Rivista Anarchica Online
Cronache sovversive a cura della Redazione
Cineserie
L'illeggibile settimanale "Servire il popolo", degno organo della risibile Unione dei Comunisti Italiani
(marxisti-leninisti) non va tanto per il sottile, nel controllo delle notizie, si sa. Così nel penultimo
numero
parla dell'anarchico Rocco Palamara, evaso dal carcere di Locri (cfr. A7) come di un militante della
"grande e giusta" Unione eccetera, eccetera, nucleo, (com'è noto) del "glorioso" Partito
eccetera.
Da qualche giorno, chi entra nell'atrio dell'Università degli Studi di Milano (Via Festa del
Perdono n.6)
può ammirare in alto, sulla parete di sinistra, un ritratto in cornice dorata del Presidente Mao.
A occhio
e croce devono essere stati i "Katanga" del Movimento Studentesco, così devoti al
Presidente. Suggeriamo ai piissimi sprangatori di porre un bracere sotto il ritratto, affinché
la devozione dei
frequentatori dell'Università si possa misurare dalla quantità di incenso e di legno di
sandalo bruciato in
omaggio alla sacra immagine.
Lunedì 18 ottobre il Dr. Mario Capanna, leader del Movimento Studentesco, ha presentato
all'Università
degli Studi di Milano, il libro "Pinelli" della Cederna. Gli anarchici non si sono molto commossi per
l'attenzione generosamente concessa al loro compagno assassinato. Gli anarchici hanno la memoria lunga
e non dimenticano che il giorno dopo l'assassinio di Pinelli una delegazione di compagni milanesi, recatasi
in "Statale" per proporre un'azione comune, veniva fatta attendere per oltre un'ora, mentre i capi
"rivoluzionari" del M.S. discutevano dei "piani di studio"! Gli anarchici non dimenticano che due anni
fa, il giorno dei funerali di Pinelli, ed in concomitanza d'orario con essi, il Movimento Studentesco
indisse
una assemblea in "Statale" per ostacolare la mobilitazione politica dietro la bara di Pino.
Christie ci scrive dal carcere Abbiamo ricevuto dal carcere
di Brixton (Londra) una lettera dell'anarchico inglese Stuart Christie,
animatore della Black Cross (Soccorso Anarchico), perseguitato da mesi dalla squadra politica di
Scotland
Yard e infine arrestato, alla fine di agosto (cf. A7), con false prove.
Cari compagni, Penso che siate stati informati del nostro arresto il mese
scorso. Il fatto ha una certa somiglianza con
quanto successo a Pinelli, a parte il fatto che non mi hanno buttato dalla finestra del quarto piano della
questura (anche se a loro sarebbe piaciuta molto una soluzione simile). Per il processo
ci vorrà un po' di tempo ma mi è stato detto che potrebbe essere prima del previsto dato
che si trovano nella imbarazzante posizione di dover processare altri due compagni (anch'essi accusati
per le loro idee libertarie) incarcerati dai primi di quest'anno e che vorrebbero processare insieme a
noi. In Gran Bretagna sta diventando sempre più evidente al cittadino comune
che la maschera della
liberal-democrazia sta cadendo. I recenti casi, incluso il nostro, hanno messo in evidenza il fatto che
la repressione sta emergendo. Essi scivolano nella loro merda e si aggrappano nel vano tentativo di
mantenersi in equilibrio. Nel prossimo numero di "Black Flag" che uscirà fra
breve ci saranno i dettagli del caso. Potreste
mandarmi alcune copie di A direttamente? Mi interesserebbe molto essere al corrente degli sviluppi
del caso Valpreda. Non c'è dubbio che loro (la polizia politica) considerino la Crocenera come
una
cospirazione internazionale, così che i dettagli evidenziati dalla polizia saranno interessanti anche
per
voi. Senza dubbio gli stessi saranno passati al Dr. Guida dal Comandante Boud (l'uomo incaricato
delle indagini sul nostro caso). Salute a tutti. Stuart
Educazione libertaria La psicologia di massa ci insegna che
fino a quando la struttura caratteriale dell'individuo medio, e quindi
delle masse, non viene modificata, è illusorio attendersi una trasformazione sociale effettiva o
durevole.
