ai lettori
NovitÀ
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Nuovo dossier. Le 12 pagine centrali di questo numero sono
dedicate al dossier “Le cucine del
popolo 2012”, realizzato in collaborazione con la Federazione
Anarchica di Reggio Emilia (aderente alla Federazione Anarchica
Italiana) e con il Centro Studi “Le cucine del popolo”
che ha sede proprio nello storico locale anarchico di via don
Minzoni 1/A, nel centro della città. L'idea è venuta
ai compagni reggiani, in vista della decima “edizione”
dell'incontro internazionale sull'argomento che si tiene a Massenzatico,
nella campagna reggiana, dal 5 al 7 ottobre: un convegno di studi,
grandi mangiate collettive, vendita di libri e riviste, musiche
e canti, laboratori, poesie, ecc. Nell'ultima pagina del dossier
trovate il programma dettagliato delle tre giornate. Una piccola
novità: da quest'anno la nostra rivista è lo sponsor
“ufficiale” del Convegno internazionale.
Nuova rubrica. “Lettere dal futuro”
è il titolo di una nuova, piccola rubrica, curata da Paolo
Pasi, scrittore, musicista, giornalista del TG3. Prendendo spunto
da notizie di sapore futuribile, che svelano i meccanismi da “Grande
Fratello” che caratterizzano sempre più la nostra
società, Pasi ci invita a riflettere. E, riflettendo, a
reagire.
Nuova serie. “La svastica allo stadio”
è l'occhiello di un primo articolo su personaggi e vicende
dello sport più popolare in Italia (e non solo da noi)
nell'epoca del nazi-fascismo e dell'antisemitismo (due fenomeni
tutt'altro che scomparsi). Pagine di storia, curate da Giovanni
A. Cerutti, nostro amico da anni – un rapporto nato nell'ambito
della comune passione per Fabrizio De Andrè, in particolare
per il suo pensiero. Oggi Gianni è direttore dell'Istituto
per la Storia della Resistenza a Novara. Le vicende che ci propone
a partire da questo numero e nei prossimi tre sono quasi del tutto
sconosciute e le pubblichiamo con grande piacere. Non riguardano
anarchici né l'anarchia, ma come ogni vicenda di oppressione,
persecuzione, sterminio è parte della nostra storia. E
della nostra umanità. Nuovi progetti.
Mentre voi leggete queste righe e questo numero di “A”,
stiamo lavorando ai prossimi. Abbiamo già pronte decine
di articoli, recensioni, ecc. che attendono solo lo spazio per
apparire. Di due progetti, che in realtà sono già
in stato avanzato di realizzazione, vogliamo accennarvi.
Massimo Ortalli sta mettendo a punto la terza “puntata”
del suo Leggere l'anarchismo, che propone in maniera organica
e commentata circa 250 libri sugli anarchici, la nostra storia,
il pensiero, l'attualità. Sono stati tutti pubblicati negli
ultimi anni da case editrici, sia di movimento sia “normali”.
Questo dossier, che uscirà in uno dei primi numeri del
2013, si aggiungerà ai primi due analoghi dossier, usciti
rispettivamente nel
2005 (“A” 311) e nel
2009 (“A” 344).
Angelo Arlati, amico e studioso del popolo Rom ed esperto a tutto
campo nella loro lingua/e, ha quasi terminato un progetto nato
da un bell'incontro al Museo del viaggio “Fabrizio De André”
in un campo Rom alla periferia est di Milano. Si tratta di un
lavoro appunto sulla millenaria storia di questo popolo, al quale
“A” ha sempre dedicato una particolare attenzione.
La romani čhib (la lingua dei Rom) viene
presentata nella sua genesi storica, in parallelo con le grandi
migrazioni dall'India verso l'Europa e poi il dispiegarsi di queste
genti in tante parti del continente europeo (e non solo qui),
spesso in condizioni drammatiche.
Oltre alla storia e alle regole generali della lingua, proponiamo
anche una specie di manuale di conversazione, con l'intenzione
di rendere concretamente possibile quel dialogo con i Rom la cui
assenza è una delle cause (e delle conseguenze, al tempo
stesso) dell'isolamento, dei pregiudizi e delle persecuzioni che
sono la cifra essenziale della loro presenza tra noi gagè
(come i Rom definiscono “gli altri“).
la Redazione di “A”
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