alle lettrici, ai
lettori
Tra l'Altro
Ecco alcuni dei contributi che trovate dentro questo numero di “A“.
Nuit Debout è il nome del nuovo movimento che da settimane caratterizza la scena sociale francese. Ce ne occupiamo in apertura del numero, con un'analisi di Maria Matteo e una chiacchierata tra due compagne italiane attive nel movimento a Parigi. Al collettivo Clash City Workers abbiamo chiesto una sintetica comparazione tra le due leggi sul lavoro (il Jobs Act italiano e l'El Khomri francese) al centro della contestazione.
Nell'ambito del controsservatorio Giubileo, Francesca Palazzi Arduini propone questa volta un'intervista con il coordinatore nazionale del movimento “Noi siamo Chiesa“, critico con le gerarchie vaticane da un loro punto di vista tutto interno al cattolicesimo. Ci sembra interessante che una rivista anarchica, del tutto esterna e radicalmente critica con il cattolicesimo organizzato, dia attenzione a una voce critica proveniente dal (loro) interno.
Torniamo ai movimenti. La quarta puntata della serie contro le Grandi Opere è dedicata al No Muos siciliano. Come la precedente contro il Ponte sullo stretto di Messina e la prossima sulle lotte NoTriv – sempre in Sicilia – è il frutto della collaborazione di Pippo Gurrieri, storico redattore del mensile Sicilia libertaria e attivo da decenni un po' in tutti i movimenti di lotta nell'isola.
Interessante la corrispondenza inviataci da Buenos Aires da un ricercatore sociale anarchico, che in Argentina ha condotto per mesi una ricerca sul campo sulle centinaia di esperienze concrete di autogestione di fabbriche in crisi o dismesse dai padroni. Fabbriche che hanno continuato a esistere e produrre sotto la spinta di un'autogestione concreta. Di quella ricerca pubblichiamo una piccola sintesi, quanto basta per far luce su di un fenomeno sociale che potrebbe utilmente influenzare anche le analoghe esperienze in corso in Europa (di cui si occupa anche la recensione di Cosimo Scarinzi nella rubrica Rassegna libertaria).
Dello zucchero, da due punti di vista diversi (ma non scollegati) si occupano in due: Valeria De Paoli, nelle sue tavole, ne racconta un po' la storia sottolineandone gli aspetti non entusiasmanti in campo alimentare. Francesco Lorusso, nella prefazione a un libro di Raùl Zecca Castel, fa riferimento alla canna da zucchero e alle condizioni di intenso sfruttamento cui sono sottoposti a Haiti (e non solo lì) i lavoratori addetti alla sua produzione.
Claudia Pinelli, una delle due figlie di Giuseppe “Pino“ Pinelli – il ferroviere anarchico defenestrato nella Questura di Milano nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969 – intervista Lucia Uva, sorella di Giuseppe, lasciato morire in un ospedale psichiatrico dopo esser stato fermato dalle forze dell'ordine. Inizia così una serie di incontri con parenti di vittime – in vario modo – della violenza di Stato. Si tratta di una nuova rubrica (“Morti non accidentali“), che sarà presente ogni tanto su “A“.
Ai rifiuti è dedicato un dossier, accompagnato da foto, con scritti di Zelinda Carloni, Roberto Gimmi, Giorgio Nebbia, Adriano Paolella e Michele Salsi. Com'è nostra precisa scelta redazionale, puntiamo l'attenzione sugli aspetti concreti del problema, su quanto ciascuno si possa anche fare quotidianamente per “risolvere“ il problema.
Dieci recensioni confermano l'importanza della rubrica Rassegna libertaria, tra le più seguite di “A“.
Un'altra intervista è quella con lo psicanalista Giorgio Antonucci, la cui esperienza nel mondo psichiatrico e manicomiale risale agli anni ‘60 e successivi, a stretto contatto con Franco Basaglia. Tra le sue “imprese“, la chiusura dell'Ospedale Psichiatrico di Imola.
Alla bandiera USA è dedicata l'ottava lettera da New York, un punto di osservazione della realtà politico-sociale dal “cuore dell'Impero“, ormai divenuto un appuntamento irrinunciabile per molti nostri lettori.
Al termine di questa presentazione solo di alcune delle “cose“ che trovate in questo numero di “A“, ricordatevi di dare sempre un'occhiata alla rubrica I nostri fondi neri. Se non vi trovate il vostro nome e cognome, potete sempre ovviare sul numero successivo. O su quello ancora dopo.
Prossimi numeri. Il prossimo numero, “A“ 409 (estate 2016), coprirà come di consueto i mesi di luglio, agosto e settembre. Avrà più pagine e uscirà all'inizio di luglio. Arriverà dunque a destinazione verso la metà di luglio.
“A“ 410 (ottobre 2016) uscirà come di consueto verso la fine di settembre.
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