Rivista Anarchica Online
La lista nera
Carissimi di RIVISTA A, sono sempre più demoralizzata dagli eventi che si
susseguono in questo periodo...io mi domando dove andranno
a finire. Io non credo più a niente e se campo con i nervi saldi, è grazie ai miei ideali e al
sapere che non sono sola, io
so che molte persone cercano il meglio e per se stessi e per i figli dei figli che verranno... una luce chiara, pura,
semplice, che illumini tutto ciò che sta nell'ombra e che renda felice e libero anche chi non ha speranze
nel
cuore. Più passa il tempo, più diventa tutto confusionario, violento, assurdo... ma
perché? Tutti abbiamo una
colpa, lo so, ma ora io non credo di poter più sopportare questa situazione di oppressione, di
soffocamento, di
prigionia. E' tutto sotto controllo (nelle "loro" luride mani sporche di corruzione), è tutto una tassa,
è tutta una
ingiustizia, è tutta ipocrisia, interesse, denaro... e poi ti fanno un sorriso e dicono: "Ce la faranno a far
parte
dell'Europa...", ... e noi?! Ora sentite ciò che mi è capitato 2 o 3 giorni fa: arriva una
comunicazione dall'Anagrafe del Comune di
residenza (Castel del Piano): "E' pregato di presentarsi all'ufficio dell'Anagrafe quanto prima per comunicazioni
importanti che la riguardano" o qualcosa del genere insomma. Mi "reco" il giorno seguente a codesto ufficio,
l'impiegato mi fa accomodare, tira fuori una lista su foglio protocollo pesante e dice: "Siamo venuti a
conoscenza del fatto che lei non si è presentata alle elezioni politiche.." e mi guarda. Io a bocca aperta
fissavo
la sua barba minacciosa. "...Ma è stata un sua scelta oppure per qualche motivo non ha potuto adempiere
al suo
dovere?!" continuò. Vi giuro, mi sentii un soldato sfigato davanti a un generale, uno studente
prigioniero chiamato in Presidenza
per il verdetto finale...Io cercai di raddrizzare la gobba e tirarmi su come potevo... dovevo farmi forza, dovevo
aver coraggio. "Perché? Dovrei dirlo?" risposi."Ma no, però, ecco è una
curiosità personale... ma per legge, devo
metterla sulla lista...". "La lista nera?" chiesi. Dopo 5 secondi di silenzio: "Già, più o meno".
"Ma come sarebbe
a dire? Cosa comporta ciò?!". "Hanno rispolverato la vecchia legge e se lei richiede un certificato di
buona
condotta, comparirà che non ha voluto esprimersi, come di dovere essendo cittadina italiana, con il voto
alle
elezioni..." più sorrisetto finto. "Ah! Vabbè... allora mi metta sulla lista nera poiché
per una mia scelta non ho votato niente e nessuno!". E galoppai verso l'uscita con il fumo che mi usciva dal
naso e dalle orecchie. Non dico altro.
P.S. Si sta tornando ai tempi del fascismo, per caso? Saluti
Susy Rinaldi (Castel del Piano)
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