Il 1° settembre 1998 moriva, in una clinica di Lugano, Marina Padovese. In meno di un anno, una leucemia l’aveva stroncata.
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Era nata a Como 40 anni prima. Impegnatasi fin da giovane nel movimento anarchico, vi ha portato il calore del suo entusiasmo e della sua voglia di fare. Femminista, ha lavorato con le Donne in nero. Antimilitarista, ha sostenuto le lotte degli obiettori totali e quelle contro le guerre. Anticlericale, è stata tra le animatrici dei Meeting Anticlericali. Una vera forza della natura, carica di umanità.
Aveva tanti fratelli e sorelle e una madre per lei speciale (la Ile). Aveva una figlia, che ora a sua volta ne ha due: chissà che nonna sarebbe stata. Tutti i suoi cari hanno dato un seppur piccolo contributo al ricordo di Marina che nelle prossime pagine le dedichiamo. Chi scegliendo una foto, chi scrivendo qualcosa.
Marina ha rappresentato un bell’esempio di compagna, saldamente anarchica e al contempo aperta agli altri, al mondo esterno. Ha lasciato in tante e tanti di noi un segno profondo, un ricordo bello, e – come è inevitabile – un rimpianto che anche dopo dieci anni rimane struggente.
Ma con i testi, il disegno, l’installazione, le foto di questo piccolo dossier vogliamo innanzitutto ricordarne il sorriso.
Non voleva essere dimenticata, noi non la vogliamo dimenticare.
Ricordando Marina Padovese
La balenottera Marina |
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Cara Ileana,
ieri, a bordo della Geminilab, abbiamo avvistato una Balenottera Phylanus e come ti ho già
raccontato, dopo averla fotoidentificata, è nostra consuetudine darle un nome che va
ad arricchire il nostro catalogo e rappresenta anche la storia delle nostre ricerche.
Ieri, quando mi avvicinavo alla balenottera, avevo negli occhi l'immagine di Marina che
avevo lasciato a Lugano e ho proposto di chiamare Marina quella Balenottera che mi stava
vicino e che si immergeva con grazia e maestosità nell'acqua.
A ricordo di quest'incontro ti invio le foto della Balena avvistata,
che porta il nome della nostra amata Marina.
Un abbraccio
Gino |
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