rivista anarchica
anno 33 n. 288
marzo 2003


ai lettori

senza se, senzA ma

Se ne continua a parlare, si spaccano le alleanze, si spacca la Nato, si muovono tutti e non si muove niente: la guerra – mentre scriviamo – resta all’ordine del giorno, o perlomeno della settimana. Crescono le paure, ma cresce anche un grande movimento di opposizione alla guerra, che raccoglie al proprio interno tante voci (non tutte belle) e si esprime in mille modi: dalle bandiere della pace apparse come funghi dopo la pioggia ai milioni di persone in piazza. Un grosso movimento che si oppone alla guerra senza se e senza ma. Noi ce ne sentiamo parte e anche su questo numero – come sempre più spesso accade – più di un articolo è dedicato alla guerra e alla nostra lotta contro. Ne scrivono Maria Matteo, Antonio Cardella, Salvatore De Siena.
Un momento significativo di questa nostra opposizione alla guerra è stata la riuscita manifestazione tenutasi a La Spezia sabato 25 gennaio, alla quale si riferiscono le foto pubblicate in questa stessa pagina e in altra parte della rivista.
Contro la guerra, dunque. Contro questa prossima ventura e contro tutte le altre.

Gaber. La scelta di dedicare la copertina a Giorgio Gaber non è stata indolore, così come era successo quattro anni fa con la copertina del n. 252 (marzo 1999) dedicata a Fabrizio De André – entrambi morti in gennaio, entrambi ricordati rapidamente sul rispettivo numero di febbraio e poi a tutta copertina e con un dossier sul numero successivo. Allora come oggi c’era una certa ritrosia a dare l’impressione di una qualche forma di “culto della personalità”. E c’era nel 1999 così come oggi il fastidio di ritrovarsi così in un generale clima di “canonizzazione”, tanto ipocrita quanto stucchevole.
Ma Giorgio è stata una figura importante dal punto di vista libertario, a nostro avviso. E se il suo rapporto con l’anarchismo, così come quello con noi di “A”, è stato molto più “marginale” rispetto a quello di Fabrizio, siamo purtuttavia convinti che il suo pensiero è e resterà un patrimonio da esaminare e da approfondire, ricco di spunti e di geniali intuizioni per chi voglia percorrere i sentieri della libertà.
Tutte le foto di Gaber, inedite, pubblicate su questo numero sono state scattate da Reinhold “Denny” Kohl, che gli fu amico (come lo fu di Fabrizio). Grazie!