rivista anarchica
anno 45 n. 399
giugno 2015


Cuba

I 25 divieti più assurdi

di Malangamalanga


Una lista dei 25 divieti più assurdi che opprimono i cubani.
Il governo socialista di Cuba applica molti di questi divieti solo ai cittadini cubani, escludendo i turisti e i residenti stranieri.


Ai cubani è proibito...

1. L'accesso a Internet da casa

ETECSA ha il monopolio statale delle telecomunicazioni a Cuba. Secondo la sua politica commerciale, il servizio di internet a domicilio non è previsto per i cittadini cubani. È riservato esclusivamente alle aziende statali e straniere, e ai residenti stranieri nel paese.
Nel sito web di questa azienda “socialista” si legge che: “Il servizio di accesso a Internet è disponibile per persone giuridiche e per persone fisiche straniere con residenza temporanea o permanente a Cuba. Al momento questo servizio non è disponibile per persone fisiche cubane, [...], né per il settore residenziale cubano”.

2. Salire su imbarcazioni turistiche

Non esiste una legge che vieti ai cubani di salire su una barca, tuttavia le autorità applicano questa limitazione da molti anni. Secondo Cubatur (agenzia di viaggi statale) “ai cubani – indipendentemente da dove vivono – non è possibile vendere un pacchetto turistico che includa catamarano o yacht. Questo piacere è esclusivamente per i turisti stranieri”.
Il Dipartimento Nazionale della Capitaneria afferma che “nessun cubano è autorizzato a navigare a Cuba. L'unica eccezione possibile è per coloro che sono sposati con cittadini di altri paesi i quali devono preventivamente richiedere un permesso”.
Recentemente, in seguito al rilassamento della politica di Barack Obama verso Cuba, la compagnia Cuba Cruise sta permettendo agli statunitensi di viaggiare in crociera a Cuba; tuttavia, nessun cubano (anche se in possesso di un passaporto o visto statunitense) è autorizzato a salire su questa o qualsiasi altra crociera a causa del divieto imposto alla popolazione dal governo di Cuba da decenni.

3. Vedere la televisione via cavo

L'azienda “socialista” Telecable (CIMEX) è l'unica che offre TV via cavo e questo servizio è disponibile solo per strutture turistiche, diplomatiche, società estere e stranieri residenti a Cuba. Telecable offre una serie di canali internazionali come CNN, Discovery, HBO, Ritmoson Latino, ESPN... La popolazione cubana, per il semplice fatto di essere cubana, non può accedere a questo servizio e deve vedere solo i canali nazionali statali.

4. Vivere a La Habana senza permesso

Può qualcuno da Los Angeles trasferirsi a vivere a Washington DC? O può una persona di Maracaibo andare a vivere a Caracas? La risposta è ovvia. Ma a Cuba, qualcuno di Bayamo può andare a vivere a La Habana? La risposta è NO se non ha un permesso.
Il decreto legge 217 del 22 aprile 1997 sul “Regolamento delle migrazioni interne verso la città de La Habana” afferma che le persone provenienti da altre province non possono vivere nella capitale senza un documento “transitorio”, un'autorizzazione concessa dagli uffici dell'anagrafe del Ministero dell'Interno.
Per inciso, questo decreto legge viola l'articolo 13.1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e a scegliere la sua residenza nel territorio di uno Stato”.

5. Uccidere una mucca

Incredibile ma vero. A Cuba è vietato e punibile uccidere una mucca in base al decreto n. 225 del 1997 sulle “Violazioni personali dei regolamenti per il controllo e la registrazione dei bovini e delle razze pure”, che prevede espressamente il divieto di macellazione dei bovini. Questa carne è esclusivamente riservata al consumo turistico e ai soli negozi statali che vendono in moneta convertibile (acquisita cambiando dollari, euro ...) dove possono acquistare solo gli stranieri e i cubani che ricevono tale moneta.

