rivista anarchica
anno 30 n.265
estate 2000


dossier Australia

West End Neighbourhood News
di Hamish Alcorn

Un caso-studio di editoria locale.

West End Neigh-bourhood News è diventato un’istituzione nell’area che comprende i quartieri di Brisbane West End, South Brisbane e Highgate Hill, fin dall’agosto del 1993.
I tre quartieri costituiscono una specie di penisola del fiume Brisbane, che è chiamata dagli aborigeni, e da molti degli immigrati che si sono stabiliti nell’area, Kurilpa. Kurilpa è infatti il nome aborigeno originario e significa topo d’acqua. Kurilpa è un’area adiacente al centro cittadino ed ha una lunga tradizione di militanza politica operaia, che include anche gruppi sociali e di anarchici. La popolazione è composta di aborigeni, immigrati greci, libanesi, indiani e vietnamiti, più altri gruppi politici che hanno ideologie e stili di vita diversi, di tipo religioso (c’è ad esempio il gruppo anarco-cristiano Catholic Workers), hippy, ferals 1, verdi. Il sentimento e l’attitudine generale della popolazione, dai gruppi più reazionari, attraverso i social-democratici, a quelli della sinistra più radicale, è comunque che il multiculturalismo funziona ed è positivo.
La comunità è relativamente politicizzata e orgogliosa degli obiettivi raggiunti attraverso le pressioni esercitate sulle istituzioni, soprattutto sul consiglio comunale. Per esempio, la comunità è riuscita a resistere relativamente contro le speculazioni (non c’è ancora un McDonalds) e nonostante i segnali di una “mallificazione” 2 dell’economia locale, una tendenza che si allarga a macchia d’olio nella città, nel quartiere di Kurilpa (o West End) esiste ancora una forte microeconomia costituita da commercianti locali. Sia la maggior parte dei piccoli commercianti che la gente delle classi più disagiate, quali genitori singoli, studenti, disoccupati e anziani, sono coscienti della minaccia che il capitalismo globale rappresenta a livello di trasformazione economica e sociale del quartiere.
Kurilpa è un’area unica nel suo genere. Il seggio elettorale di cui noi facciamo parte nel 1998 ha contato 1200 voti su 16.000 per il partito ultrareazionario di Pauline Hanson. Tuttavia, nonostante la tragicità dell’avvenimento, questo è stato un voto molto basso per lei. A livello generale, quest’area è una delle roccaforti del partito Laburista australiano 3, sia a livello federale, che statale e municipale. Naturalmente i ‘nostri’ rappresentanti laburisti lo sanno bene. Da almeno trent’anni, gli anarchici di West End hanno avuto un ruolo fondamentale nel coltivare ed alimentare una cultura orientata in senso generale a sinistra, e negli ultimi sei anni, West End Neighbourhood News, il giornale locale pubblicato da un gruppo di anarchici, ha giocato un ruolo centrale nella politica di quartiere. WENN stampa mensilmente tremila copie, che vengono distribuite attraverso 15 espositori piazzati agli ingressi dai negozi principali del quartiere. Le tremila copie, che sono gratuite, vengono esaurite nel giro di una settimana-dieci giorni.
Il giornale viene pagato quasi esclusivamente con gli introiti della pubblicità dei piccoli commercianti del quartiere e aziende locali. Ogni numero costa tra i quattromila e i cinquemila dollari australiani 4, a seconda che sia di 16, 20 o 24 pagine. Il costo rimanente viene coperto da piccole sottoscrizioni, e noi incoraggiamo i gruppi politici della comunità a sottoscrivere e a pagare, quando possono, la loro pubblicità. Naturalmente, gli annunci che riguardano la comunità vengono pubblicati gratuitamente.
Il gruppo principale del giornale è costituito da circa cinque editorialisti, quasi tutti appartenenti al gruppo anarchico. Tra i vari collaboratori regolari, uno appartiene alla sinistra social-democratica, uno è marxista, uno è un critico teatrale di orientamento anarco-postmoderno, e in più ci sono altri collaboratori che scrivono su basi più o meno regolari, che sono tutti di sinistra. Due persone, di sinistra moderata, sono impiegati regolarmente per la vendita degli spazi pubblicitari.
Una delle caratteristiche più interessanti del giornale è la vivacissima rubrica “Lettere al direttore”, e la prima pagina è generalmente dedicata ad argomenti che riguardano i problemi diretti della comunità, oppure ad articoli di politica internazionale, ad esempio sul supporto del governo Australiano alla politica imperialista del governo indonesiano in East Timor, oppure in quello della Nuova Guinea in Bougainville. Spesso la prima pagina ospita analisi di eventi politici apertamente anarchiche. E, naturalmente, c’è la pubblicità. Tutti gli articoli, vendite degli spazi pubblicitari e distribuzione sono controllate e organizzate direttamente da membri dell’ Institute for Social Ecology.
Le parole di Brian Laver, che è stato il fondatore di WENN ed è il cervello e direttore del giornale, “Creiamo un mare in cui nuotare, e poi ci nuotiamo dentro” riassumono la formula del giornale. Io non sono a conoscenza di nessun’altra iniziativa di successo ai giorni nostri che abbia tentato di disseminare a largo raggio idee politiche che comprendono anche la possibilità anarco-comunista di autogestione a un pubblico che non sarebbe altrimenti esposto a questo tipo di idee. La natura da fronte unito è certamente la chiave di questo successo.
L’importanza di WENN non si limita solamente alla sua funzione di disseminazione di idee libertarie o di strumento per il dibattito pubblico all’interno della comunità, ma è soprattutto una voce diversa all’interno della pubblicistica di Brisbane che è dominata dall’editoria di Rupert Murdoch.
Un effetto secondario della presenza di WENN nel quartiere è quello di essere costantemente in contatto con i piccoli commercianti locali. Alcuni di loro ci appoggiano politicamente, e comunque tutte le aziende locali e i piccoli commercianti usano il giornale per la loro pubblicità perché WENN è ben scritto, interessante e ha una circolazione altissima. Non abbiamo competizione a livello commerciale perché il nostro giornale viene prodotto con il lavoro militante dei compagni, e quindi a parte gli stipendi dei due venditori di pubblicità e i costi di produzione, WENN non ha altri costi.
Grazie alla natura politica del giornale, e ad alcune controversie politiche specifiche che sono apparse sul giornale in prima battuta, WENN ha una circolazione che va oltre il quartiere e Brisbane. Alcuni giornalisti di Canberra sono abbonati, e una di questi addirittura pubblica su WENN sotto pseudonimo i suoi attacchi al vetriolo contro i politici e il sistema. West End è famosa per la sua cultura politica radicale, e parte di questa fama è oggi dovuta al giornale.
L’altra iniziativa anarchica molto conosciuta a Brisbane e in tutta Australia è il Festival di West End. Da quindici anni, il gruppo anarchico che fa capo all’Institute for Social Ecology organizza annualmente il Festival in maniera totalmente autogestita. Il Festival, che dura un giorno, ospita venditori am-bulanti, gruppi musicali di vario genere, animatori e artisti di strada, uno spazio per i bambini, e bancarelle di cibo da tutto il mondo.
All’ultimo Festival, che si tiene sempre nel mese di ottobre, hanno partecipato oltre ventimila persone. Il giornale è naturalmente un veicolo preziosissimo di informazione nella fase di preparazione del Festival.
La chiave del nostro successo è quindi quella di far nuotare il giornale e le nostre idee libertarie e radicali nell’oceano del pensiero progressista che a sua volta può criticare il giornale e contribuire al dibattito ideologico libertario. Questo principio si basa sul presupposto che le nostre idee e il nostro programma sono i più promettenti nel panorama politico australiano e che soltanto l’apertura completa ad altre possibilità ci può rafforzare.

