West End Neigh-bourhood News
è diventato un’istituzione nell’area che comprende i quartieri
di Brisbane West End, South Brisbane e Highgate Hill, fin dall’agosto
del 1993.
I tre quartieri costituiscono una specie di penisola del fiume
Brisbane, che è chiamata dagli aborigeni, e da molti degli immigrati
che si sono stabiliti nell’area, Kurilpa. Kurilpa è infatti
il nome aborigeno originario e significa topo d’acqua. Kurilpa
è un’area adiacente al centro cittadino ed ha una lunga tradizione
di militanza politica operaia, che include anche gruppi sociali
e di anarchici. La popolazione è composta di aborigeni, immigrati
greci, libanesi, indiani e vietnamiti, più altri gruppi politici
che hanno ideologie e stili di vita diversi, di tipo religioso
(c’è ad esempio il gruppo anarco-cristiano Catholic Workers),
hippy, ferals 1, verdi. Il sentimento e l’attitudine
generale della popolazione, dai gruppi più reazionari, attraverso
i social-democratici, a quelli della sinistra più radicale,
è comunque che il multiculturalismo funziona ed è positivo.
La comunità è relativamente politicizzata e orgogliosa degli
obiettivi raggiunti attraverso le pressioni esercitate sulle
istituzioni, soprattutto sul consiglio comunale. Per esempio,
la comunità è riuscita a resistere relativamente contro le speculazioni
(non c’è ancora un McDonalds) e nonostante i segnali di una
“mallificazione” 2 dell’economia locale, una tendenza
che si allarga a macchia d’olio nella città, nel quartiere di
Kurilpa (o West End) esiste ancora una forte microeconomia costituita
da commercianti locali. Sia la maggior parte dei piccoli commercianti
che la gente delle classi più disagiate, quali genitori singoli,
studenti, disoccupati e anziani, sono coscienti della minaccia
che il capitalismo globale rappresenta a livello di trasformazione
economica e sociale del quartiere.
Kurilpa è un’area unica nel suo genere. Il seggio elettorale
di cui noi facciamo parte nel 1998 ha contato 1200 voti su 16.000
per il partito ultrareazionario di Pauline Hanson. Tuttavia,
nonostante la tragicità dell’avvenimento, questo è stato un
voto molto basso per lei. A livello generale, quest’area è una
delle roccaforti del partito Laburista australiano 3,
sia a livello federale, che statale e municipale. Naturalmente
i ‘nostri’ rappresentanti laburisti lo sanno bene. Da almeno
trent’anni, gli anarchici di West End hanno avuto un ruolo fondamentale
nel coltivare ed alimentare una cultura orientata in senso generale
a sinistra, e negli ultimi sei anni, West End Neighbourhood
News, il giornale locale pubblicato da un gruppo di anarchici,
ha giocato un ruolo centrale nella politica di quartiere. WENN
stampa mensilmente tremila copie, che vengono distribuite attraverso
15 espositori piazzati agli ingressi dai negozi principali del
quartiere. Le tremila copie, che sono gratuite, vengono esaurite
nel giro di una settimana-dieci giorni.
Il giornale viene pagato quasi esclusivamente con gli introiti
della pubblicità dei piccoli commercianti del quartiere e aziende
locali. Ogni numero costa tra i quattromila e i cinquemila dollari
australiani 4, a seconda che sia di 16, 20 o 24 pagine.
Il costo rimanente viene coperto da piccole sottoscrizioni,
e noi incoraggiamo i gruppi politici della comunità a sottoscrivere
e a pagare, quando possono, la loro pubblicità. Naturalmente,
gli annunci che riguardano la comunità vengono pubblicati gratuitamente.
Il gruppo principale del giornale è costituito da circa cinque
editorialisti, quasi tutti appartenenti al gruppo anarchico.
Tra i vari collaboratori regolari, uno appartiene alla sinistra
social-democratica, uno è marxista, uno è un critico teatrale
di orientamento anarco-postmoderno, e in più ci sono altri collaboratori
che scrivono su basi più o meno regolari, che sono tutti di
sinistra. Due persone, di sinistra moderata, sono impiegati
regolarmente per la vendita degli spazi pubblicitari.
Una delle caratteristiche più interessanti del giornale è la
vivacissima rubrica “Lettere al direttore”, e la prima pagina
è generalmente dedicata ad argomenti che riguardano i problemi
diretti della comunità, oppure ad articoli di politica internazionale,
ad esempio sul supporto del governo Australiano alla politica
imperialista del governo indonesiano in East Timor, oppure in
quello della Nuova Guinea in Bougainville. Spesso la prima pagina
ospita analisi di eventi politici apertamente anarchiche. E,
naturalmente, c’è la pubblicità. Tutti gli articoli, vendite
degli spazi pubblicitari e distribuzione sono controllate e
organizzate direttamente da membri dell’ Institute for Social
Ecology.