Ma solo, appunto, una forma nuova e rivoluzionaria di educazione può consentire uno sviluppo
di
strutture caratteriali veramente democratiche e libertarie. Da queste esigenze di rinnovamento dei
metodi educativi, avvertite sia in Italia che all'estero, sono nati
vari esperimenti. Oltre alle ormai ben note esperienze condotte dall'SDS tedesco sulle
comunità infantili (esaurientemente
trattate nel volume "Le comunità infantili" - Ed. Guaraldi - Firenze), altri esperimenti sono iniziati
e
stanno variamente sorgendo in tutta Italia. Diamo qui notizia di due iniziative romane, che ci
sembrano interessanti e promettenti. La prima è quella
portata avanti da una seria e preparata educatrice, Marcella Facchin, che, pur tra mille difficoltà,
tenta
di applicare i principi libertari che sono alla base della scuola inglese di Summerhill, diretta da A.S. Neill,
nella conduzione di un asilo che funziona ormai da due anni. L'altra è quella iniziata
quest'anno (da gennaio a maggio) alla borgata del Trullo. In collaborazione col
Centro di Cultura Popolare alcuni educatori hanno aperto un asilo autogestito sul piano organizzativo
ed
economico dalle famiglie dei bambini. Il bilancio era pubblico, i problemi relativi agli acquisti venivano
discussi in assemblea. Dal punto di vista pedagogico gli insegnanti non seguivano un metodo specifico
e scientifico ma rispettavano la volontà del fanciullo. Questi due esperimenti, secondo il
giudizio degli educatori che li conducono, hanno il grosso limite che
presentano tutti gli asili: il ritorno a casa dei bambini. E in famiglia riprende quasi sempre il processo di
condizionamento e di intossicazione. È alla luce di questo limite che assume particolare
significato il progetto di una comunità educativa
integrale, comunità nella quale i bambini ed i ragazzi possano passare non solo qualche ora al
giorno, ma
vivere e convivere in continuazione, autogovernandosi e responsabilizzandosi.
da Liberazione Notizie (M.L.D.)
Il petrolio non si tocca I duemila operai della compagnia
colombiana del petrolio che avevano dichiarato uno sciopero all'inizio
del mese di agosto, sono stati duramente repressi. Dopo un tentativo di negoziato sotto la pressione
dell'armata, che ne ha approfittato per esercitarsi, (bilancio: un operaio morto e molti feriti) la repressione
si è accentuata:1000 operai arrestati, dei quali 100 saranno giudicati dal Consiglio di Guerra.
Perfetti gli anarchici (per la galera) Bari, 15 ottobre. La
Magistratura ha processato 3 anarchici rei di aver occupato il Liceo Artistico, unici
denunciati di 600 occupanti. Questa singolare preferenza per gli anarchici dimostra che il potere tende
a colpire solo quelle organizzazioni autonome che lottano contro la scuola di classe, lo sfruttamento e
la
repressione e non per "riformette" o miglioramenti della galera quotidiana. Non importa se poi, come
in
questo caso, la montatura istruttoria non regge e il processo si risolve con l'assoluzione; 1) perché
il fatto
non costituisce reato; 2) per non aver commesso il fatto; 3) per insufficienza di prove: resta appieno la
funzione intimidatoria, trattandosi di ragazzi, dell'incriminazione.
Suzzara in lotta La situazione delle fabbriche di Suzzara,
prima di arrivare allo sciopero del 22-10, era già precaria: alla
Cattini, si sciopera, alla Bormioli 150 operai si trovano l'orario ridotto a 24 ore, mentre i trenta impiegati
mantengono il normale orario di lavoro. Si arriva di questo passo al caso della locale fabbrica
OM-FIAT, dove in seguito ad un'azione di protesta
dei verniciatori (si parla di sabotaggio, pare cioè che le macchine non fossero verniciate a dovere
e con
la dovuta proporzione di vernice e d'aria, per protesta contro gli intensi ritmi di lavoro), la direzione della
fabbrica, un bel mattino, rimanda a casa gli operai; i sindacati indicono subito uno sciopero di 2 ore dalle
10 alle 12, per il 22-10. Gli studenti dell'Istituto Tecnico Commerciale ed il Collettivo Operai-Studenti,
indicono uno sciopero per lo stesso giorno con lo scopo di rompere l'atmosfera di intimidazione
instaurata
dalla preside all'interno della scuola. La maggioranza degli studenti dell'I.T.S. scioperano, (determinante
per lo sciopero è stato l'intervento degli studenti anarchici) e aderisce alla manifestazione operaia;
nel
contempo una parte degli studenti aveva organizzato una assemblea interna con i professori, dove
però
grazie alla presenza di alcuni compagni operai e professori, le tesi antioperaiste dei fascisti non passano.
Per quanto riguarda l'istituto magistrale si registra l'intervento avventato di Lotta Continua che ha
semplicemente insuccesso. L'Istituto Arti e Mestieri (per operai) sciopera. Invece l'istituto Agrario di
Palidano, a causa della distanza, è rimasto tagliato fuori. Nel pomeriggio si sono riuniti studenti
dell'I.T.C., delle Magistrali, di Arti e Mestieri e membri del Collettivo e si è deciso insieme di
continuare
le riunioni per organizzare una controinformazione sulle lotte operaie e studentesche.
