rivista anarchica
anno 42 n. 374
ottobre 2012


esperienze
Noi viandanti libertari
Intervista di Alessio Gentili ai Viandanti Libertari


Realtà, sogni e idee di un gruppo che punta ad essere “abitante della terra!”, rifiutando il consumismo e “percorrendo soltanto le direzioni che conducono alla libertà”.




Quando e da chi nasce il progetto “Viandanti Libertari”?
Più che un progetto lo si può definire direttamente una comunità, in bilico fra la virtualità della rete e le realtà regionali. Le persone come noi, quasi interamente distaccate dalla società attuale, non hanno strada facile nel fare nuove conoscenze o nel trovare persone che possano condividere le nostre stesse idee di vita.
Internet è stato un buon modo per conoscersi ed iniziare a condividere idee fondate sui generi di vita alternativi; una volta resici conto di poterci essere utili a vicenda abbiamo deciso di visitare un progetto in Lunigiana e da lì il gruppo è partito.
Quindi è un gruppo nato da tutti, fatto per tutti, nato nel dicembre 2011 ed in pieno sviluppo.

In che cosa consiste precisamente questo progetto?
Questo gruppo nasce con l'intento di portare tutte le persone interessate ad un genere di vita alternativo, autosufficiente, ecologico, agricolo, naturalistico, autarchico, folcloristico e biologico, all'interno di una grande famiglia che, attraverso la condivisione, il rispetto, le conoscenze e la voglia di non far più parte di una società consumistica e malata, possa fornirgli una vita sana, fatta di buoni propositi, di salute e di amicizia.
Il nostro scopo è quello di creare una coscienza comune per far capire alle persone che non c'è bisogno di molto per stare bene, perché quel molto che la società gli fa credere indispensabile non è altro che il veleno che porta le persone ad essere stressate, arriviste, violente ed egoiste.

La Rete Italiana dei Villaggi Ecologici

Cosa rappresenta per voi il binomio natura e libertà?
Per noi la vera rivoluzione nasce dalla terra, dalla natura, e dal cibo che essa ci fornisce, e senza la quale vivremmo di insanità alimentari. Ottenere un'indipendenza economica attraverso l'agricoltura rispettando al contempo la natura attraverso l'impiego delle energie rinnovabili è la soluzione all'imperialismo bancario e statale.

Come si articolano i vostri incontri e quante persone hanno fino ad ora abbracciato la vostra iniziativa?
In 3 mesi le persone interessate sono state molte e sono in continua crescita: va infatti diffondendosi la tendenza a riscoprire il valore di una vita semplice e agricola. Tutto ciò è probabilmente dovuto al continuo aumentare del tasso di disoccupazione nel nostro paese. Nel gruppo che abbiamo creato su FaceBook aderiscono attualmente 319 persone; di queste, un'enorme fonte di esperienze e conoscenze, sono i membri delle generazioni '50-'60, già sperimentatori di movimenti alternativi con i quali diedero inizio ad una grande lotta anticapitalista mirante all'abolizione delle gerarchie sociali.
In questo momento la maggior parte degli aderenti si trova nel Centro Italia, ed avendo un responsabile per il Lazio ed uno per la Campania, stiamo incentrando le iniziative in questa area, non avendo referenti organizzativi nelle altre aree italiane. L'attività fondamentale viene organizzata l'ultimo weekend di ogni mese e si basa sull'organizzazione di una visita in comuni, comunità o eco-villaggi italiani, principalmente aggregate alla “Rete Italiana Villaggi Ecologici” (www.mappaecovillaggi.it). Il resto delle attività sono organizzate nelle città come mezzo per conoscersi e condividere i nostri interessi e sono quasi tutte collegate ad iniziative di progetti urbani preesistenti come il “Coltivatorre” (http://www.coltivatorre.it/), i “Gruppi Acquisto Solidale” e le “Brigate di Solidarietà Attiva” (http://brigatesolidarietaattiva.blogspot.com/).
Ultimamente stiamo cercando anche di costituire un gruppo che si interessi a gestire un terreno in Campania, vicino a Vallo della Lucania, nel Parco Nazionale del Cilento, dove poter avviare delle attività sociali e culturali. Recente è anche l'avvio della nostra collaborazione con diverse associazioni.



Un'astuta manipolazione della psicologia umana

Quali sono le vostre prospettive per il futuro?
Le prospettive future del gruppo sono varie ed individuali. Ripeto che questo gruppo è semplicemente un recipiente di idee, sogni, progetti, interessi e collaborazioni, quindi ognuno penserà il proprio futuro nel modo che riterrà più giusto e costruttivo per se stesso.
È naturale che il futuro sarà di condivisione e di comunità. In base a questo il nostro gruppo punta a far conoscere persone a livello regionale e a creare fra di loro un legame di amicizia e collaborazione.
Per quanto mi riguarda spero che si crei una rete di Comunità che abbiano sempre un punto in comune, ma che siano comunque personalizzate a piacimento di chi le fonderà. Ricordiamoci sempre che va benissimo creare dei progetti autarchici e autonomi, ma bisogna anche fare in modo che questi progetti funzionino al meglio e vengano diffusi fra più gente possibile. Quello di cui ogni famiglia ha bisogno è tornare ad essere abitante della terra, rifiutando il consumismo, e percorrendo soltanto le direzioni che conducono alla libertà.
Queste società moderne fanno apparire tutto indispensabile attraverso un'astuta manipolazione della psicologia umana, servendosi di mezzi come la televisione, le radio e i giornali, facendo dimenticare alle persone che la vita ci viene data per essere vissuta nella sua più semplice bellezza, senza arrivismi, lotte di potere, e senza dei pezzi di carta con un valore fittizio; tutte queste cose favoriscono la distruzione della natura animale e vegetale, senza la quale noi tutti non saremmo qui.
Noi siamo certi che il nostro futuro sia anche il futuro di tutti coloro che credono che “vivere” significhi: lavorare chiusi in un ufficio 40 ore alla settimana aspettando quel misero mese di ferie, comprano oggetti di cui potrebbero fare a meno andando così ad incentivare un mercato che distrugge e sfrutta intere nazioni povere, fanno la spesa nei supermercati dove il cibo e i prodotti sono veleno, inquinano l'aria stessa che respirano.
L'unica differenza è che noi abbiamo preso coscienza di ciò che è giusto, mentre gli altri sono ancora addormentati nel letto della mistificazione delle masse.

Alessio Gentili

Chi fosse interessato a maggiori informazioni o desiderasse collaborare con il progetto “Viandanti Libertari” non esiti a consultare
il nostro sito web:
http://sonomalato.blogspot.it/
e la nostra pagina FaceBook:
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