rivista anarchica
anno 42 n. 374
ottobre 2012


ai lettori

NovitÀ

Nuovo dossier. Le 12 pagine centrali di questo numero sono dedicate al dossier “Le cucine del popolo 2012”, realizzato in collaborazione con la Federazione Anarchica di Reggio Emilia (aderente alla Federazione Anarchica Italiana) e con il Centro Studi “Le cucine del popolo” che ha sede proprio nello storico locale anarchico di via don Minzoni 1/A, nel centro della città. L'idea è venuta ai compagni reggiani, in vista della decima “edizione” dell'incontro internazionale sull'argomento che si tiene a Massenzatico, nella campagna reggiana, dal 5 al 7 ottobre: un convegno di studi, grandi mangiate collettive, vendita di libri e riviste, musiche e canti, laboratori, poesie, ecc. Nell'ultima pagina del dossier trovate il programma dettagliato delle tre giornate. Una piccola novità: da quest'anno la nostra rivista è lo sponsor “ufficiale” del Convegno internazionale.

Nuova rubrica.Lettere dal futuro” è il titolo di una nuova, piccola rubrica, curata da Paolo Pasi, scrittore, musicista, giornalista del TG3. Prendendo spunto da notizie di sapore futuribile, che svelano i meccanismi da “Grande Fratello” che caratterizzano sempre più la nostra società, Pasi ci invita a riflettere. E, riflettendo, a reagire.

Nuova serie.La svastica allo stadio” è l'occhiello di un primo articolo su personaggi e vicende dello sport più popolare in Italia (e non solo da noi) nell'epoca del nazi-fascismo e dell'antisemitismo (due fenomeni tutt'altro che scomparsi). Pagine di storia, curate da Giovanni A. Cerutti, nostro amico da anni – un rapporto nato nell'ambito della comune passione per Fabrizio De Andrè, in particolare per il suo pensiero. Oggi Gianni è direttore dell'Istituto per la Storia della Resistenza a Novara. Le vicende che ci propone a partire da questo numero e nei prossimi tre sono quasi del tutto sconosciute e le pubblichiamo con grande piacere. Non riguardano anarchici né l'anarchia, ma come ogni vicenda di oppressione, persecuzione, sterminio è parte della nostra storia. E della nostra umanità.

Nuovi progetti. Mentre voi leggete queste righe e questo numero di “A”, stiamo lavorando ai prossimi. Abbiamo già pronte decine di articoli, recensioni, ecc. che attendono solo lo spazio per apparire. Di due progetti, che in realtà sono già in stato avanzato di realizzazione, vogliamo accennarvi.
Massimo Ortalli sta mettendo a punto la terza “puntata” del suo Leggere l'anarchismo, che propone in maniera organica e commentata circa 250 libri sugli anarchici, la nostra storia, il pensiero, l'attualità. Sono stati tutti pubblicati negli ultimi anni da case editrici, sia di movimento sia “normali”. Questo dossier, che uscirà in uno dei primi numeri del 2013, si aggiungerà ai primi due analoghi dossier, usciti rispettivamente nel 2005 (“A” 311) e nel 2009 (“A” 344).
Angelo Arlati, amico e studioso del popolo Rom ed esperto a tutto campo nella loro lingua/e, ha quasi terminato un progetto nato da un bell'incontro al Museo del viaggio “Fabrizio De André” in un campo Rom alla periferia est di Milano. Si tratta di un lavoro appunto sulla millenaria storia di questo popolo, al quale “A” ha sempre dedicato una particolare attenzione. La romani čhib (la lingua dei Rom) viene presentata nella sua genesi storica, in parallelo con le grandi migrazioni dall'India verso l'Europa e poi il dispiegarsi di queste genti in tante parti del continente europeo (e non solo qui), spesso in condizioni drammatiche.
Oltre alla storia e alle regole generali della lingua, proponiamo anche una specie di manuale di conversazione, con l'intenzione di rendere concretamente possibile quel dialogo con i Rom la cui assenza è una delle cause (e delle conseguenze, al tempo stesso) dell'isolamento, dei pregiudizi e delle persecuzioni che sono la cifra essenziale della loro presenza tra noi gagè (come i Rom definiscono “gli altri“).

la Redazione di “A”