La nazionalizzazione del clero Roma, 16 ottobre. Se il
progetto di legge presentato oggi a Palazzo Madama dal Senatore Celidonio (PSI)
sarà approvato, i preti avranno uno stipendio mensile (pagato dallo Stato) di 200.000 lire ed i
sacrestani
60.000 lire. Nel presentare la proposta di legge il "socialista" sen. Celidonio ha detto che essa
risolverebbe un
"problema sociale" molto sentito in un "paese come il nostro, dove le esigenze di culto rappresentano un
servizio sociale". Alla fine del secolo scorso Andrea Costa, uno dei fondatori del Partito Socialista
Italiano, scriveva (in una
lettera a Celso Ceretti: "... Abolire il prete: va bene! Ma abolire per conseguenza gli atti del prete. Se il
prete è un impostore,...
Per Valpreda Dopo molti anni di assenza di manifestazioni
anarchiche di piazza a Trieste, il Gruppo Libertario e il
Gruppo Germinal hanno promosso l'11 ottobre nel quartiere popolare di San Giacomo una pubblica
riunione sui temi della strage di stato, dell'assassinio di Pinelli, del processo contro Valpreda e gli altri
compagni. L'importanza politica delle bombe di Milano era già stata espressa in un nostro
precedente volantino,
distribuito in occasione del comizio del boia Almirante a Trieste. In esso si sosteneva che: "Per
distruggere
il fascismo bisogna distruggere lo stato che, coperto da una parvenza di democraticità, protegge
i vari
Almirante ed i fascisti esecutori della strage di piazza Fontana a Milano". Nel volantino preparatorio
alla manifestazione si metteva in evidenza che i vari e pretestuosi rinvii a
giudizio contro i compagni incarcerati da due anni, dimostravano con i fatti che si tratta di UN
PROCESSO CHE FA PAURA ALLO STATO. I nostri manifesti affissi in città
denunciavano la doppia faccia del sistema che mentre colloca le bombe
alla Banca dell'Agricoltura, imprigiona i compagni sicuro di essere riuscito ad eliminare subito il
movimento anarchico e poi altri gruppi pericolosi e soprattutto a bloccare le lotte dei lavoratori. In
città molti di questi manifesti sono stati strappati dai fascisti, ma in compenso ne abbiamo affissi
a
decine di fronte alle scuole e alle fabbriche. Sul luogo della manifestazione abbiamo trovato ad
attenderci alcune decine di poliziotti in borghese che
volevano nell'occasione "conoscere" i nuovi compagni e simpatizzanti. In piazza siamo stati per quasi
quattro ore distribuendo migliaia di volantini e parlando con qualche
centinaio di persone. Ha aperto gli interventi il compagno Umberto Tommasini parlando della
repressione che storicamente
ha colpito il movimento anarchico e del concetto di violenza per il libertari, che non è altro se
non
legittima difesa contro la violenza statale ed è sempre rivolta verso i rappresentanti
dell'autorità e mai
contro il popolo o la gente comune. Sono seguite le analisi sul ruolo del potere economico (padroni
e tecnocrati) nelle bombe e nella
repressione nonché sulla funzione della polizia e della magistratura che hanno svolto con molto
zelo il
proprio compito repressivo. Il compagno Emilio Bagnoli ha poi parlato sul circolo "22 marzo" e le
sue caratteristiche politiche ed
organizzative mettendo in rilievo che la polizia aveva scelto questo gruppo quale strumento inconsapevole
di un generale piano provocatorio e repressivo. Hanno partecipato al successivo dibattito alcune
persone al fine di conoscere meglio l'ipocrita manovra
dell'avviso di reato a Calabresi, le nostre posizioni sul sindacato e per ribadire la necessità di un
costante
lavoro di controinformazione. Abbiamo inoltre raccolto un centinaio di firme per una lettera ai
compagni detenuti.