Le parole di Brian Laver, che è stato il fondatore di WENN ed
è il cervello e direttore del giornale, “Creiamo un mare in
cui nuotare, e poi ci nuotiamo dentro” riassumono la formula
del giornale. Io non sono a conoscenza di nessun’altra iniziativa
di successo ai giorni nostri che abbia tentato di disseminare
a largo raggio idee politiche che comprendono anche la possibilità
anarco-comunista di autogestione a un pubblico che non sarebbe
altrimenti esposto a questo tipo di idee. La natura da fronte
unito è certamente la chiave di questo successo.
L’importanza di WENN non si limita solamente alla sua funzione
di disseminazione di idee libertarie o di strumento per il dibattito
pubblico all’interno della comunità, ma è soprattutto una voce
diversa all’interno della pubblicistica di Brisbane che è dominata
dall’editoria di Rupert Murdoch.
Un effetto secondario della presenza di WENN nel quartiere
è quello di essere costantemente in contatto con i piccoli commercianti
locali. Alcuni di loro ci appoggiano politicamente, e comunque
tutte le aziende locali e i piccoli commercianti usano il giornale
per la loro pubblicità perché WENN è ben scritto, interessante
e ha una circolazione altissima. Non abbiamo competizione a
livello commerciale perché il nostro giornale viene prodotto
con il lavoro militante dei compagni, e quindi a parte gli stipendi
dei due venditori di pubblicità e i costi di produzione, WENN
non ha altri costi.
Grazie alla natura politica del giornale, e ad alcune controversie
politiche specifiche che sono apparse sul giornale in prima
battuta, WENN ha una circolazione che va oltre il quartiere
e Brisbane. Alcuni giornalisti di Canberra sono abbonati, e
una di questi addirittura pubblica su WENN sotto pseudonimo
i suoi attacchi al vetriolo contro i politici e il sistema.
West End è famosa per la sua cultura politica radicale, e parte
di questa fama è oggi dovuta al giornale.
L’altra iniziativa anarchica molto conosciuta a Brisbane e in
tutta Australia è il Festival di West End. Da quindici anni,
il gruppo anarchico che fa capo all’Institute for Social Ecology
organizza annualmente il Festival in maniera totalmente autogestita.
Il Festival, che dura un giorno, ospita venditori am-bulanti,
gruppi musicali di vario genere, animatori e artisti di strada,
uno spazio per i bambini, e bancarelle di cibo da tutto il mondo.
All’ultimo Festival, che si tiene sempre nel mese di ottobre,
hanno partecipato oltre ventimila persone. Il giornale è naturalmente
un veicolo preziosissimo di informazione nella fase di preparazione
del Festival.
La chiave del nostro successo è quindi quella di far nuotare
il giornale e le nostre idee libertarie e radicali nell’oceano
del pensiero progressista che a sua volta può criticare il giornale
e contribuire al dibattito ideologico libertario. Questo principio
si basa sul presupposto che le nostre idee e il nostro programma
sono i più promettenti nel panorama politico australiano e che
soltanto l’apertura completa ad altre possibilità ci può rafforzare.
Hamish Alcorn
(traduzione di Tiziana Ferrero-Regis)
Quello che
tu consumi influenza altre persone.
"Vivi semplicemente così che altri possano semplicemente
vivere"
(Gandhi)
1-‘Feral’ significa selvaggio.
I ferals sono cominciati ad apparire in Australia negli anni
Ottanta. Il loro stile di vita si ispira ad aspetti selvaggi
della natura, e quindi è contro l’ordine costituito imperante
e normalizzante, che viene assunto oggi come ‘naturale’.
2- Dall’inglesemallification. Il termine deriva da mall,
e indica il processo di trasformazione da una microeconomia
di quartiere ad un’economia su scala allargata, in cui i grandi
shopping centres, gestiti da multinazionali, rimpiazzano
i piccoli negozi spesso a conduzione familiare. La trasformazione
avviene anche in senso urbanistico e architettonico. Il centro
di Brisbane ha subito questa trasformazione nel passato. Ora
il consiglio comunale e le agenzie immobiliari, che spesso sono
proprietarie di grandi lotti di terreni e case, tendono a costruire
enormi centri commerciali in ogni sobborgo, con conseguente
eliminazione dell’economia locale.
3- Il partito Labu-rista australiano segue una politica riformista
piuttosto moderata. I laburisti hanno governato ininterrottamente
l’Australia dal 1980 al 1992. Durante questo periodo, sono stati
proprio i governi presieduti da Bob Hawke prima e da Paul Keating
poi che hanno iniziato il processo di globalizzazione e de-regolamentazione
dell’economia australiana. Il partito Laburista si è spostato
sempre più a destra, tant’è che la base del partito e i sindacati
sono sempre più insoddisfatti. A Brisbane, la base del partito
e gruppi consistenti di iscritti al sindacato dei marittimi
si stanno avvicinando sempre più all’area libertaria.
4- Un dollaro australiano equivale a 1200 lire circa.
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