Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 22 nr. 195
novembre 1992


Rivista Anarchica Online

Emarginati dalle lotte?

Carissimi compagni,
premettendo che da almeno dieci anni non intervengo su questioni di cosiddetta "politica" ma parlo o straparlo solo di musica e affini, stavolta due cose le voglio dire. Da quando avevo 12 anni ho letto, studiato, lottato, fatto cose che non posso qui scrivere, dentro la sinistra che, a torto o ragione, si chiamava rivoluzionaria e libertaria. Poco o nulla: milioni e milioni di uomini hanno fatto, detto, scritto prima e meglio di me. Lo dico solo per introdurre una considerazione: sto dedicando la mia vita per cercare di essere un uomo libero e cioè un buon anarchico. Lo dico col cuore, come mi viene. Penso che la Sinistra come area politica, culturale, ideale, quella nata dalle rivoluzioni Francese e Industriale, dall'Internazionale, dall'imperialismo e la Resistenza, sia morta. Fin qui, sulla ricostruzione di Andrea Papi ("Ma quale sinistra?", "A" 194) nulla da dire. Ma scrivere che il Movimento Anarchico fa parte di "un universo disarticolato dal corpo sociale, residui, ecc. ecc", mi pare il segno di una resa che non posso accettare: la strada, il Tao versa la piena coscienza di sé, delle proprie possibilità, la lotta per comprendere come vivere il Tempo, lo Spazio, la Terra, come armonia di soggetti unici ed individuali, passa attraverso la lotta millenaria di uomini e donne, lotta organizzata, diretta alla totale sovversione dei tempi e dei modi del Capitale, lotta di idee, di fantasia, e, quando ci vuole, di piombo e dinamite. La mia vita, la mia libertà passa da lì. Dentro tutto questo, che c'è, ora, in questo momento, nei piccoli centri, nelle migliaia di centri sociali di tutta Europa, nei collettivi di fabbrica e di scuola (leggi le decine di incontri sindacali, punk, studenteschi citati settimanalmente da Umanità Nova) il Movimento anarchico è presente e cresce. Non certo nell'attesa storica della Fase. "Movimenti di massa", "pratica trasformativa"? Ti riferisci ai minatori rumeni che menano gli studenti, alla lega, al 5% di Rifondazione? E' questo "il dibattito politico reale"? Certo a guardarsi intorno sembra che il Movimento anarchico incida poco, ma là, nelle migliaia di iniziative e Resistenza di cui prima parlavo, milioni di persone cercano di VIVERE nelle minoranze etniche soffocate, nelle campagne e nelle fabbriche più terribili del mondo c'è chi cerca nuove strade di VIVERE. Forse non è fare POLITICA: ma è quell'idea, dell'Homo Politicus, cara ai leninisti, che è andata a ramengo (vedi quanto possono aver inciso 70 anni di dittatura "proletaria"). Non noi: durante i merdosi '80 c'è stata, a cercarla, una buona e nuova produzione di idee e sacrosanto Casino: e noi c'eravamo, eccome. "Capacità trasformativa" è che dopo 100 anni c'è stato chi stampava ancora Bakunin e un cretino come me che, leggendolo, si è TRASFORMATO. Certo: trasformare è anche appendere il caposquadra per le palle ma se non leggi Bakunin c'è il rischio che, dopo, lo faccia tu, il caposquadra. (Chiedo scusa agli eruditi per l'evidente falcidia di "curve" nel mio scrivere).
Caro Andrea, tu scrivi su una rivista che è segno di una trasformazione: sull'uso del tempo, dell'energia, delle capacità, del denaro (ahimè). E la Rivista è solo una delle migliaia di Storie che portano in giro le nostre IDEE; certo non i nostri stendardi, che lo facciano i partiti della "sinistra" coi loro sfiatati soldatini. Col cazzo che noi siamo emarginati dalle lotte, col cazzo.
Scusate,

Stefano Giaccone (Torino)