Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 26 nr. 225
marzo 1996


Rivista Anarchica Online

In memoria di Giovanni

Non era certo eccezionale perché ha costudito la vecchia sede della Fai livornese per chissà quanti anni. Lo era perché l'ha fatto con discrezione e convinzione senza aspettative e senza obiettivi. Non era certo eccezionale perché abitava le soffitte degli appartamenti facendo a meno dell'elettricità e dell'acqua corrente. Lo era perché bastava a se stesso con la dignità e l'eleganza che provengono dal non possedere niente per aver già tutto in sé, compresa l'assenza di paura di perdere qualcosa. Non era certo eccezionale perché - cresciuto sulla scia di un carretto della zia ambulante - non aveva mai frequentato le scuole. Lo era perché con la sua incommensurabile e silenziosa semplicità sapeva trattare, affrontare qualsiasi argomento, dal più colto e specialistico al più pragmatico e quotidiano: la letteratura, il cinema, la storia, la politica, la filosofia, i sentimenti e le loro complicate relazioni. Non era certo eccezionale perché in seguito alla morte del dittatore Franco, seppe correggere su un volantino il «viva la morte» nel «viva la libertà». Lo era perché lo diceva giorno per giorno con la sua esistenza schiva e gioiosa, con i suoi modi così simbolici e mai cattedratici. Lui mi è stato maestro. Sempre, anche - e forse soprattutto - quando non ci incontravamo più. L'ho rivisto e mi ha rivisto pochi giorni prima di morire, sereno nella malattia incurabile; privo di coscienza ma abbastanza presente per comunicarmi la gioia di avermi riconosciuta, dopo tanti anni e tanta intensa memoria da colmare il vuoto del tempo. Era ancora lui ad insegnarmi come si fa a vivere e a morire. Ciao Giovanni

Monica Giorgi (Livorno)