rivista anarchica
anno 45 n. 399
giugno 2015


Anarchia Crocevia Ticino

La paura del 13 è qualcosa.
Gli annunci pubblicitari di Dieter Roth


Casa Croci Mendrisio, 30 aprile – 27 giugno 2015

A conclusione del ciclo di manifestazioni “Anarchia Crocevia Ticino” (di cui abbiamo riferito in “A” 397 aprile), la mostra La paura del 13 è qualcosa. Gli annunci pubblicitari di Dieter Roth di Casa Croci parte lì dove termina quella in corso al Museo d'arte Mendrisio (Addio Lugano bella. Anarchia tra storia e arte).
Erede dei dada, contemporaneo di Fluxus, anticipatore del punk e della trash art, Dieter Roth potrebbe per certi versi essere definito a giusta ragione artista di spirito anarchico: individualista, sovversivo, démolisseur, fautore del caos come principio in arte, contro le gerarchie nei generi e nei materiali, contro l'idea di unicità dell'opera d'arte. Per altri invece sicuramente no, soprattutto se pensiamo al fatto che non ci fu credo politico che sia mai riuscito minimamente ad attrarlo.
Nato ad Hannover nel 1930, Dieter Roth è stato tra i grandi protagonisti dell'arte contemporanea del dopoguerra. Il suo concetto d'arte mirava non tanto al risultato estetico, ma al processo creativo in sé, al crearsi e disgregarsi dell'opera. Individualista e utopista, egli è stato sovvertitore radicale del sistema dell'arte e della figura dell'artista. Grafico, pittore, poeta, musicista sperimentale, artista multimediale: tutta la sua arte è basata sulla contaminazione, segnata dalla necessità di ripetizione, alienazione, accumulazione e caos.
Nel suo percorso hanno preso corpo vari progetti protrattisi nel tempo, come la serie di annunci pubblicitari per la “Anzeiger Stadt Luzern” pianificata con l'aiuto dell'amica Erica Ebinger. Inserti talmente astratti, poetici, in così netto contrasto con l'abituale pubblicità, da provocare la reazione allarmata del giornale, che dopo poco più di un anno li bandirà dalle proprie pagine. Ne preparò una lista di 222, ma riuscì a pubblicarne a firma D.R. poco più della metà, 115. Quasi sempre apparivano sotto la colonna dei cinema lucernesi. La brusca interruzione nella pubblicazione degli annunci non irritò Dieter Roth, già immerso in altri progetti. Ma che cosa in fondo – gli venne chiesto – intendeva dimostrare con questi annunci? Forse quanto è monotona la vita? “No – rispose – non come è monotona, ma come è nonpoetica e non-artistica.” Letti e riletti uno dopo l'altro, superato un senso di smarrimento iniziale, il progetto rimanda nel suo insieme a una convinzione di fondo dell'artista: in mezzo a un mare di promesse di bellezza, di facili guadagni, di ottimi stipendi, di occasioni imperdibili, di pace spirituale e di piaceri fisici, D.R. annuncia in un Mare di lacrime:
“Mettiamoci il cuore in pace, niente è così perfetto e bello come appare”.

Chiara Besana

Per informazioni:
Museo d'arte Mendrisio • 0041 58 688 33 50 • museo@mendrisio.ch
Casa Croci Mendrisio • Piazzale Municipio, Mendrisio • 0041 58 688 32 98