Il Gruppo Libertario
Dibattito sulla strage di stato Vercelli, 20 ottobre. Nella
cittadella della reazione, roccaforte degli agrari e dei fascisti ha suscitato
notevole scalpore la conferenza (organizzata dal locale gruppo anarchico "Luigi Galleani" e dalla
F.G.S.I.) sulle bombe di Milano e la morte di Pinelli. La direzione provinciale del M.S.I. è
intervenuta con un nutritissimo lancio (decine di migliaia) di
volantini di protesta contro il Comune ("complice" degli anarchici "responsabili della strage") che aveva
concesso l'uso della storica sala Tizzoni. Nonostante il livore dei fascisti la conferenza ha ottenuto un
ottimo successo sia a livello di partecipazione sia per l'interesse espresso dai convenuti. Hanno
introdotto il dibattito tre giornalisti: Gabriele Invernizzi de "L'Espresso", Aldo Lualdi de
"L'Avanti" e il nostro collaboratore Emilio Cipriano. Questa conferenza, che in altre città
a più alto livello di politicizzazione, sarebbe passata quasi inosservata,
è stata un coraggioso atto politico ed è servita a far circolare notizie ed analisi che se
risapute altrove
fanno ancora sensazione e scandalo nel feudo di Junio Valerio Borghese. Un risultato non
secondario di questa manifestazione sarà probabilmente la conquista di una maggiore
agilità politica da parte del gruppo anarchico vercellese (che ha appena aperto un nuovo circolo),
sinora
ristretto in un angusto spazio politico dagli arbitri polizieschi, dalle violenze fasciste (cf. A 6) da una
sinistra ufficiale (PCI ecc.) arretrata su posizioni di quieto vivere e da una sinistra extra-parlamentare
pressoché inesistente ed imbelle.
Sciopero della fame Roma. Dal 13 al 20 ottobre Augusta Farvo
e Fernando Del Grosso, con l'appoggio dei gruppi anarchici
romani, hanno effettuato uno sciopero della fame a Porta S. Giovanni con lo scopo di chiedere
pubblicamente che sia fissata la data del processo contro i compagni incriminati per le bombe del 12
dicembre 1969 e per impedire che un nuovo crimine venga commesso contro gli imputati in carcere da
due anni. Durante la manifestazione di protesta attuata dai compagni, sono stati distribuiti oltre
quarantamila
volantini, e molte migliaia di giornali, opuscoli e copie del documento di controinformazione anarchica
sulla strage del 12 dicembre.
Licenza di devastazione ai fascisti Trieste, 14 ottobre. Si
è svolto il processo in Corte d'Appello ad alcuni fascisti che nell'agosto del '70 (vedi
"A" n.2) avevano assalito la sede dei Gruppi Libertari locali, spaccando mobili e vetri per essere poi
messi
"democraticamente" alla porta dal vecchio compagno U. Tommasini. Il Procuratore Generale Franzot
ha difeso i fascisti asserendo che essi non sono punibili in quanto gli anarchici non possono sporgere
querela (non partecipando alle elezioni, non denunciando l'esistenza delle loro sedi in Prefettura, ecc.).
Stia tranquillo Franzot, per questa istigazione a devastare le sedi delle organizzazioni extra-parlamentari.
Nessuno di noi si sentirà indignato se lui ha compiuto il suo dovere di bravo gendarme del
sistema. Per
dovere di cronaca riportiamo la notizia che i giudici meno zelanti del P. G. hanno riconfermato la pena
ad un fascistello, l'hanno diminuita di sei mesi ad un altro ed hanno concesso il perdono giudiziale per
i rimanenti.
Fascisti Rossi Catania, 9 ottobre. Durante la Festa
dell'Unità, alcuni giovani anarchici sono stati aggrediti da "compagni
dirigenti" del pci, tra la disapprovazione generale dei presenti, mentre diffondevano volantini che, al di
là di ogni propaganda di parte, denunciavano le manovre reazionarie e fasciste inerenti alle
bombe di
Milano, al processo Valpreda, alla morte di Pinelli e ai misfatti del franchismo in Spagna. I
"compagni dirigenti" del pci, cercando di mettere a tacere in mezzo alle castronerie folcloristiche le voci
di protesta popolare che invocano la vendetta di Pinelli, e la libertà per Valpreda, e accusano i
fascisti,
i padroni e gli sbirri indiziati per omicidio volontario, dimostrano ancora una volta di tradire le genuine
istanze popolari e di essere dalla parte della repubblica dei padroni, delle leggi, delle strutture e dei
poliziotti che la mantengono in vita con la violenza.
Aggressione fascista al gruppo Kronstadt di
Centocelle Roma - Centocelle. Il 27 ottobre un nutrito
gruppo di fascisti armati di rivoltelle, lanciarazzi, catene e
bastoni ha aggredito gli anarchici riuniti nella sede del gruppo Kronstadt. L'attacco improvviso ed
imprevisto ha colto di sorpresa i compagni e prima che questi riuscissero ad
organizzare una risposta i fascisti si dileguavano. Numerosi i compagni contusi o feriti. Sabato
30 ottobre la risposta degli anarchici romani si è concretizzata in una manifestazione popolare
per
le vie del quartiere Centocelle. Nonostante la repressione poliziesca e gli attacchi fascisti l'azione
politica e di controinformazione dei
gruppi romani continua, articolandosi in sempre nuove iniziative.
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