Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 11 nr. 92
maggio 1981


Rivista Anarchica Online

Anche Luhmann...
di L.

Una critica al sistema elettorale e ai meccanismi dei referendum la troviamo anche in Niklas Luhmann, uno dei più spregiudicati e sofisticati teorici del potere tecnocratico. Luhmann ritiene che la funzione latente dell'elezione politica non corrisponde alle pretese dell'ideologia liberal-democratica, neppure nelle versioni attualizzate oggi esistenti. L'elezione non svolge né la funzione di affermare la cosiddetta "volontà popolare", né quella di designare per le cariche politiche gli uomini migliori e più competenti. La funzione delle elezioni è invece quella di rendere astratto ed individualizzato il ruolo dell'elettore sulla base del principio di indifferenza e di autonomia della funzione politica rispetto agli altri ambiti della vita sociale.
Il ruolo dell'elettore è in questo modo neutralizzato e il risultato politico è irrilevante rispetto alla struttura del potere. Nel caso di referendum la neutralizzazione dell'elettore è accentuata dalla forma dell'espressione di volontà che ammette solo un "sì" o un "no" nei confronti di alternative che in realtà sono più articolate e complesse. Nel caso di referendum, quindi, l'elettore viene inserito in una procedura auto-obbligante che si risolve (al di là degli esiti della votazione) in un consenso alla struttura di potere e che autorizza la componente stabile del potere - il corpo amministrativo - a supporre l'esistenza di un consenso e di un sostegno alle sue manifestazioni di volontà operativa, accentuando, sembra paradossale, l'indipendenza nei confronti degli interessi specifici degli elettori. Il risultato complessivo, dal punto di vista funzionale, è l'esclusione dal processo politico della conflittualità sociale, potenzialmente rivoluzionaria e l'assorbimento delle "proteste del pubblico" attraverso canali di amalgamazione degli interessi non antagonistici o una loro deviazione in ambiti di irrilevanza politica.
Sulla base di queste considerazioni Luhmann ritiene la democrazia niente di più che una formula rituale di giustificazione ideologica della politica. Da ciò ricava un'indicazione diametralmente opposta alla nostra e cioè l'impossibilità o il nonsenso di una concreta partecipazione di tutti (o della maggior parte) ai processi di decisione politica.