6. Manifestare

La Costituzione di Cuba (1976) riconosce il diritto a manifestare secondo “i mezzi necessari a tal fine” e il Codice Penale, nell'articolo 209, stabilisce che “commettono un reato contro l'ordine pubblico coloro che partecipano a riunioni e manifestazioni in violazione delle disposizioni che disciplinano l'esercizio di tale diritto”.
Tuttavia, nei 39 anni trascorsi dalla Costituzione del 1976, non si è adottata alcuna legge che disciplina l'esercizio di questo diritto a Cuba. Si tratta di una incostituzionalità dell'Assemblea nazionale che non adempie al suo dovere di legiferare.
Quindi, il codice penale di Cuba ti punisce perché non manifesti secondo la legge, ma per ironia della sorte non esiste nessuna legge che regola come manifestare.
Di nuovo Cuba viola la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, la quale nell'articolo 20.1 riconosce che “Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.”

7. Avere la doppia cittadinanza

La Costituzione di Cuba nell'articolo 32 afferma: “La doppia cittadinanza non è permessa. Di conseguenza, quando è acquisita una cittadinanza straniera, si perde la cittadinanza cubana. La legge stabilisce la procedura per formalizzare la perdita della cittadinanza e le autorità competenti a decidere”. Oltre a questo, l'emigrato cubano detentore di altra cittadinanza è costretto a prendere un passaporto cubano (e a pagare le spese corrispondenti) per poter rientrare a Cuba.

8. I partiti politici

Anche se la Costituzione di Cuba consente a tutti i cittadini di essere eletti alle elezioni, la stessa costituzione nell'articolo 62 esplicita che “Nessuna delle libertà riconosciute ai cittadini può essere esercitata in contrasto con le disposizioni della Costituzione e delle leggi, né contro l'esistenza e gli obiettivi dello Stato socialista, né contro la decisione del popolo cubano di costruire il socialismo e il comunismo. La violazione di questo principio è punibile”.
La Costituzione afferma anche che “Il Partito Comunista di Cuba, marxiano e marxista-leninista, avanguardia organizzata della nazione cubana, è la forza dirigente superiore della società e dello Stato, che organizza e guida gli sforzi comuni verso gli alti fini della costruzione del socialismo e del progresso verso la società comunista.” Pertanto, qualsiasi partito politico diverso dal PCC, è punibile per legge.

9. Investire in aziende di medie e grandi dimensioni

La Legge 188 sugli investimenti esteri regola gli investimenti a Cuba delle persone fisiche e giuridiche straniere, così come delle persone giuridiche cubane che investono in forma mista con uno straniero. Ma non parla mai del diritto di investire a Cuba per persone fisiche cubane.
L'unica possibilità per il cubano che vuole essere un imprenditore è quello di diventare “autonomo”, ma in questo caso gli è permesso di lavorare solo in alcune occupazioni autorizzate dal governo (ristoratore, parrucchiere, venditore ambulante di cibo, boscaiolo, massaggiatore, curatore di bagni pubblici, ecc. ).

10. Importare microfoni senza fili, walkie talkie e attrezzature per la comunicazione satellitare

La Risoluzione 10 del 2006 prevede al suo secondo comma che le persone che desiderano importare microfoni senza fili, walkie talkie, apparecchiature per le comunicazioni via satellite “debbano richiedere preventivamente un'autorizzazione espressa per l'ingresso nel Paese e una licenza o permesso per l'installazione, l'utilizzo e il funzionamento a seconda dei casi, rilasciate entrambe dall'Agenzia per il Controllo e la Supervisione del Ministero dell'Informatica e delle Comunicazioni” e, affinché nessuno si faccia troppe illusioni la risoluzione chiarisce che “la presentazione della domanda di autorizzazione non implica necessariamente che questa venga concessa”.

11. Invitare uno straniero a trascorrere la notte a casa propria

A Cuba non è così facile come sembra. Gli stranieri che scelgono di soggiornare nella casa di un amico che non possiede un'autorizzazione alla locazione (ai sensi del Decreto-Legge n. 171/1997 del 15 maggio, “Sulla locazione di case, stanze o spazi”), o a cui non pagherà una locazione, devono viaggiare con un permesso turistico, ma una volta a Cuba devono richiedere un cambio di visto in uno di tipo famigliare (A-2) all'Ufficio di Immigrazione e Nazionalità (DIE) del Comune dove andranno a risiedere.
Se la polizia o le autorità dell'immigrazione trovano uno straniero che dorme senza autorizzazione in casa di un cubano, il proprietario della casa può essere severamente multato.

