/30enni costituiscono i "vecchi" in un ambiente in cui la maggioranza ha meno di vent'anni.
Movimenti giovani, dunque, quelli che in questo periodo si affacciano sulla scena politico-sociale dei rispettivi Paesi. E spesso movimenti dai confini ideologici e teorici tutt'altro che ben definiti, nei quali confluiscono sensibilità e suggestioni ecologiste, esistenziali, punk, antimilitariste, ecc. - in un mix estremamente vivace ed aperto, senza però riferimenti ed ancoraggi ad una "tradizione" anarchica. Capita così che – per esempio – una delle compagne polacche più vivaci e presenti nei dibattiti a Trieste, esponente della Federazione Anarchica polacca, sia poi "risultata" – nel corso di un nostro colloquio – membro del consiglio federativo del partito radicale (sì, quello di Pannella) anche se con esso fortemente critica.
Il convegno di Trieste – dice ancora Clara – è stato particolarmente utile per i compagni dell'Est, tra i quali noi organizzatori abbiamo svolto uno speciale sondaggio. E' risultato così che per loro Trieste è stata la prima occasione per incontrarsi e per un primo scambio diretto di opinioni. Tant'è vero che già si è parlato dell'ipotesi di un nuovo incontro di questo tipo, che potrebbe tenersi a Zagabria – sempre che la situazione in Croazia non abbia sviluppi di segno troppo negativo. Nell'ipotesi di una tale iniziativa, noi abbiamo assicurato ai compagni jugoslavi la nostra disponibilità a dar loro una mano, sulla base dell'esperienza acquisita.
Clara riferisce poi che un primo appuntamento per gli anarchici dell'Est (aperto anche a quelli dell'Ovest) è stato fissato in linea di massima per il 21 agosto prossimo, anniversario dell'invasione sovietica che pose fine alla "primavera praghese", appunto nella capitale cecoslovacca.
C'è poi l'iniziativa di dar vita ad un bollettino puramente informativo, con notizie dall'Est e dall'Ovest, che dovrebbe venir redatto e stampato a New York e da qui spedito in Europa. Decisamente curioso.
Notevole è stato l'aiuto dato da compagni di altre città (anche dell'Est – sottolinea Clara) per i numerosi problemi operativi che si sono posti gli organizzatori, primo tra tutti la cucina. Per quanto riguarda l'aspetto finanziario, verso fine aprile gli organizzatori segnalano un deficit di circa un milione e mezzo: a far fronte di 14 milioni e mezzo di spese, sono entrati 13 milioni, di cui circa 9 provenienti dalla sottoscrizione appositamente lanciata.