Hamish Alcorn
(traduzione di Tiziana Ferrero-Regis)


Quello che tu consumi influenza altre persone.
"Vivi semplicemente così che altri possano semplicemente vivere"
(Gandhi)

 

1-‘Feral’ significa selvaggio. I ferals sono cominciati ad apparire in Australia negli anni Ottanta. Il loro stile di vita si ispira ad aspetti selvaggi della natura, e quindi è contro l’ordine costituito imperante e normalizzante, che viene assunto oggi come ‘naturale’.
2- Dall’inglesemallification. Il termine deriva da mall, e indica il processo di trasformazione da una microeconomia di quartiere ad un’economia su scala allargata, in cui i grandi shopping centres, gestiti da multinazionali, rimpiazzano i piccoli negozi spesso a conduzione familiare. La trasformazione avviene anche in senso urbanistico e architettonico. Il centro di Brisbane ha subito questa trasformazione nel passato. Ora il consiglio comunale e le agenzie immobiliari, che spesso sono proprietarie di grandi lotti di terreni e case, tendono a costruire enormi centri commerciali in ogni sobborgo, con conseguente eliminazione dell’economia locale.
3- Il partito Labu-rista australiano segue una politica riformista piuttosto moderata. I laburisti hanno governato ininterrottamente l’Australia dal 1980 al 1992. Durante questo periodo, sono stati proprio i governi presieduti da Bob Hawke prima e da Paul Keating poi che hanno iniziato il processo di globalizzazione e de-regolamentazione dell’economia australiana. Il partito Laburista si è spostato sempre più a destra, tant’è che la base del partito e i sindacati sono sempre più insoddisfatti. A Brisbane, la base del partito e gruppi consistenti di iscritti al sindacato dei marittimi si stanno avvicinando sempre più all’area libertaria.
4- Un dollaro australiano equivale a 1200 lire circa.