12. Vendere aragosta e gamberi

Vuoi vendere aragoste o gamberi a Cuba? Siamo spiacenti, lo possono fare solo lo Stato e gli stranieri!
L'articolo 51 del Decreto Legge 164 “Regolamento di pesca”, stabilisce le seguenti sanzioni per chiunque “Catturi o commercializzi le seguenti specie destinate esclusivamente per la Pesca commerciale: a) aragoste, gamberi, granchi, da 500 a 5000 pesos; b) gamberetti, da 500 a 5000 pesos”.
Anche l'articolo 26 dello stesso Decreto stabilisce che “La pesca commerciale può essere effettuata solo da soggetti subordinati al Ministero della Pesca o autorizzati da questo, o da parte di persone fisiche e giuridiche straniere autorizzate dal Comitato Esecutivo del Consiglio dei Ministri”.

13. Stare più di 2 anni fuori Cuba

Secondo la Legge attuale sull'Immigrazione, un cubano può stare fino a due anni lontano dall'isola, prima di essere considerato un “emigrato” da parte delle autorità cubane. Dopo questo periodo fuori dal territorio nazionale senza una giustificazione approvata, il cittadino cubano perde i suoi diritti a Cuba, inclusa la residenza.

14. Portare uno straniero su un veicolo privato

La polizia cubana può multare o sequestrare il veicolo se un cittadino cubano porta a bordo uno straniero senza possedere una licenza da taxista. Non esiste una legge esplicita che lo proibisce, ma le autorità ritengono che uno straniero in una macchina cubana sia sinonimo di arricchimento illecito.

15. Importare 25 unghie finte

La recente Legge Doganale di Cuba stabilisce i divieti sui beni che possono essere importati nell'isola. Limitazioni ridicole pongono difficoltà per portare a Cuba prodotti che non si trovano all'interno del paese. La risoluzione 206 delle Dogane, nell'articolo 5, afferma che “L'autorità doganale sequestra gli importi che superano il limite stabilito nella risoluzione”. In caso di unghie finte, il limite è 24.

16. Educare i propri figli in maniera alternativa a quella stabilita

Dopo il 1959, il governo cubano ha nazionalizzato tutte le istituzioni educative e ha creato un sistema gestito esclusivamente dallo Stato.
La Costituzione cubana dice che l'istruzione a Cuba sarà conforme alla “ideologia marxista” e promuoverà l' “educazione comunista”.
Il metodo educativo a Cuba è uno solo, a meno che tu non sia figlio di uno straniero così da poter accedere a una scuola internazionale dove non c'è formazione ideologica sebbene sia sempre statale.

17. L'accesso a un sistema sanitario diverso da quello statale

Nel 1959, il Governo di Cuba ha statalizzato la salute. Non sono ammesse alternative nel settore sanitario. Esiste un ospedale a La Habana chiamato Cira García con buona qualità, igiene e buoni medici dove possono andare esclusivamente gli stranieri, anche se è un centro medico statale.

18. Ricevere donazioni a Cuba

Per inviare donazioni a Cuba, si richiede un'Autorizzazione per l'Importazione (AI).
Il beneficiario deve fornire le informazioni e la documentazione necessarie alla Società Esecutiva per le Donazioni (EMED) del MINCEX, al fine di ottenere le garanzie e soddisfare i requisiti necessari per la formulazione della richiesta di Autorizzazione per l'Importazione.
Se la richiesta viene accettata, la EMED rilascia l'autorizzazione e questa viene comunicata al donatore.
Ad esempio, se un passeggero porta nel suo bagaglio farmaci da donare ad un ospedale e dichiara che si tratta di una donazione, questi saranno confiscati in aeroporto.

19. Appartenere ad un sindacato indipendente

La Convenzione 87 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), facente parte dell'ONU, dice che “i lavoratori [...] senza distinzione di sorta e senza autorizzazione preventiva, hanno il diritto di formare le organizzazioni che reputano opportune, così come di aderire a tali organizzazioni”.
Ma a Cuba, ancora una volta, importa poco quello che dice l'ONU. Il Decreto Legge 67 dell'Organizzazione dell'Amministazione Centrale dello Stato, nell'articolo 61, “dà alla Centrale dei Lavoratori di Cuba (CTC) la rappresentanza legale e istituzionale dei lavoratori cubani”.
Nella Legge 49, Codice del Lavoro, gli articoli 15 e 16 fanno riferimento esplicito “all'esistenza e all'appartenenza dei lavoratori alla CTC e ai suoi Sindacati Nazionali”, non lasciando la porta aperta a sindacati non legati alla CTC.

20. Criticare i governanti

Le imprese socialiste cubane nel contratto per i lavoratori includono in caratteri piccoli: “vietato criticare o contraddire i dirigenti aziendali e i leader del paese”. Interpretate da soli.

21. Trasportare cibo da una provincia all'altra

I bagagli dei viaggiatori sono continuamente controllati dalla polizia su treni, autobus, auto private, biciclette e su qualsiasi altro mezzo di trasporto che attraversi i posti di controllo lungo i confini delle province. Anche se si potrebbe pensare che la missione di questi poliziotti è quella di controllare armi, droghe o altri prodotti illegali, in realtà quello che la polizia confisca è ad esempio caffè, carne, salumi o pagnotte di pane, accompagnati da multe. La scusa ufficiale è “arricchimento illecito per commercio”.

22. Tornare a vivere a Cuba dopo esser emigrati

Vivi al di fuori del tuo paese e desideri tornare nella tua terra natìa? No, il governo cubano decide chi ha questo diritto e chi non lo ha.
Da gennaio 2013, tutte le uscite da Cuba si fanno con un permesso di soggiorno all'estero fino a 24 mesi, indipendentemente dal tipo di visto che si ottiene. Tuttavia dopo 24 mesi, se non si è richiesto (ed è stato concesso) un permesso di residenza all'estero, allo scadere dei 24 mesi le autorità cubane dichiarano la persona come “emigrata”.
Un “emigrato” per tornare a Cuba necessita di un'autorizzazione per la quale è necessario presentare una domanda agli organi competenti. Solamente dopo aver ottenuto un passaporto cubano con un timbro da emigrante, il cittadino cubano ha il diritto di visitare l'isola.

23. Organizzare qualsiasi sport o performance artistica, senza il permesso del governo

Gli eventi sportivi e culturali sono vietati senza la preventiva autorizzazione da parte del governo cubano. Organizzare uno di questi eventi senza tale autorizzazione può essere considerato una provocazione con la conseguente incarcerazione dei suoi organizzatori e dei partecipanti. Un esempio di questo è la recente performance di Tania Bruguera il 30 dicembre 2014.

24. Esistenza di mezzi di comunicazione privati

La Costituzione di Cuba, nell'articolo 53, stabilisce che: “la stampa, la radio, la televisione, il cinema e gli altri media di comunicazione di massa sono di proprietà statale o sociale e non possono essere, in nessun caso, di proprietà privata”.

25. Distribuire informazioni provenienti dal governo statunitense, da agenzie o da enti privati

Il controllo delle informazioni è un lavoro minuziosamente svolto dal governo cubano e dall'intelligence. Qualunque informazione circoli a Cuba che non sia stata precedentemente approvata dal Partito Comunista è considerata illegale e i suoi diffusori possono subire accuse penali.
Ai sensi dell'Articolo 11 della Legge 88 per la Protezione dell'Indipendenza Nazionale e dell'Economia di Cuba (Ley Mordaza), “Chiunque [...] riceve, distribuisce o partecipa alla distribuzione di risorse finanziarie, materiali o di altro tipo, provenienti dal governo degli Stati Uniti d'America, dalle sue agenzie, uffici, rappresentanti, funzionari o enti privati, è punito con la reclusione da tre a otto anni o con una multa da mille a tremila quote, o con entrambi”.

Malangamalanga

originariamente apparso sul sito observatoriocriticocuba.org

Traduzione di Selva Varengo